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Numero 9 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 1


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 1
PAGINA 16

Testi pagina 16

FOCUS %%/%W



della formazione. Oppure, come per l'istituzione dei Centri
antiviolenza, colmiamo una carenza istituzionale valoriz-
zando le competenze maturate nella rete associativa". Sul
piano del metodo la scelta non è meno innovativa rispetto ai
contenuti... “Quello che mi interessa è che questa legge, una
volta approvata, possa essere pienamente applicata. Il pre-
supposto indispensabile è che sia conosciuta, discussa e
condivisa attraverso un confronto con tutti i soggetti coin-
volti. Devono entrare in gioco le università e le istituzioni sco-
lastiche, il mondo imprenditoriale non meno che la pubblica
amministrazione, l'associazionismo e il privato sociale. Prima
di avviare l'iter istituzionale in Regione, il testo sarà discusso
nei territori per diventare patrimonio comune. Sarà fonda-
mentale, inoltre, il percorso formativo che ne accompagnerà
l'applicazione anche rispetto alla costruzione e realizzazione
di un quadro di programmazione finanziaria (a partire dai
fondi FAS destinati prioritariamente agli asili territoriali e ai
servizi all'infanzia) mirata a recuperare e creare lavoro per
le donne. L'Umbria è già un punto di riferimento nel settore
materno infantile, e può ulteriormente migliorarsi lavorando
a nuove eccellenze per le politiche occupazionali e per i ser-
vizi essenziali di competenza della regione". Dall'insieme ne
esce un quadro profondamente innovativo, nella dinamica e
nelle priorità delle scelte. L'impatto sarà dirompente anche



per la politica... “Alcune norme ci impegnano in maniera
forte. La previsione, e la speranza direi, è che sarà una norma
destinata a rivoluzionare l'idea dello stare insieme. Siamo

certamente di fronte ad un alto grado di assunzione di re-
sponsabilità da parte della politica. È una sfida di cui siamo
consapevoli. La bussola deve essere la qualità e la concre-
tezza dell’agire. Come politici e come amministratori non
possiamo eludere la responsabilità di governo che abbiamo
e di cui dobbiamo rendere conto ai nostri concittadini. Penso
sia l'unico modo per recuperare fiducia e rispetto e per com-
battere la disaffezione verso le istituzioni e l'antipolitica".

m noidonne I settembre | 2012





FUTURA/ 2 pensieri-esperienze-tecniche

OLTRE \
LA LIBERIA
INDIVIDUALE

di Marina Piazza*

(...) La proposta di legge "Norme per le politiche di genere
e per una nuova civiltà delle relazioni tra uomini e donne" ri-
percorre - nei suoi 7 titoli - i principali fattori che intervengono
sulla qualità della vita e sulla promozione delle capacità dei
soggetti. Dopo il Titolo 1 sui principi e obiettivi, il Titolo 2 in-
dividua azioni innovative per favorire nuove relazioni tra don-
ne e uomini nella vita quotidiana e esperienze di vita soste-
nibili sul piano sociale, economico ed ecologico quali la pro-
mozione di forme di solidarietà di vicinato, di coworking, car
sharing, gruppi di acquisto solidali, ecc. e poi con il Titolo 3
si entra nel vivo degli indirizzi sulle politiche regionali (...)

l’obiettivo principale è quello di in-
tervenire nella formazione delle
giovani generazioni, sottoscriven-
do protocolli di intesa con i soggetti
competenti in materia di istruzione per azioni di contrasto de-
gli stereotipi ancora presenti anche nelle nuove generazioni.
Educare le bambine, le ragazze, le giovani donne alla digni-
tà, alla cura di sè, all'amore di sè; educare i bambini, i ragazzi,
i giovani uomini a sottrarsi alle leggi della sopraffazione e del-
la violenza e di una malintesa virilità. In sintesi - attraverso
azioni di incoraggiamento alla revisione degli strumenti for-
mativi e attraverso la formazione degli insegnanti, dei e del-
le ragazze - educare alla cura di sé, dell'altro, del mondo.

NEL SISTEMA

DELL'ISTRUZIONE

partendo dal presupposto che il si-
stema economico umbro si è for-
mato su una dimensione pretta-
mente maschile, si dedica atten-
zione al sostegno al lavoro e al-
l'imprenditoria femminile con azio-
ni positive dedicate, specifiche politiche attive del lavoro e ri-
serva di incentivi sia nella formazione professionale che nel-
la creazione di impresa. Individua nei Centri per l'impiego il
perno di riferimento territoriale per queste misure.

NEL SETTORE
CHE RIGUARDA
IL LAVORO,

FORMAZIONE,
IMPRESA,


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