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Numero 4 del 2009

Felici combinAzioni


Foto: Felici combinAzioni
PAGINA 16

Testi pagina 16

“Omnis instabili set incerta felicitasest" (la felicità è sempre instabile
e incerta) diceva Seneca, un attimo fug-
gente, e con lui concordano il 38% delle
risposte. Altrettante la vedono come un
obiettivo verso il quale tendere mentre il
24% pensano sia uno stato che si alter-
na alle difficoltà, all'infelicità e ai mo-
menti così e così.
Soggettivamente la felicità è fatta di
piccole, ma importantissime, sensazio-
ni: la serenità, un tramonto, il sole, il vi-
vere accanto a persone care, il poter
condividere gioie e dolori con persone
amiche, ma anche "raggiungere un
obiettivo ambito", sviluppare la propria
creatività, il sentirsi libere, sentirsi "inte-
ra, centrata come un albero che affonda
le radici nella terra", in un mondo dove
"i diritti sono riconosciuti e rispettati",
in poche parole "sentire la vita".
Al contrario sentire intorno a se "cat-
tiveria ed ignoranza"e la "violenza", il
perdere le amicizie, il non riuscire "a
concludere niente di quello che si avreb-
be voluto fare", o l'essere "oppressa dal-
la quotidianità"; la solitudine, il "non ri-
uscire a comunicare", "non poter sceglie-
re", "vivere senza senso né ordine" in un
mondo "dove troppo spesso vengono le-
si i diritti delle persone, soprattutto di
quelle più deboli" in poche parole quan-
do non si riesce "a vivere come si vor-
rebbe". La felicità è quell'insieme di emo-
zioni e sensazioni del corpo e dell'intel-
letto che procurano benessere e gioia in
un momento più o meno lungo della no-
stra vita. La felicità è una condizione di
benessere dell'essere umano. Per questo
motivo - studiata sotto il profilo dei bi-
sogni - porta a valutazioni e definizioni
psicologiche e filosofiche diverse, ma
anche materiali. La felicità viene studia-
ta da ogni scienza umanistica. Le diver-
se discipline servono a chiarire le diver-
se componenti dello stato della felicità
della persona, ma essendo l'essere uma-
no unità indissolubile di psiche-corpo-
spirito è indubbio che si parli sempre di
tutte le componenti insieme, che di fatto
presentano una reciproca influenza: in-
fatti, quando mi fa male la testa è faci-
le che io sia triste piuttosto che felice.
Epicuro sostiene che nella sua vita l'es-
sere umano tende ad allontanare da sé
il dolore sia fisico che psichico, e che
l'assenza di queste due condizioni- uni-
ta al piacere - porta al conseguimento
della felicità. I piaceri vengono classifi-
cati in tre grandi gruppi: quelli naturali
e necessari (la libertà, l'amicizia, il cibo,
l'amore, le cure, ecc), quelli naturali ma
non del tutto necessari (l'abbondanza,
il lusso, tutto ciò oltre il necessario) e
quelli del tutto accessori (il successo, il
potere, il dominio, ecc.).
Dalle risposte emerge una particola-
re affezione nei confronti di quelli del
primo gruppo. Infatti tutte e tutti sa-
remmo felici se "apprezzassimo di più
ciò che abbiamo" e "ciò che siamo", o
fossimo sempre "più sinceri con noi e
con gli altri" "rispettandoci"., "senza vio-
lenza contro le donne". Forse applican-
do queste poche semplici indicazioni
potrebbe calare anche tutta quella
"ignoranza e mediocrità che ci circon-
da". Il diritto alla felicità, aspirazione di
una folta maggioranza, è un concetto
sancito anche in alcune Costituzioni e,
come molti film di successo ci ricorda-
no, nella Dichiarazione d'Indipendenza
degli Stati Uniti.
Nella Costituzione italiana il "pieno
sviluppo della persona umana" è un va-
lore sancito dall'art. 3. dove la tutela
della dignità della persona in ogni suo
aspetto viene vista come condizione per
garantire la sua felicità. Rispettare la vi-
ta privata significa anche permettere ad
ognuno di realizzare i propri sogni, di
non rinunciare alla felicità nelle forme
in cui la si identifica, di decidere perso-
nalmente circa ciascun aspetto del pro-
prio cammino. Il diritto alla felicità, la
privacy ed il correlato diritto all'identi-
tà personale (sancito tra i diritti invio-
labili ex art. 2 Cost., sent. Corte Costi-
tuzionale n. 13/1994) rappresentano
quindi un rovesciamento di prospettiva
nei confronti di imposizioni atte a tra-
sferire sulla persona modelli prefabbri-
cati. Ciascun essere umano è unico e co-
me tale irripetibile, artefice dei suoi pro-
getti, non standardizzabile.
Sondaggio di marzo
Felicità e i suoi mille
significati Rosa M. Amorevole
aprile 2009 noidonne16
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