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Numero 9 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 1


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 1
PAGINA 25

Testi pagina 25

Quando è iniziato questo desiderio di approfondire la tua
conoscenza della dimensione femminile nel mondo
dell'imprenditoria agricola?

In verità ‘e nato presto. Avevo circa 30 anni, i miei quattro
figli erano piccoli e il tempo non era sufficiente per ag-
giungere alla mia vita di imprenditrice e di madre - già piut-
tosto complicata - questo ulteriore interesse. Intorno al
2007, ormai i figli grandi, ho iniziato a valutare cosa con-
cretamente potevo fare e piano, piano l'impegno è cre-
sciuto.

Ben quattro fiqli maschi ma nessun fratello con cui hai
dovuto competere...
Ho solo una sorella che ha fatto scelte lavorative diverse.
Con un fratello maschio avrei avuto le stesse possibilità?
Chissà, certo è che in mancanza di un maschio mio padre,
accettata la realtà, mi ha cresciuto senza particolari ri-
guardi, trasmettondomi le sue conoscenze e le sue espe-
rienze. “Per comandare devi prima saper fare" e così ha
insegnato l'Agricoltura a me e ai miei figli. Mio padre mi
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ha certamente influenzato molto e a lui devo non solo
l'amore per questo lavoro ma insegnamenti decisivi come
l'avere sempre presente la misura delle cose, il senso del
limite, lo stare bene con i piedi per terra non facendo il pas-
so più lungo della gamba.

Tornando all'oqqi e al tuo nuovo incarico in Confagri-
coltura, quali progetti hai?

Mi preoccupa un poco non conoscere bene i meccanismi
della rappresentanza, ma forse questo può anche essere
un elemento di forza. Sono infatti convinta che l’umiltà con
cui mi pongo al lavoro, accanto alla scelta di lavorare in
gruppo e di considerare le associazioni regionali i punti di
riferimento del movimento nazionale, possono garantire
la crescita dell'associazione a beneficio delle tante im-
prenditrici di Confagricoltura. Ci faremo forti anche del-
l’entusiasmo che ha accolto la nascita dell'Associazione



Nazionale Confagricoltura Donna. Sono orgogliosa del grup-
po di lavoro costituito, composto da due vice presidenti (im-
prenditrici agricole della Lombardia e della Calabria e quin-
di rappresentiamo |'intero territorio italiano) e da un con-
siglio direttivo che sta costruendo un programma di lavoro
condiviso, frutto di un impegno collettivo a partire dal me-
todo. L'Italia agricola è così ricca e diversificata che dob-
biamo tenere conto della molteplicità dell'esperienza
territoriale, produttiva e anche umana. Ritengo, inoltre, che

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l'Associazione debba interloquire naturalmente con le don-
ne delle altre associazioni (C.I.A, COLDIRETTI, COPAGRI)
e con tutti i soggetti istituzionali, e non limitarsi a quelli
impegnati nelle politiche di genere. Dobbiamo presentar-
ci e rappresentare i nostri interessi, dicendo che ci siamo
con la nostra esperienza e con le nostre domande speci-
fiche di imprenditrici agricole. I

CONFAGRICOLTURA DONNA,
I NUOVI ORGANISMI

Insieme alla Presidente Marina Di Muzio, ci sono due
Vicepresidenti:

Gabriella Poli. In provincia di Cremona ha un al-
levamento suinicolo che conferisce le carni al
Consorzio del prosciutto di Parma e a quello del San
Daniele. L'azienda coltiva anche frumento e mais.
Paola Granata. L’azienda è nell'altopiano della Sila
(CS) ed è in corso di trasformazione dall'indirizzo
tradizionale con una vigna in alta quota. Coltiva inol-
tre frutti di bosco, alberi pregiati ed ha un proget-
to di fattoria didattica.

noidonne | settembre | 2012
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