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Numero 9 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 1


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 1
PAGINA 36

Testi pagina 36

ma: Da Lampedusa
.....-:.-.-.-.- a Lucca,

. un cammino
di libertà i















di Cecilia Dalla Negra




"7“ ‘UVΑIÌÌ’H. "





Maria Annunziata Bizzarri

entile ospite: questa casa non è un alber—

go. Se stai cercando camere insonorizza-

te, servizio-bar e ascensori questo non è

il sito giusto”. Sembra strano, perché è il
portale di un agriturismo. Eppure Agrilago, piccola e af-
fascinante struttura immersa nel verde della Val di Lima, in
Toscana, è un mondo magico. Nato come azienda agrico—
la nell’area di Casoli Val di Lima, nel comune di Bagni di
Lucca, borgo montano in provincia di Lucca, è passato pre-
sto dall’essere luogo di recupero dei ‘frutti dimenticati’ del-
la terra e di vacanze per ospiti provenienti da tutto il mon-
do, a centro di accoglienza per rifugiati in fuga dal conflit-
to in Libia. A raccontarci come, è Maria Annunziata Biz-
zarri, presidente regionale per la Toscana di ‘Donne in Cam-
po’, componente della Confederazione Agricoltori Italia-
ni (CIA) che, oltre a promuovere l’imprenditorialità al fem-
minile nel campo dell’agricoltura, è impegnata a preserva-
re tradizioni rurali, territorio e biodiversità con un occhio
sempre attento alla cultura del biologico. Agrilago apre le
sue porte nel 1997, quando Maria Annunziata decide di carn-
biare vita e, dalla città, trasferirsi fra le montagne lucchesi.
Recuperando le tradizioni agricole del posto, avvia una pro-
duzione di marmellate biologiche e, parallelamente, l’ac-
coglienza turistica con i suoi 15 posti letto. “Già da anni ave-
vo intenzione di aprire il settore all’agricoltura sociale, ri—
volgendomi alle donne vittime di violenza e facendo diventare

\

, ÃŽ noidonne | settembre | 2012



l’agriturismo una casa-rifugio. Per questo, in collegamen-
to con i servizi sociali, ho presentato un progetto alla Re-
gione Toscana. Poi, nel maggio del 201 1, tutto è cambiato”.
Perché in quella primavera esplode il conflitto in Libia, e
migliaia di migranti, originari della Costa d’Avorio e del-
l’Africa sub sahariana, che a Tripoli avevano cercato fortuna,
vengono costretti alla fuga o letteralmente cacciati dal pae-
se. “In molti casi - racconta Bizzarri - si tratta di persone che
hanno subito veri e propri rastrellamenti: prelevati dalle pro-
prie case, privati dei documenti di identità, sono stati mes—
si su qualche barcone e mandati Via, senza neppure sape-
re dove fossero diretti. In tanti sono arrivati a Lampedusa,
ma non avevano idea di essere in Italia”. È a quel punto che
arriva la telefonata della Regione Toscana: le chiedono se
è disposta ad accoglierne alcuni “solo per qualche settimana,
avevano detto. In realtà li ospitiamo ancora, ma va bene così”,
sorride Maria Annunziata. “È iniziata un’avventura che dura


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