Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 11 del 2015

Not in my name - contro il terrorismo


Foto: Not in my name - contro il terrorismo
PAGINA 10

Testi pagina 10

8 Novembre-Dicembre 2015
La società è in rapida trasforma-zione: la complessità che stiamo vivendo richiede alla scuola un rin-
novamento continuo sul piano struttu-
rale e qualitativo. Le classi, sempre più
eterogenee, accolgono minori profon-
damente differenti per cultura, lingua,
credo religioso, vissuti, interessi, stili
cognitivi e modalità di apprendimento.
Sono realtà culturalmente molto stimo-
lanti e feconde, ma anche impegnative,
per la presenza di molteplici disagi che
gli alunni sperimentano nell’apprendi-
mento, nei comportamenti, nelle rela-
zioni, nella sfera emozionale, nell’am-
bito familiare, con pesanti ricadute sul
percorso scolastico.
Dopo aver adottato l’educazione in-
terculturale per favorire il dialogo e
lo scambio tra culture diverse, recen-
temente il nostro sistema educativo,
prendendo atto dei mutamenti in cor-
so, ha individuato nei Bisogni Educativi
Speciali il contesto idoneo alla presa
in carico delle difficoltà permanenti
e transitorie degli allievi. Accogliendo
i principi della centralità dell’alunno
come persona da valorizzare a livello
cognitivo e affettivo, e richiamandosi al
modello ICF (Classificazione Internazio-
nale del Funzionamento, disabilità e Sa-
lute) emesso dall’ Organizzazione Mon-
diale della Sanità, mutuato dagli studi
di Amartya Sen e Martha Nussbaum
- secondo cui il soggetto con difficoltà
va messo in condizione di sviluppare le
proprie potenzialità, capacità e aspira-
zioni - la scuola potrà perseguire l’ef-
fettiva uguaglianza e l’inclusione di tutti
gli alunni attraverso percorsi pedagogi-
co-didattici individualizzati e persona-
lizzati, nonché stringendo alleanze con
le altre agenzie educative presenti sul
territorio.
I minori, figli degli immigrati, spesso ma-
nifestano insuccessi scolastici a causa
della precaria conoscenza della lingua
formale impiegata nello studio delle
discipline, nonché per le sofferenze le-
gate al progetto migratorio. Una consi-
stente percentuale di questi è in ritardo
nel percorso scolastico, che
spesso non giunge a com-
pimento, pregiudicando
così l’inserimento nel
mondo del lavoro re-
golare.
Avviene di frequen-
te, nei piccoli, che di fronte alle per-
sistenti diffi coltà nell’apprendimento
della nuova lingua, questi siano inviati
ai servizi di Neuropsichiatria per so-
spetta dislessia, con smarrimento e
apprensione dei genitori, che avverto-
no un ostacolo alla carriera scolastica
dei figli, nella quale ripongono le spe-
ranze di un futuro migliore.
Imparare a leggere e scrivere equivale a
imparare a leggere il mondo, non solo
con i nostri occhi, ma anche con quelli
dei nostri simili. La lettura e la scrittura
hanno in sé una forte valenza sociale e
formativa; si apprendono con l’ingresso
nella scuola primaria attraverso un per-
corso scandito da regole, richiedono
specifici comportamenti, che coinvol-
gono i piccoli nella loro globalità fisica
e intellettiva, ed esigono applicazione
costante; nonostante ciò, rappresenta-
no, per la maggior parte dei bambini e
delle bambine, un’esperienza serena e
fonte di gratificazione. Se, per la quasi
totalità degli alunni, il percorso è privo
di intoppi, per alcuni si presenta irto di
difficoltà, motivo di frustrazione per se
stessi e per la famiglia e ragione di an-
sia per l’insegnante. Sono i bambini che
all’inizio dell’iter scolastico incontrano
un disturbo specifico di apprendimen-
to, in particolare la dislessia,
cioè la difficoltà a identifica-
re i segni scritti e a tradurli
in fonemi, in presenza di
un normale sviluppo
intellettivo. Non è
semplice, per un let-
di Rita Anna Fara
Istituto Italiano di Bioetica
www.istitutobioetica.org
IMMIGRATI,
APPRENDIMENTO
E DISLESSIA
IMPARARE
A LEGGERE E SCRIVERE
EQUIVALE A IMPARARE
A LEGGERE
IL MONDO, NON SOLO
CON I NOSTRI OCCHI,
MA ANCHE CON QUELLI
DEI NOSTRI SIMILI
Quando la scuola
si fa ponte.
L’esempio
di Alessandria
pp.08_09_BIO_nov.dic.2015.indd 8 24/11/15 23.01


©2017 - Noi Donne - Iscrizione ROC n.6292 del 7 Settembre 2001 - P.IVA 00906821004 - Privacy Policy