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Numero 1 del 2010

2010 non ci resta che ridere


Foto: 2010 non ci resta che ridere
PAGINA 29

Testi pagina 29

noidonne gennaio 2010 29
Trent'anni fa l'Assemblea Generaledelle Nazioni Unite approvava la
Convenzione per l'Eliminazione di ogni
forma di Discriminazione contro le
Donne (CEDAW), considerata ancora
oggi uno dei trattati internazionali più
completi sui diritti delle donne.
La Convenzione, a oggi sottoscritta
da 186 Stati, è composta da un pream-
bolo e 30 articoli che identificano aree
specifiche di discriminazione e indicano
gli strumenti per eliminarla. In partico-
lare la CEDAW chiede di rimuovere le
discriminazioni che
limitano la parteci-
pazione delle donne
alla vita pubblica e
lavorativa e ai pro-
cessi decisionali, di
contrastare la violen-
za di genere e di im-
pegnarsi per modifi-
care la diffusa accet-
tazione degli stereoti-
pi associati ai ruoli
tradizionali di uomi-
ni e donne nella fa-
miglia e nella socie-
tà, incoraggiando
un'immagine parita-
ria di uomini e don-
ne, cambiando la
percezione tradizio-
nale delle donne co-
me oggetti sessuali,
responsabili princi-
palmente della cre-
scita dei figli.
Al fine di supervisionare l'applica-
zione della Convenzione è stato affida-
to al Comitato per l'eliminazione della
discriminazione contro le donne il man-
dato di esaminare i rapporti periodici
che gli stati firmatari sono tenuti a pre-
sentare per illustrare i progressi realiz-
zati e le misure di ordine legislativo, giu-
diziario, amministrativo o di altro gene-
re adottate per dar seguito alle disposi-
zioni della Convenzione.
Il Comitato può dare consigli e rac-
comandazioni generali basate sulle in-
formazioni contenute nei rapporti e gli
Stati firmatari sono tenuti a considerare
le osservazioni che ricevono per orienta-
re il loro lavoro negli anni successivi.
Nell'ottobre del 1999, con l'adozione
da parte dell'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite del Protocollo Opzionale,
il Comitato CEDAW si è dotato di stru-
menti sanzionatori per l'attuazione del-
la convenzione. Il Protocollo infatti per-
mette a singoli individui o gruppi di per-
sone di presentare al Comitato comuni-
cazioni scritte su violazioni di diritti
sanciti nella Convenzione, compresi
quelli posti a tutela d'interessi collettivi
e il Comitato può dare seguito alla ri-
chiesta con indagini e azioni legali.
La scarsa conoscenza di questi stru-
menti di diritto internazionale presso la
società civile implica che in molti Paesi
i governi sentano una pressione limitata
per porre in essere le raccomandazioni
contenute nella CEDAW. Molti Paesi
non consegnano con regolarità i rappor-
ti al Comitato e, anche quando lo fan-
no, le organizzazioni di donne spesso
non sono né consultate né informate.
Tuttavia la CEDAW continua a essere
d'importanza vitale: essa è uno stru-
mento di diritto che ci permette di con-
frontarci con tutte e tutti coloro che nel
mondo stanno lavorando per il miglio-
ramento delle condizioni della donna, a
prescindere dal livello di povertà del lo-
ro Paese di provenienza. La CEDAW è
quindi una piattaforma in cui le batta-
glie nazionali contro le disuguaglianze
di genere possono trovare eco, risonan-
za e legami nel contesto globale.
Per questo, in occasione del 30° an-
niversario di questa Convenzione, è sta-
ta lanciata la campagna di sensibiliz-
zazione "Lavori in corsa - 30 anni CE-
DAW" che, in tutta Italia, coinvolge le
amministrazioni locali, le università e le
diverse espressioni della società civile
per:
informare e sensibilizzare l'opinione
pubblica sull'esistenza, l'attualità e
l'importanza della CEDAW come stru-
mento di avanzamento della condi-
zione delle donne in Italia e nel mon-
do;
contribuire alla diffusione di un ap-
proccio basato sui diritti e di una più
forte prospettiva di genere proponen-
do un'immagine positiva, non discri-
minante e rispettosa delle donne e del
loro agire come attrici dello sviluppo
a livello locale, nazionale e globale;
diffondere iniziative e azioni collegate
alla CEDAW intraprese da donne in
altri Paesi del mondo su tematiche
quali la violenza contro le donne, la
rappresentazione delle donne nei me-
dia, la partecipazione politica e il
contributo delle donne all'economia
cercando di mettere a confronto le
buone pratiche che provengono dal
Sud del mondo;
rafforzare la rete di organizzazioni e i
legami tra le persone attive sulle te-
matiche di genere in una prospettiva
locale e internazionale, includendo
enti locali, gruppi e associazioni fem-
minili, atenei, organizzazioni giovani-
li e di donne migranti;
consolidare i meccanismi di consulta-
zione e dialogo tra le istituzioni e la
società civile nei processi di imple-
mentazione della CEDAW.
Per approfondire i contenuti della
CEDAW e della campagna "Lavori in
corsa" si può vistare il sito della Rete In-
ternazionale delle Donne per la Solida-
rietà: www.womenin.net, dove sono
disponibili materiali informativi e sche-
de di approfondimento relative alla
Convenzione, notizie sugli eventi orga-
nizzati in tutta Italia nell'ambito della
campagna e aggiornamenti sulle attivi-
tà della rete.
Lavori in corsa
CEDAW
la Campagna della rete
italiana di politiche di genere
per il XXX anniversario


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