Numero 9 del 2012
Futura: Il domani che è tra noi / 1
Testi pagina 33
Da questa estate, sino alla fine dell’anno è partita la
campagna “CASA PANGEA per PICCOLI OSPITIâ€
a tutela delle donne che hanno subito violenza in
casa e dei loro ï¬gli che vi hanno assistito.
Il programma nasce dall’esperienza che Fondazione
Pangea ha vissuto dal 2008 assieme al centro
antiviolenza “donna lilith†di Latina, in cui ha
sostenuto oltre 50 bambini e 20 mamme in un
programma di recupero della relazione madre-figli
per madri che hanno subito violenza e figli che vi
hanno assistito.
Violenza in casa, violenza assistita dai figli, un tema
scottante che purtroppo attraversa le cronache dei
nostri media molto spesso quest’anno, in cui si sente
parlare di femmicidi atroci, quasi 80 donne uccise da
partner nell'arco di soli otto mesi, quasi una ogni tre
giorni, spesso in presenza di figli che ne porteranno
le conseguenze per sempre.
Si chiama violenza assistita quando i figli sono
spettatori involontari di qualsiasi genere di abuso
che un padre violento agisce contro la madre.
È un grave problema sommerso, non esistono dati
statistici ufficiali, non esiste una vera conoscenza
del fenomeno a livello di opinione pubblica, lo
dimostra il fatto che il termine “violenza assistita" è
poco usato e mal compreso, e non si hanno ancora a
livello nazionale risposte coordinate ed adeguate per
far fronte al problema.
Eppure le conseguenze sono realtà di tutti i giorni.
I medici e le operatrici dei centri antiviolenza che
lavorano sul fenomeno parlano chiaro: per i figli
assistere ad atti di violenza verso le figure affettive
primarie di riferimento, in primis la madre, è causa
di danni più o meno irreversibili sull’evoluzione
personale psico-fisica ed emotiva dei bambini! Le
conseguenze ricadono sulle relazioni affettive e
sociali dall’età infantile sino all’età adulta. Il
messaggio distorto che viene appreso dai piccoli
spettatori in tali situazioni è che l’abuso è
accettabile. Crescendo tendono a riprodurre relazioni
-n u
affettive e interpersonali “irregolari , interrotteâ€, a
Casa PANGEA
per PICCOLI OSPITI
in cerca di GRANDI AMICI
di Simona Lanzoni
seconda che siano maschi o femmine, in ogni
ambito della vita, (scolastico, sportivo, lavorativo)
con conseguenze sia a livello intellettivo e emotivo
personale, che sulla propria salute (es. depressione,
uso di droghe, alcool, etc.) che con conseguenze
sociali (bullismo, perpetuazione di violenza agita o
subita, etc).
Pangea in questi anni ha garantito, assieme al centro
donna lilith, in una casa rifugio uno spazio lontano
dalla violenza in cui la madre e i figli ricostruiscono
attraverso una serie di programmi ed attività una
relazione basata su una rielaborazione comune
dell’esperienza negativa della violenza, per un suo
superamento, verso una nova relazione serena ed
equilibrata tra loro e con “il resto del mondo".
L’eccezionale lavoro svolto tra madre e figli,
accompagnati dalle operatrici del centro, permette di
fermare la riproduzione della violenza e le sue
conseguenze negative.
Eppure le richieste di poter essere parte di “Piccoli
Ospiti" sono molte di più di quelle a cui si può far
fronte e proprio da questo bisogno nasce l’idea di
costruire una “CASA Pangea“ ideale in cui poter
estendere il programma di accoglienza di altri
minori con le loro madri, non solo a Latina ma anche
in altri centri antiviolenza. Aiutaci anche tu, Sostieni
la costruzione di Casa Pangea.
Donando mattoni aiuti una donna a
ricostruire la propria vita e i propri Diritti,
un muro di dignità e rispetto per se stessa
e i propri figli, lontano dalla violenza.
La vita di ogni donna riparte da Diritti!
Vai su:
www.pangeaonlus.org/piccoliospiti
clicca su uno o più mattoni, confermando il tuo sostegno
con un donazione di 10,00 euro per ogni mattone.
Scrivi una dedica o il nome che vuoi dare a ogni mattone
virtuale: diventerà la testimonianza del tuo impegno per i
diritti delle donne!
noidonne | settembre | 2010 .