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Numero 9 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 1


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 1
PAGINA 26

Testi pagina 26

siccio agli incentivi per la
conciliazione lavoro fa-
miglia. La nascita del
primo, e ancor più del
secondo figlio, determi-
nano in Italia un calo del-
l'occupazione femminile
superiore alla media Eu-
ropea. Basti pensare che
l'avere uno o due figli la-
scia pressoché invariato
i| tasso d'occupazione
femminile in Olanda (-
2,1% un figlio e -2,9%
due figli) e Francia (-
2,8% e -3,6%), mentre
in Italia determina un

calo dell'occupazione 6,8% nel caso di un figlio e addi-
dÌ Marina Caleffi rittura de|15,7% nel caso di due figli. Siamo dunque per-
1 denti rispetto ai paesi più avanzati a livello europeo e
ccupazione femminile più bassa d'Europa (dopo mondiale su tutti i fronti. Un'istantanea che rappresenta
quella di Malta), stipendi inferiori nientedimeno tutto l'immobilismo e la miopia di una politica politicante

WELFARE

MATERNITÀ
POSSIB

LAVORO, DIVENTO MAMMA

E LA MIA È UN'AZIENDA...

CON | “FIOCCHI”. UN PROGETTO DI
q MANAGERITALIA - ROMA

























che del 13%, tasso di abbandono dopo la ma-
ternità allo zenith, una giornata lavorativa più
lunga rispetto a quella degli uomini (almeno di
45 minuti): sono i dati più freschi relativi al mer-
cato del lavoro italiano al femminile. Esperti di Istat,
Banca d'Italia, Isfol e Ministero del Lavoro descrivono nel
nostro Paese da anni , numeri alla mano, un gender gap
che è eufemistico definire “discriminazione" e che ri-
chiede come strumento di primo soccorso il ricorso mas-

STRATEGIE

NUNUSTANTE UN "CATTIVO MAESTRO"

Cara Dottoressa, ho trent'anni e lavoro con passione ormai da sei nella
stessa azienda farmaceutica. Dovrei esserne contenta, con i tempi
che corrono... invece sono frustrata perché il mio capo non solo non
mi supporta con la formazione ma pare quasi geloso della mia cre-
scita professionale. Non è questo un atteggiamento sciocco e con-
troproducente anche per lui e per l'azienda?

(Michela Cinti, Milano)

Cara Michela, non sempre i capi sono dei buoni maestri. Anzi. || tuo è un
esempio di competitività negativa. Dare priorità alle persone è una scelta
strategica, ha un significato speciale e si concretizza in alcune specifiche
azioni, quali ad esempio valorizzare il talento e formare costantemente le

noidonne | settembre | 2012

che è stata incapace di considerare le donne e i bambini
quali agenti fondamentali del grande cambiamento. I
bambini sono una ricchezza, e la moderna concezione
dell'infanzia si fonda sulla convinzione che la società
svolga un ruolo fondamentale nel proteggerli e allevarli,
consentendo loro di sviluppare caratteri unici, prosperare
come individui, e diventare quel qualcosa di “nobile e
bello da guardare" di cui parla John Stuart Mill ne La Li-
bertà. E allora perché l'arrivo di un figlio nel mondo del la-

di Cristina Melchiorri



proprie persone.Tu però non essere frustata, ma cogli anche gli aspetti ne-
gativi del tuo “cattivo maestro", per non ripeterli involontariamente e quelli
positivi che suo malgrado ci saranno... I0 ricordo che da giovanissima il
mio primo capo era un tizio molto freddo e distaccato e visibilmente infa-
stidito di avere per vice una giovane donna. Però da lui ho imparato la pun-
tualità da orologio svizzero negli appuntamenti di lavoro e nell'orario di
inizio delle riunioni, e... a leggere il giornale stando in piedi! Cioè scorrere
i titoli con le notizie rilevanti dei quotidiani, quelle da sapere al mattino
per non vivere fuori dal mondo o relative al proprio ambito di lavoro. senza
dare a chi ti vede, colleghi, capi o collaboratori, i| messaggio involontario
”sono seduta in relax a leggere il giornale”. E non consentire a nessuno di
toglierti il piacere di ciò che fai con passione.


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