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Numero 4 del 2009

Felici combinAzioni


Foto: Felici combinAzioni
PAGINA 38

Testi pagina 38

aprile 2009 noidonne38
Italia
Nobel per la pace alle africane
Il CIPSI - Coordinamento di iniziative popolari di solida-
rietà internazionale - e Chiama l'Africa hanno lanciato una
campagna internazionale volta ad assegnare il Premio No-
bel per la pace 2010 alle donne africane. L'iniziativa è sta-
ta promossa durante la Conferenza internazionale 'La co-
operazione con l'Africa in un contesto di crisi economico-
finanziaria' da Patrizia Sentinelli, viceministra degli Esteri
nel governo Prodi che ha dichiarato che "è importante ri-
conoscere le donne come soggettività collettiva.
Una proposta che nasce a partire dalla constatazione le
africane sono protagoniste e leader sia nella vita quotidia-
na che nell'attività politica e sociale.
Eugenio Melandri e Guido Barbera hanno dichiarato che
"le donne africane portano sulle loro spalle il peso e la re-
sponsabilità del vivere quotidiano. Lavorano in media 17
ore al giorno. Sono le donne africane che riescono a orga-
nizzarsi per lottare per la pace e a mantenere la vita anche
nelle situazioni più tragiche, in un impegno politico spes-
so capillare e non riconosciuto. E ciò molto spesso con il
rischio di subire violenza e sopraffazione.
L'Africa oggi può sperare nel proprio futuro soprattut-
to a partire dalle donne comuni, quelle che vivono nei vil-
laggi o nelle grandi città, in situazioni spesso di emergen-
za". La campagna verrà presentata sul sito web multilin-
gue www.noppaw.org con l'obiettivo di raccogliere alme-
no 2 milioni di firme da inviare al comitato che attribuisce
il Nobel.
Africa
Obese per forza in Mauritania
Il quotidiano The Guardian ha riportato la notizia che
gruppi per la difesa dei diritti umani hanno lanciato un al-
larme per il ritorno in auge, in Mauritania, di pratiche an-
tiche e spesso crudeli come quella dell'alimentazione for-
zata delle bambine al fine di procurare loro un buon matri-
monio. La pratica dell'ingozzamento, che ha radici arabo-
berbere, è assai diffusa nel paese, dove una donna grassa è
certa di avere un ma-
trimonio felice. Le
bambine sin dall'in-
fanzia vengono sotto-
poste ad un regime
alimentare ipercalori-
co che le porta in bre-
ve tempo ad acquista-
re peso: un menù tipi-
co giornaliero può
comprendere due chi-
li di miglio, due coppe
di burro e 20 litri di
latte di cammello. L'o-
biettivo è che durante
l'adolescenza sembri-
no già delle donne
per poterle dare in
spose al più pre-
sto. Negli ultimi
dieci anni varie or-
ganizzazioni sono
riuscite a sensibi-
lizzare la gente sui
rischi per la salute
legati all'obesità;
questo è accaduto
soprattutto nelle
città dove il para-
gone con altri mo-
delli di donna dis-
suadono le ragaz-
ze. Ma nelle campagne la situazione è ancora molto criti-
ca. I rischi per la salute sono evidenti e gli effetti collatera-
li non sono limitati solo ai problemi alle articolazioni e al-
l'apparato cardiocircolatorio, all'ipercolesterolemia o alle
complicazioni renali; infatti secondo quanto riferisce Ami-
netou Mint el Moctar, presidentessa della ONG Associa-
tion des Femmes Chefs de Famille, al giorno d'oggi le ma-
dri "soprattutto nelle zone urbane dove è più difficile pro-
curarsi il latte di dromedario, ingrassano le figlie con far-
maci a base di ormoni o di cortisone: o, peggio, con pro-
dotti veterinari". Secondo el Moctar, il 30 per cento delle
bambine mauritane vengono sovralimentate: una stima tre
volte più elevata di quella ufficiale.
Africa
Attivista Mukoko libera, ma in ospedale
Jestina Muko-
ko, una nota at-
tivista per i dirit-
ti umani in Zim-
babwe, ha con-
fermato di essere
stata rimessa in
libertà in seguito
al pagamento di
una cauzione di
476 euro dopo
tre mesi di pri-
gione, ma di es-
sere troppo ma-
lata e debole per
uscire dall'ospedale. La liberazione di Mukoko e quella di
altri 8 attivisti è stata ottenuta grazie all'impegno del pre-
mier Morgan Tsvangirai e al via libera del presidente Robert
Mugabe in segno di conciliazione e come impegno nei con-
fronti del nuovo governo di unità nazionale.
Mukoko, direttora della ong 'Zimbabwe Peace Project'
(Zpp), era stata portata via dalla sua casa il 3 dicembre
scorso da alcuni uomini armati, che si erano presentati co-
me poliziotti. Per tre settimane era stata detenuta in una
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