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Numero 9 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 1


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 1
PAGINA 39

Testi pagina 39

voce delle donne", il libro redatto a cura
di Marina Piccone che “vuole riconosce-
re e valorizzare il ruolo crescente che le
donne hanno nel risveglio democratico,
nella promozione dei diritti umani e dello
sviluppo in molti paesi africani...., nei pro-
cessi migratori nonché nella liberazione
delle donne dalla nuova schiavitù della trat-
ta del traffico degli esseri umani". Testi-
monianze da Ruanda e Senegal, da Ca-
poverde o dal Burundi per conoscere le
battaglie silenziose di donne forti e co-
raggiose. “Quando si dà l'istruzione a una
donna, la si dà a un popolo intero. L'istru-
zione delle donne è come la radice viva di
un albero che cresce e dà tanti e bellissi-
mi frutti", dice Marguerite Welly Lottin (Ca-
merun), spiegando che in lingua Douala
Welly vuol dire pazienza: “E io di pazien-
za ne ho tanta. Aspetto. E combatto".



EUROPA E MINORI,
NON DIRITTI MINORI

UNA NUOVA STRATEGIA UE

a cura di Manica Lupo



Prefazione di Silvia Costa

Scattatamgnmm. p.)







Centra i| tema dei diritti dell’infanzia e del-
l'adolescenza “Europa e minori, non di-
ritti minori", il libro a cura di Monica Lupo
che affronta la galassia delle questioni con-
nesse al ’pianeta infanzìa': dalla sottrazione
da parte di un genitore all'abuso sessua-
le e alla tratta, dalla disabilità ai bambini
rom, dal lavoro minorile ai minori scom-

parsi. II faro è la Carta dei diritti fonda-

menta/i della UEe gli specifici provvedi-
menti che da essa discendono, effetto di
“un'azione costante e infaticabile del Ie-
gìslatore europeo", come precisa Fabrizia
Panzetti nella premessa, spiegando che i
diritti dei minori sono protetti, promossi e
rafforzati in ogni settore di intervento del-
l'Unione “ in materia di occupazione, ser-
vizi, educazione, cultura, lotta alla crimi-
nalità e al traffico di esseri umani, coope-
razione giudiziaria, cooperazione di poli-
zia, immigrazione e asilo".

MILLIE, POETESSA

E SICILIANA MIGRANTE

Cu tia avissi avutu furtezza e casted-
dru (Con te avrei avuto forza e castello)
è il titolo, lo stesso della lirica dedica-
ta alla madre di A Iife in poetry (una
vita in poesia), biografia linguistica di
Carmela Galante Costa detta Millie,
uscita per i tipi dell'Anfe (Associazio-
ne nazionale famiglie emigrati, a cura
di Santo Lombino, distribuzione gra-
tuita). Si tratta di una raccolta di qua-
rantadue poesie in dialetto siciliano,
curate e tradotte in inglese da Fulvia
Masi. Nella lingua madre, Carmela
Galante percorre la sua vita: dall'in-
fanzia, nella Castellammare del Golfo,
all'emigrazione. Una poesia biografi-
ca che nasce dal cuore e che traman-
da Ia memoria di una donna singola-
re. Un’esigenza di scrittura che arriva
con la malattia, a 54 anni, ad una au-
todidatta. Poesie scritte di getto, la-
sciate nell'ordine datole dall’autrice e
chiuse nei cassetti dal 1964 al 2000,
cioè fino all'incontro tra la pronipote
Hildegard Nimke Pleva, bibliotecaria in
una scuola media di New York, oggi
suora di clausura, e Fulvia Masi i cui fi-
gli frequentavano quella scuola. Mille
Galante. Nata nel1910 ed emigrata a
11 anni in America, attraversa e supe-
ra il dolore che la segna dalla nascita
e che la rincorre in ogni fase della vita,
resistendo col lavoro, il genio e la poe-
sia. Ma la sua silloge è il frutto di un in-
contro di donne: la nipote di quinta ge-
nerazione, Hildegard Nimke Pleva,
Fulvia Masi e Millie stessa, benché de-
funta. Millie perde la madre a quaranta
giorni dalla nascita, dopo varie vi-
cende di povertà e dolore rimane af-
fidata alla sorella di soli otto anni più
grande di lei e raggiunge l'America con



Carmela Galante Costa

Cu tia avissi avutu
furtezza e casteddru







la nuova famiglia della sorella. Diven-
ta sarta e lavora in uno degli atelier
d'alta moda più rinomati di New York.
Sarà la più giovane sarta iscritta al sin-
dacato dell'industria internazionale
dell'abbigliamento. Le nipoti raccon-
tano della bellezza dei suoi ricami, del-
le sue confezioni perfette, delle sue
prelibatezze culinarie e della sua pre-
cisione e austerità. È dura e generosa,
probabilmente perché segnata dalle
brusche separazioni cui la vita l’aveva
duramente sottoposta, non ultima
una maternità spezzata partorendo un
bimbo morto. Presto dovrà occuparsi
delle figlie della sorella, morta giova-
ne, cosa che fa con amore. Dopo lun-
ghe sofferenze muore a New York, il 17
agosto del 1968, a soli 58 anni. Le sue
poesie rimarranno nel cassetto per ol-
tre trent'anni, ma adesso fanno rivi-
vere Millie Galante, la piccola siciliana
emigrata in America nel 1910!
Mirella Mascellino







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