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Numero 9 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 1


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 1
PAGINA 21

Testi pagina 21

L’economia solidale è
una utopia, un sogno
che noi stiamo sognando
da duecento anni...

ciamo in modo che si avvii
una trasformazione della
società e dell'economia
stessa. La tecnologia è vi-
sta come un elemento utile
, a valorizzare la persona e
’4’ anche l'ambiente. Poiché

\ sono le persone che di-
\ /
a

struggono l'ambiente, se si
Red del Sur

lavora contemporanea-
mente su questi due fronti
si riesce a riscattare tanto
le persone quanto l'am-
biente in cui vivono". In
questo progetto alternativo
che chiama in causa lavoro
e relazioni, qual è il posto
delle donne? “Le donne
hanno una visione molto
più completa rispetto agli
uomini perché riescono a
vedere simultaneamente i
vari aspetti dei processi e
delle cose, intuiscono le
connessioni possibili. Anche per lo sviluppo locale hanno capa-
cità di tenere insieme persone e ambiente, il risultato è uno svi-
luppo più equilibrato e maggiori possibilità di pensare ad un be-
nessere. Quindi la presenza delle donne è fondamentale per

il tempo stesso è un circolo”



realizzare un'altra economia". Queste affermazioni chiamano in
causa la politica, anche nella sua massima espressione, consi-
derato che in Brasile Dilma Rousseff, una donna, è a capo della
nazionale. “Abbiamo un grande orgoglio per la Presidente e per
la sua storia: per noi è un modello. Ci sentiamo parte integrante
di un grande processo, che non pensiamo come assistenziale ma
di coinvolgimento delle persone, sempre al centro del dibattito.
L'obiettivo è, attraverso l’inclusione e la partecipazione, quello
di superare gli squilibri esistenti". Sguardo lungo, dicevamo,
dunque come immagina il futuro una donna così? “II sogno che
abbiamo è di un mondo più equilibrato dove la distribuzione dei
redditi sia più uniforme e l'ambiente più tutelato. Per fare in
modo che ciò avvenga è importante continuare a parlarne, per-
ché solo attraverso il contagio delle persone sarà possibile co-
struire un mondo più egualitario attraverso politiche pubbliche
adeguate a organizzare i lavoratori in questa ottica di condivi-
sione. Tutto sarà più facile se riusciremo a contagiare soprattutto
le donne, che sanno essere dure quando serve o emotive quando
necessario". Perché usi tanto la parola equilibrio? “Occorre pun-
tare su una distribuzione più equilibrata delle risorse perché solo
così si può costruire un mondo più giusto, perché l'ingiustizia più
grande è che le risorse e le ricchezze sono concentrate nelle
mani di pochi".

La traduzione dell’intervista è stata genti/mente
curata da Eleonora Migno, Responsabile America Latina COSPE

l lÃŽ CONCETTI E AUTORI

IL FUTURO DEL TEMPO

"Tutte le cose diritte mentono, ogni verità è ricurva,

F. Nietzsche

ci sarà una Terza Guerra Mondiale e

A dar retta ai sondaggi made in Usa
il futuro assomiglierebbe a un pozzo
senza fondo. Un contenitore dove è
possibile custodire quasi tutto. Dal-
l'incontro con gli alieni alla Terza
Guerra Mondiale. Un insieme di pos-
sibilità, speranze e sconfitte che per
il solo fatto di averle pensate - anzi-
ché lasciarle alla fantasia - le voglia-
mo proiettate nella realtà, ma soltanto
in quella che ancora non ci appartie-
ne. E il futuro diventa come una vec-
chia soffitta. Uno spazio dell'anima.
Un non-luogo, ripostiglio per oggetti

e ricordi che si è convinti un giorno di
ritrovare. stipati dentro cassetti e
bauli conserviamo pezzi di vita, e in-
sieme alle tracce inanimate di quel
che siamo stati, coccoliamo la spe-
ranza di scoprire anche dell'altro.
Come il ritorno di Gesù Cristo in que-
sto mondo. Ne è convinto il 40% de-
gli americani. Entro il 2050 il figlio di
Dio si riaffaccerà su questa terra e alla
Casa Bianca regnerà una donna. Lo ri-
velano i sondaggi del Pew Research
Center. Tra quarant'anni i computer
converseranno con gli esseri umani,

la medicina sconfiggerà ogni male.
L'idea che il tempo abbia un anda-
mento Iineare e che il progresso som-
mi in sé i miglioramenti provenienti dal
passato è una credenza difficile da
estirpare. II tempo, come scrive Nietz-
sche, è un divenire senza fine e sen-
za scopo. Una ricerca costante che al-
lena l'uomo alla vita, recando in sé
l'unica certezza, quella di non poter
mai raggiungere alcuna verità defi-
nitiva.

Emanuela Irace

noidonne | settembre | 2012

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