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Numero 1 del 2010

2010 non ci resta che ridere


Foto: 2010 non ci resta che ridere
PAGINA 37

Testi pagina 37

noidonne gennaio 2010 37
Indonesia
Licenziate
infermiere che
rifiutano divisa
non islamica
Tre infermiere di reli-
gione islamica si sono
rifiutate di indossare le
uniformi dell'ospedale
perchè non conformi ai
principi dell'Islam. È
quanto è accaduto al-
l'ospedale RS Mitra In-
ternasional di Giakarta
che, dopo vari avverti-
menti, ha deciso di li-
cenziare le tre donne.
La vicenda ha suscitato molte polemiche in Indonesia, un
paese laico, ma che ospita la comunità musulmana più
grande al mondo. Il grido di battaglia di Sutiyem, Wiwin
Winarsih e Sudarti - "Tra lavoro e fede, scegliamo la fede" -
è stato fatto proprio da partiti e organizzazioni islamiche.
Le pagine di 'Republika', quotidiano di ispirazione islamica
radicale, hanno dato voce ai sostenitori delle tre infermie-
re, tra cui membri del partito Partai Keadilan Sejahtera, la
più grande formazione islamica del paese, che fa parte del-
la coalizione di governo, e del gruppo del Front Pambela Is-
lam, attivo soprattutto a Giakarta. L'avvocato delle tre,
Lutfie, ha detto che le trattative con l'ospedale continua-
no. Il responsabile dell'ufficio del personale ha assicurato
che le infermiere sono le benvenute se vogliono tornare,
ma "che non sarà permesso loro di indossare il velo", né di
portare divise che coprano l'intero braccio, come da loro ri-
chiesto. Per gli osservatori, la vicenda del Mitra Internasio-
nal è parte del lento processo di islamizzazione della sfera
pubblica indonesiana, paese dove l'85 % dei 240 milioni di
abitanti è musulmano. Gli esperti asseriscono che, seppu-
re il peso dei partiti filo-islamici in parlamento e governo
abbia subito battute di arresto negli ultimi anni, l'Islam è
sempre più visibile nella vita degli indonesiani, soprattutto
nei centri urbani. In uno studio recente, Greg Fealy, esper-
to di Indonesia, ha sostenuto la tesi di un crescente peso
sociale e culturale dell'Islam in Indonesia nelle ultime de-
cadi. "Il numero di moschee e la grandezza delle congrega-
zioni sono aumentate di molto, così come è aumentata la
popolarità del vestiario islamico e dell'uso di simboli e lin-
guaggio islamico in televisione", ha detto nello studio
'Consuming Islam: commodified religion and aspirational
pietism in contemporary Indonesia'.
Gran Bretagna
La tutela delle donne peserà
nelle gare d'appalto
Si chiama Legge sull'eguaglianza e prevede una clausola
inedita: le aziende che concorrono agli appalti pubblici in
Gran Bretagna dovranno dimostrare di aver praticato e pro-
mosso trattamenti paritari per donne e minoranze al loro
interno. Chi non rispetta questi criteri potrebbe essere
escluso dalle gare, un affare da 200 miliardi di sterline al-
l'anno in tutto il Regno Unito. La legge, voluta dal vice pre-
sidente dei laburisti, Harriet Harman, è stata inclusa nel
programma di governo dei prossimi mesi. La norma, che
verrà presentata a breve ai Comuni, vuole promuovere l'e-
guaglianza per le donne e per gli appartenenti a razze e re-
ligioni minoritarie. Secondo i giornali conservatori, ma an-
che per la Camera di commercio britannica, la regola sarà
troppo pesante per le piccole aziende, che potranno così
trovarsi escluse dalla possibilità di concorrere agli appalti
pubblici. La legge prevede anche che le grandi aziende (ol-
tre 250 impiegati) realizzino indagini interne per verificare
eventuali disparità di trattamento tra uomini e donne (chi
non realizza tali ricerche entro il 2013 verrà obbligato per
legge); al tempo stesso consentirà ai datori di lavoro di fa-
vorire donne e persone non bianche, a parità di qualifiche.
Afghanistan
Secondo l'UNICEF è il posto peggiore
al mondo per nascere
Otto anni dopo la cacciata dei talebani dal potere in Af-
ghanistan, lo stato asiatico rimane il posto più pericoloso
al mondo per nascere, in particolare per le bambine. Lo ri-
vela il Rapporto Annuale dell'Unicef, l'agenzia dell'Onu per
l'infanzia, 'State of the World's Children'. L'Afghanistan se-
condo il rapporto ha il più alto tasso di mortalità infantile
al mondo (257 morti su 1.000 nati vivi) e il 70% della po-
polazione non ha accesso all'acqua potabile. Mentre i ri-
belli talebani rafforzano la loro presenza nel paese, la cre-
scente insicurezza rende difficile eseguire le vaccinazioni
contro la poliomelite e il morbillo. Circa il 43% del paese
soffre, per le agenzie internazionali di aiuti, per motivi di
sicurezza.
Russia
99° posto nel mondo per le donne
in politica
Un monitoraggio sulla presenza delle donne nella poli-
tica delle diverse nazioni ha rivelato che la Russia si clas-
sifica solo al 99° posto - su 115 paesi totali - una posizio-
ne ancor più bassa di quella ricoperta da repubbliche qua-
li Nicaragua e Sudafrica. Secondo il quotidiano Novie Izve-
stia, che ne dà notizia citando un recente forum mondiale
economico, tutti gli appelli lanciati fino ad oggi per au-
mentare il numero delle donne negli organi di rappresen-
tanza non sono stati presi in considerazione dall'ammini-
strazione federale. Attualmente infatti, alla Duma nazio-
nale ci sono solo 62 donne su 450 deputati e nella Duma
di Mosca sono solo cinque su 35. Per quanto riguarda le
assemblee regionali poi, in esse la percentuale delle donne
non supera il 10%. I ministri donna sono solo tre su 17 e
nella lista dei go-
vernatori regio-
nali l'unica ecce-
zione a una vera
e propria egemo-
nia maschile è
r a p p re s e n t a t a
dalla governatrice
di San Pietrobur-
go, Valentina
Matvienko, gran-
de amica del pre-
mier russo Vladi-
mir Putin.


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