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Numero 4 del 2009

Felici combinAzioni


Foto: Felici combinAzioni
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Testi pagina 45

ria in contrasto con un mondo perbeni-
sta o, quantomeno, tiepido. Bravi anche
i ragazzini del film, involontari portato-
ri di semplici insegnamenti e sintomati-
che verità.
S p e r a n z a ,
amarezza e solitu-
dine si mescolano
con grande mae-
stria nel film 'Mar
Nero', diretto dal
giovane regista Fe-
derico Bondi e co-
struito come una
pièce teatrale, con
due donne prota-
goniste, Angela,
una romena gio-
vane e bella, che
prende servizio come badante presso
un'anziana signora fiorentina, e Gem-
ma, la "bada-
ta", intrattabile
e maldisposta
verso tutto e
tutti. Dopo un
primo periodo
di frizione, fra
le due donne
scatta inspera-
bilmente una
scintilla di te-
nerezza ed ami-
cizia, alla qua-
le assisterà in-
credulo il figlio dell'anziana signora,
che vive con la moglie a Trieste. Nume-
rose le scene d'interni e molti i dialoghi
fra le due donne che si raccontano pur
non conoscendo le rispettive lingue, in
un crescendo di affetto e coinvolgimen-
to reciproco che condurrà ad un epilogo
imprevedibile. La graziosa badante è in-
terpretata da Dorotheea Petre, una delle
attrici emergenti dell'est europeo, la vec-
chietta biliosa è niente di meno che Ila-
ria Occhini, una delle più autorevoli si-
gnore del teatro italiano del nostro se-
colo, qui magistrale nelle rabbie e nel-
l'astio, tanto quanto nella rude dolcez-
za e nel risveglio affettivo che seguirà
alla più profonda conoscenza della ra-
gazza e della sua storia. Ilaria Occhini è
stata premiata, per l'interpretazione di
Gemma, al Festival del Cinema di Lo-
carno edizione 2008.
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nelle sale parecchi film con
attrici italiane. Più o meno
giovani ma tutte bravissime
Momix
Musiche, danza e metamorfosi
la fantasia e l'ingegno del coreografo e regista americano Moses Pendleton affa-
scina e rapisce con lo spettacolo ora a Torino e poi a Parma, Trieste e Lucca
Piante e foglie, rami e fiori, petali e corolle, fusti e radici. Le meraviglie aspre o dol-
cissime della botanica si dispiegano con i Momix, fra effetti di nubi, di vento, di onde
marine. Alla scienza che studia i vegetali si ispira l'ultimo spettacolo dei danzatori-
acrobati di Moses Pendleton, un trionfo scenico applaudito al Teatro Alfieri di Torino
e ora in tournée italiana. L'affresco intitolato "Bothanica" è una meraviglia di invenzio-
ni, un rincorrersi di figure fosforescenti e variopinte, di forme senza peso e consisten-
za, che si avvolgono e si scompongono in continua trasformazione. Appaiono e scom-
paiono con una leggerezza impalpabile, abitate e condotte da un magnifico gruppo di
artisti quasi invisibili nei loro travestimenti, che danno corpo a composizioni piene di
mistero e di grande bellezza: creature vegetali strabilianti, grappoli graziosi e mobilis-
simi o agglomerati pesanti e mostruosi da cui emergerà con una metamorfosi inattesa
la perfezione dei corpi liberati dalla morsa della terra. I Momix sono tanti corpi e un
corpo unico, dominato dalla forza e addolcito dalla delicatezza, di una bellezza inde-
scrivibile e dotato di una capacità prodigiosa. Completa l'incanto del loro ultimo calei-
doscopio una bella colonna sonora che fonde le composizioni più disparate, da Vival-
di a Peter Gabriel. Lo spettacolo tocca ancora Parma, Trieste e Lucca: di gran classe e
con un ricco apparato di stoffe, piume, veli, carte colorate, proiezioni, resterà impres-
so per la sensualità e la forza vitale che sprigiona, per i contrasti fra l'elemento sel-
vaggio e primitivo e i passaggi teneri e delicatissimi.
Regista, coreografo, danzatore, studioso di letteratura inglese, ideatore di un me-
morabile assolo per le Olimpiadi di Lake Placid, Moses Pendleton, partendo dal suo pri-
mo nucleo di danzatori, i Pilobolus, ha fondato nel 1980 il gruppo dei Momix. Per lui
l'arte della danza non ha segreti e l'artista americano ce li svela attingendo i vertici del-
la perfezione in spettacoli che non sono mai uno uguale all'altro e lasciano sempre stu-
pefatti e divertiti. Mirella Caveggia


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