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Numero 4 del 2015

Cibo nemico - anoressia bulimia


Foto: Cibo nemico - anoressia bulimia
PAGINA 30

Testi pagina 30

28 Aprile-Maggio 2015
UC
RA
IN
A
me, hanno deciso di far parte del battaglione Aidar,
dove sono già arruolati alcuni loro amici.
Dall’altra parte della barricata ci sono altre donne
combattenti, che hanno deciso di scendere in
guerra, a fianco di figli e mariti, “perché in que-
sto paese questo è l’unico modo per ottenere
un risultato”. Un video, disponibile in Youtube
(*), mostra quattro di queste donne, apparte-
nenti alle milizie separatiste del Sud-Est ucraino,
incappucciate, con tuta mimetica e kalashnikov
in mano, che spiegano perché hanno deciso di di-
fendere i loro territori dai vili attacchi dell’esercito della
giunta fascista di Kiev. Il video si chiude con un “saluto
speciale” per le nemiche: “Ragazze, vi resta un’ultima pos-
sibilità. Smettetela o morirete”. Queste combattenti che
hanno abbandonato la loro vita quotidiana per imbracciare
il fucile, sono le figlie ribelli dell’Ucraina. Tra di loro, c’è Iri-
na, ex benzinaia che ha lasciato famiglia e lavoro per dedi-
carsi alla causa: “La paura c’è sempre - afferma - ma avevo
più paura quando ero da sola in casa e sentivo le bombe
esplodere senza poter fare nulla. Poi, mi sono abituata a
quel rumore”. Anche Gajka, ex croupier in un casinò, è una
guerriera filo-russa: “Le donne che vanno in trincea - ha
detto in un’intervista - sono vere russe. La sofferenza svani-
sce, cerchiamo di concentrarci sulle cose positive, gioiose
come fare nuove amicizie. La guerra avvicina le persone”.
La sua unità militare è nei pressi di Donetsk, la principale
roccaforte dei ribelli situata nella parte orientale dell’Ucrai-
na. Gajka fa parte del battaglione “Oplot” della milizia po-
polare del Donbass, il cui capo è A. Zacharcenko (leader
dell’autoproclamata Repubblica popolare di
Donetsk). In questo battaglione militano
attualmente sei donne: Gajka, tre medi-
ci, una soldatessa e una specialista di
ricognizione. Le donne sono state re-
clutate anche dall’esercito cosacco
del Don. “All’inizio - raccontava un
alto ufficiale della Guardia nazionale
cosacca (**) - avevo dei dubbi sull’ar-
ruolare nel mio esercito delle donne.
Ma ora, in realtà, ho più fiducia in loro
che negli uomini”.
Quest’anno, in occasione della festa internaziona-
le della donna (8 marzo), alcune donne soldato, apparte-
nenti a tre battaglioni di separatisti russofoni, hanno tolto
le divise militari e hanno sfilato con abiti femminili in una
manifestazione organizzata dalle autorità dell’autoprocla-
mata Repubblica di Donetsk. Alla fine della sfilata, hanno
ricevuto omaggi e rose. La maggior parte di queste donne
sono cittadine di Donetsk che hanno seguito sul fronte ma-
riti o fidanzati (***). b
(*) https://www.youtube.com/watch?v=mhsWznL8u2w&feature=youtu.be
(**) A fianco dei ribelli del Donbass è scesa la “Guardia Nazionale” della Grande Armata
Cosacca del Don capeggiata da Nikolaj Kozitsjn, che ha nel Sud-Est dell’Ucraina,
nella regione del Donbass (Donetsk e Lugansk), quattro distretti cosacchi affiliati.
(***)http://www.tio.ch/TioTV/people/people/1021769/donne-soldato-diventano-miss-l-8-
marzo-degli-altri
ALcUNE AvEvANO
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