Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 4 del 2015

Cibo nemico - anoressia bulimia


Foto: Cibo nemico - anoressia bulimia
PAGINA 7

Testi pagina 7

5Aprile-Maggio 2015
Acquerello n.3 – cm 60 x 70
no. In Italia ci sono state quattro vittime
di terrorismo per un attentato verificatosi
a Tunisi. Potrà accadere che nel 2015 ci
siano problemi di sicurezza anche da noi,
ma intanto non dimentichiamo che per
tutto il 2014 - tranne qualche “marocchi-
no” che ha ammazzato la moglie come
fanno gli italiani e gli altri europei - abbia-
mo avuto 58 morti di mafia e in marzo, a
Bologna, una sessione della Commissio-
ne Antimafia con la Bindi perché l’Emilia è
invasa dalla ‘ndrangheta. Nessuno nega
l’esistenza del fondamentalismo islamico
e dell’Isis, ma la Regione Lombardia ha
fatto una legge per vietare la costruzione
delle moschee, come se non fosse un in-
centivo alla vendette. Intanto in Nigeria le
studentesse rapite e vendute non ricom-
paiono e i bambini imparano a uccidere
come dovere religioso.
Come diceva Pat Carra su Aspirina di feb-
braio, “dopo l’11 settembre la Nato e gli
Stati Uniti hanno scatenato guerre in nome
della libertà femminile, bombardando paesi
e distruggendo antiche civiltà con la scusa
strumentale di liberare le donne dal burqa”.
Eppure qualcosa si muove: in Afgani-
stan alcuni uomini - pochi ma ripresi
dalle tv - hanno osato nel marzo scor-
so indossare il burqa per solidariz-
zare con le donne e vedere il mondo
dietro quella copertura. Anche in Turchia
- dove il presidente Erdogan non solo
manifesta da sempre tendenze (e nor-
me) sessiste, ma ha vietato alle donne
di indossare minigonne e di allattare in
pubblico - altri maschi hanno manifesta-
to indossando la minigonna (sopra i pan-
taloni: buffissimi, ma bravi). Gli uccellac-
ci mostruosi che svolazzano in giro non
sono innocui Birdmen (che comunque
rappresentano sempre l’uomo masche-
rato, il Superman, il dominatore) perché
sono da sempre amanti dei conflitti e
delle guerre. Eppure sono visibilmente
abbastanza stupidi perché nessun es-
sere ragionevole preferisce la violenza.
Eppure condizionano anche le donne
che, quando hanno uguali responsabili-
tà, non si accorgono di lavorare per l’in-
vasione degli extracorpi? b
Se non hai una patologia divul-gata da pagine di letteratura medica non hai nulla. Se la tua
sofferenza è poco decifrabile, non
ha una evidenza scientifica riscon-
trata da decenni di studio e ricerca,
forse non è tale. Forse sono tutte
balle, esagerazioni, vittimismi che
nascono nella tua testa. Nel miglio-
re dei casi è tutto legato allo stress,
alle frustrazioni, è di derivazione
psicosomatica. Sì, è senz’altro così,
soprattutto se sei donna, perché sei
più vulnerabile, perché prima hai il
ciclo, poi avanzando l’età non lo hai
più e allora - apriti cielo - con gli or-
moni in subbuglio si perde la ragio-
ne! Per un uomo la storia è diversa,
anche se non sempre, va detto. Di si-
curo a un uomo nessuno direbbe mai
“è l’emotività”, semmai “sei un po›
depresso, ma è normale, con tutte le
responsabilità che hai, stai tirando
troppo”. Per noi è diverso. Quando
abbiamo un malessere di difficile
diagnosi - perché ormai, ad esem-
pio, le auto immuni si sono diffuse
a macchia d›olio, alcune gravi, altre
meno - sicuramente è l›emotività
che non riusciamo a gestire che ha
fatto scoppiare il tutto. E per noi
non è una diminutio, no, perché deve
addirittura suonarci come compli-
mento, perché in fondo, se siamo
emotive, siamo anche sensibili e
buone! Che nobile animo abbiamo!
Sicuramente, a ben pensarci, abbia-
mo un trauma aperto dall’infanzia.
Abbiamo una ferita irrisolta. Non
vogliamo essere felici, dobbiamo
punirci di qualche antica colpa. Se
andiamo a ritroso, ricorderemo quel
coetaneo di tre anni che all’asilo ci
ha dato un calcio...forse meritato! Se
ci riflettiamo è cominciato tutto lì!
In quell’istante la nostra vita è stata
segnata, abbiamo percepito la nostra
debolezza e maturato l’insicurezza.
Purtroppo nessuno intorno a noi si è
accorto del disagio che abbiamo col-
tivato in solitudine! Così la terapia
diventa “prova a cercare te stessa,
vedrai che starai meglio. Volere è po-
tere. Se vuoi, ci sono bravi terapeuti,
in dieci sedute ti riconciliano coi
tuoi desideri. Oppure ci sono deri-
vati di erbe, non fanno effetto imme-
diato ma poi vedrai che benefici!”. A
chi non è capitato di imbattersi in
questo girone di superficialità? Tra
amici, conoscenti, maghi e medici
che neppure ti visitano il ‘corpo’ ma
credono di conoscere la tua ‘mente’?
A me, ad esempio, è capitato che mi
dicessero che avevo male a un mu-
scolo della gamba perché la cellulite
me lo schiacciava! A parte l’offesa,
la verità è che la cellulite fino a quel
momento non l’avevo mai avuta.
“Ovvio - la risposta - prima eri più
giovane..e meno stressata”. Alla fine
ho cambiato medico! Quello attuale
mi ha preso sul serio e così ho anche
io la mia patologia vera seppure non
drammatica. Che non mi accorcia la
vita ma ne diminuisce ‘solo’ un po’ la
qualità. E se non stai benissimo cosa
sarà mai? Hai una testa, due tette,
due braccia, due gambe. Cosa vuoi
di più? Forse, dai, se ti riposi un po’
addirittura passa...
di Camilla Ghedini
MALATA? NO, STRESSATA
pp.04_05_ATTUALITA_apr_maggio 2015.indd 5 30/03/15 22.34


©2017 - Noi Donne - Iscrizione ROC n.6292 del 7 Settembre 2001 - P.IVA 00906821004 - Privacy Policy