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Numero 4 del 2009

Felici combinAzioni


Foto: Felici combinAzioni
PAGINA 27

Testi pagina 27

problemi di sostenibilità economica, di riconosci-
mento professionale, di legittimazione.
E' per rispondere in maniera articolata a questo ti-
po di aspettative che si sviluppa il Protocollo d'in-
tesa sulla comunicazione interculturale, siglato in
febbraio da Regione Emilia-Romagna, Ordine dei
giornalisti e CoReCom Emilia-Romagna, Consulta
regionale per l'integrazione sociale dei cittadini
stranieri, Anci, Upi, Uncem, Lega autonomie locali,
Associazione stampa dell'Emilia-Romagna, Asso-
ciazione italiana della comunicazione pubblica e
istituzionale, Università di Bologna, Centri intercul-
turali dell'Emilia-Romagna, media locali e multicul-
turali. Un documento che impegna i firmatari a
promuovere la comunicazione interculturale e le
competenze necessarie per comunicare istituzio-
nalmente a cittadini che vengono da Paesi stranie-
ri, a monitorare la rappresentazione che i media
locali danno dell'immigrazione, a combattere gli
stereotipi e a fare formazione.
Alfabetizzazione, mediazione, antidiscriminazione.
Sono le tre linee d'indirizzo del Programma trien-
nale 2009-2011 per l´integrazione sociale dei cit-
tadini stranieri, che ha ottenuto il via libera dal-
l'Assemblea legislativa regionale il 16 dicembre
scorso.
Uno strumento di programmazione "trasversale",
previsto dalla L.R. 5/2004 sull'immigrazione, che
pone al centro delle programmazioni di settore il
tema della crescente presenza di migranti sul terri-
torio. Negli ultimi anni in regione sono aumentate
le persone titolari di permessi di soggiorno di lun-
ga durata (che si ottiene dopo cinque anni e non
necessita del rinnovo annuale).
Dalle 41.228 del 2004 sono diventate infatti
65.817 del 2005, 82.679 del 2006 e 100.393 del
2007, collocando l'Emilia-Romagna ai primi posti
tra le regioni italiane.
Offrire agli alunni
stranieri la capacità
di leggere e inter-
pretare la società
attraverso la padro-
nanza della lingua
italiana, ma senza
togliere nulla alla
lingua d'origine. È
quanto si propone il
progetto "Lingue e
Culture".
L'iniziativa è realiz-
zata in partenariato
tra la Regione Emi-
lia-Romagna, l'Uffi-
cio scolastico regio-
nale e l'Agenzia na-
zionale per lo svi-
luppo dell'autono-
mia scolastica.
La Regione mette a disposizione 100 mila euro per
la prima annualità 2008/2009, circa 30 mila l'Uffi-
cio Scolastico Regionale, risorse che potranno es-
sere successivamente integrate anche da parte del-
le Province.
Un gruppo di ricerca regionale avrà il compito di
elaborare modelli di didattica plurilingue. L'obietti-
vo è quello di programmare metodi e materiali uti-
li ad insegnare a bambini e ragazzi stranieri l'italia-
no, non attraverso la soppressione della loro lin-
gua madre, ma mettendoli in grado di usare sia l'i-
taliano che la lingua d'origine.
Le direttive europee prevedono infatti l'apprendi-
mento di almeno due lingue comunitarie oltre a
quella materna durante il curricolo scolastico, dal-
la scuola dell'infanzia all'università. E l'educazione
alle lingue non è più rivolta al solo inglese, ma si
configura fin dalla più tenera età come educazio-
ne plurilingue.
a Emilia Romagna Emilia Romagna
Immigrati, via libera
al Programma triennale
Progetto “Lingue e Culture”,
imparare l’italiano senza
perdere la lingua madre


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