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Numero 9 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 1


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 1
PAGINA 5

Testi pagina 5

EFFE

come FUTURA

n’estate infinita, in cui l’afa ha con-

tribuito a opprimerci e deprimerci

non meno dell’altalena dei mercati

finanziari, diventati più invadenti di

invadenti vicini di casa. La finanza è
ormai regina dei nostri risparmi e arbitra dei nostri
diritti. Di più: ci ha sequestrato anche il futuro per-
ché a causa dei suoi capricci l’incertezza segna le
nostre esistenze e l’assenza di punti di riferimento
minimi è elemento inquinante dell’organizzazione
sociale. La precarietà totale ha piegato le volontà,
ha offuscato le menti. Sono pochi e isolati i segnali
di reazione ad una situazione che si fa sempre più
pesante per milioni di persone, colpite da provve-
dimenti pesantissirni sul piano dei diritti e dell’eco-
nomia reale. Un destino ineluttabile? Non è detto,
se riusciremo a trovare le energie e le risorse (che ci
sono) e a rimetterle in pista. Pensiamo che l’aver
provocato la paralisi delle volontà e delle vitalità sia
un reato gravissimo, anche se non riconosciuto
come tale, che produce più danni all’economia di
quanto non faccia l’altalena dello spread. Da qui la
nostra rivolta. Femminile. Alla quale abbiamo dato
un nome: FUTURA, ovvero la ricerca del domani
che è già tra noi. Il futuro c’è, in potenza o mate-
rializzato, e si manifesta in esperienze per ora mar-
ginali, in conquiste isolate ma significative, in idee
che faticano ad affermarsi. Occorre dargli credito
infondendo la forza necessaria a metterlo a (nuovo)
sistema; ma prima di tutto occorre imparare a rico-
noscerlo, a saperlo vedere. Occorre allenamento.
Dell’occhio e della mente. Pensiamo che sia supe-

rata la fase delle affermazioni retoriche e vuote, che
evocano un nuovo non meglio identificato o quelle
tipo bisognadarespazioaigiovani, pronunciate da si-
gnori e signore tanto rugosi/ e quanto inamovibili e
ben remunerati/ e. La società del futuro sarà di to-
tale meticciato: nelle idee, nelle provenienze, nelle
età, negli stili, nelle culture. Sarà estremista solo
nella indispensabile trasversalità, per tenere insieme
‘l’usato sicuro’ e la sperimentazione vera. Al punto
in cui siamo non dobbiamo avere paura di nulla,
soprattutto delle idee e del confronto. Per noi, per
le donne, si aprono possibilità reali. Il fallimento
del modello occidentale, maschilista e liberista, an-
cora non lascia spazio (nel senso che non si fa da
parte), ma non riesce più a controllare le troppe
crepe. È lì che si può impiantare ‘altro’: tutto ciò
che le donne sanno fare e possono immaginare,
nuovi paradigmi dell’esistenza e diversi ordini di
priorità. Lì, in quell’interstizio, possiamo giocare le
nostre opportunità. Coraggio, metodo, compe-
tenze. .. tutti gli strumenti sono nelle nostre dispo-
nibilità. FUTURA è il nostro Viaggio tra le pioniere
che già oggi aprono finestre e dissodano territori
sconosciuti. Non hanno bisogno di essere valoriz-
zate, ma di essere ri-conosciute insieme a ciò che
fanno e sono. Sono donne che in quello che imma-
ginano, elaborano e realizzano (esperienze, pen-
sieri, tecniche) dimostrano di non avere timori di
sperimentare e di essere ‘oltre’, nel domani che è
già tra noi. FUTURA, appunto. I

Tz'zz'omoz Bartolz'm'

5h... a:

, W



noidonne | settembre | 2012 o


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