Numero 9 del 2012
Futura: Il domani che è tra noi / 1
Testi pagina 23
Per quanto riguarda gli aiuti economici
avete già avuto finanziamenti?
Abbiamo ricevuto una prima tranche di
disponibilità economica per quanto ri-
guarda le spese dell'emergenza, in par-
ticolare quelle sostenute nelle prime 72
ore dopo il sisma che ha permesso alle
amministrazioni comunale di far fronte
alle situazioni di emergenza: la messa in
sicurezza di alcuni edifici pubblici, ma
anche privati, delle strade, delle azien-
de che si trovavano in una situazione di
pericolosità . Questi sono già arrivati e
passeranno dai bilanci del comune, è
stato un segnale immediato che ha
permesso di affrontare spese sociali ap-
punto per la messa in sicurezza piutto-
sto importanti.
Come hanno reagito i cittadini
di fronte all'emergenza?
Se posso parlare del mio territorio,
ma credo che sia condivisibile con tut-
ti gli altri territori con cui mi sono
confrontata, immediatamente si è sen-
tito molto forte il senso della comuni-
tà . C'è stato una partecipazione molto
forte dei privati cittadini che sono mes-
si nella disponibilità di chi ne aveva più
bisogno, ma soprattutto hanno parte-
cipato attivamente alla ricostruzione,
perché non ci dimentichiamo che dopo
la fase di emergenza dovrà ricominciare
ed è cominciata la fase della ricostru-
zione. Insomma una forte partecipa-
zione davvero encomiabile.
È vero che bisogna spostare
geograficamente iI vostro paese?
Sì perché noi abbiamo avuto il fenomeno
della frattura e della quuefazione che pre-
vede che per ogni nuova costruzione si
debba fare il carotaggio. Le indagini geo-
logiche, per esempio, le abbiamo dovute
fare per la costruzione delle nuove scuo-
le temporanee, previste appunto per
l'apertura del nuovo anno scolastico
2012/13. Si è dovuto trovare una localiz-
zazione all'interno del comune, fare la va-
lutazione geologica e dare la disponibili-
tà per le nuove strutture.
TERRA/MOTO IN EMILIA
non l’avevo messo nel conto
che le cose potessero morire
come può morire chi non è mai nato?
eppure la guardavo
la mia cittÃ
il duomo romanico patrimonio
dell'umanitÃ
i palazzi del 500
la mia casa
e un pò mifacevano rabbia
loro
che c’erano prima che io nascessi
e che ci sarebbero stati
anche
dopo
sfiorando la terra rossa
di cui sonofatti i loro muri
sentivo risuonare le risate dei
bambini
sussurrare gli amanti
riecheggiare i passi di mia madre
sul ciottolato davanti al negozio
e lafatica degli scalpellini sulle pietre
di cui è fatta la torre
l'odore acre del sudore
si mescolava al profumo di lavanda
e mi entrava neipori
poi la terra ha respirato
un respiro potente dal profondo
hanno tremato
le case/ il campanile/ le chiese
crollate
un pezzo dopo l’altro
ad ogni respiro dolente della madre
no non l’avevo messo nel conto
il muro d’angolo in pietra rosa
della chiesa di San Bartolomeo
le persone sì/ è naturale
si sa muoiono
lo metti nel conto
i genitori
gli amici
il marito
ifigli/ no non ce lafai
io stessa nella lista
delle perdite
delle irreparabili assenze
ma loro
fatte della stessa pasta
della madre
no
le pietre della mia cittÃ
il suo cuore pulsante
i battiti che risuonano nella carne
come antichi graï¬iti
preziose mappe di altre vite
proprio non l’avevo messo nel conto
perdute per sempre
al respiro profondo della madre
la bestia
la chiamano i terremotati
O ra
Giovanna Gentilini
C'è molto lavoro da fare?
Si c’è molto da fare anche inaspettato,
perché non eravamo preparati da un
punto di vista pratico: pensi che l'ultimo
terremoto risale a 475 anni fa e non c'è
neanche documentazione a supporto.
Cosa dice la Protezione civile
e i geologi, c'è pericolo ancora
oppure no?
Le valutazioni ci dicono che lo sciame si-
smico sta andando in diminuzione sia per
numerosità che per entità delle scosse. Per
quanto riguarda l’aspetto geologico noi sia-
mo nel paleo alveo del fiume che è stato
deviato nel corso dei secoli, avevamo stra-
tificazioni di sabbia e argilla che con il si-
sma si sono modificati e si vedrà nel cor-
so dei mesi e degli anni quale sarà la nuo-
\
va situazione geologica. E una fase di
studio anche per chi ha una formazione di
tipo geologica, per valutare gli affetti nel-
l'immediato, ma anche per il futuro.
Sono state danneggiate strutture
economiche importanti?
Assolutamente sì, abbiamo tutta la zona
della piccola e media industria che è in-
teressata da questa frattura con liquefa-
zione. Tutte le aziende, chi più chi meno,
hanno avuto dei danni. Alcune stanno ri-
pensando a una modalità ricostruttiva, al-
tre hanno cercato di riavviare la produ-
zione tenendo conto della sicurezza dei
lavoratori. I
noidonne | settembre | 2012 Z]
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