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Numero 1 del 2010

2010 non ci resta che ridere


Foto: 2010 non ci resta che ridere
PAGINA 12

Testi pagina 12

Adriana Musella è la figlia dell'inge-gner Gennaro Musella, vittima di
'Ndrangheta. La incontro a Firenze per il
vertice dell'antimafia al quale partecipa
come Presidente del Coordinamento an-
timafia Riferimenti (sito: www.riferi-
menti.org)
Adriana che cos'è per te la parola
memoria?
Una mattina di maggio, una strada,
un palazzo sventrato e tanta folla. È
l'immagine che mi si è presentata da-
vanti agli occhi il 3/5/1982, quando in
aereo sono arrivata a Reggio Calabria.
Mi avevano detto di rientrare perché
mio padre non si sentiva bene. La verità
non era questa. Quel
mattino mio padre
era saltato in aria
sotto casa ed era
stato fatto in mille
pezzi. Ricordo la
moltitudine di gente
che si accalcava in-
torno alla carcassa
della macchina. La
mia corsa verso ca-
sa, la porta aperta,
lungo le scale anco-
ra tanta gente. Mi
precipito in camera
da letto pensando di
trovarci mio padre,
ma il letto è vuoto.
In mezzo a tanta gente, mia madre che
mi dice "papà non c'è più". Così so la ve-
rità.
Quanti anni avevi?
Avevo 26 anni e mi trovavo a Roma
per una visita di controllo al mio bam-
bino che non stava bene. La mattina so-
no stata svegliata da una telefonata
"Corri subito a casa perché papà non
sta bene". Rimasi un po' perplessa. Ave-
vo sentito papà la sera prima e mi ave-
va incaricata di sbrigare a Roma una
cosa per lui, per cui non credo a questa
prima versione. Richiamo casa mia, ma
mi rispondono persone estranee. Vado
subito in agitazione e riprovo finché
mia sorella mi dice che avevano spara-
to alle gambe a papà e che dovevo rien-
trare subito. Il viaggio da Roma a Reg-
gio è stato lungo come una vita.
Tuo padre temeva qualcosa?
Mio papà era un ingegnere; un im-
prenditore di opere marittime. Certa-
mente aveva paura per noi figli, temeva
il sequestro, ma non avrebbe mai pen-
sato una cosa del genere. A Reggio ave-
va trasferito la sua impresa. Era il clas-
sico napoletano tutto cuore, generoso
con tutti. Era il primo a scendere per
strada quando accadeva qualcosa. A
chi gli chiedeva "Come mai te ne sei an-
dato laggiù?", lui rispondeva che tra i
calabresi ci sono più buoni che cattivi;
che c'è tanta gente onesta. Un affetto
per i calabresi che era ricambiato.
Perché è stato ucciso tuo padre?
Papà partecipa alla gara d'appalto
per il porto di Bagnara Calabra. Vuole
utilizzare le pietre di una cava acqui-
stata per fare di Bagnara la seconda Po-
sitano e stimolarne lo sviluppo turistico.
Ma l'impresa Costanzo di Catania si
aggiudica l'appalto con un ribasso
enorme. Mio padre sporge denuncia al-
la Procura e la gara viene prima annul-
lata e poi riproposta. Il 3 maggio dell'82
mio papà scende di casa, mette in moto
e salta in aria. Nell'unica pagina dell'a-
genda sopravvissuta all'esplosione,
gennaio 2010 noidonne12
Memoria. Verità. Adriana.
Nomi di genere femminile
Dalla viva voce
Rosa Frammartino
"In tema di servizio idrico è necessario sgomberare il campo dalle fandonie di
chi afferma che, con la recente norma, non si privatizza l'acqua, bensì la
gestione della rete. Questa è una vera e propria bufala", sostengono Adusbef,
Federconsumatori e Movimento Consumatori: "chi capta l'acqua, la distribui-
sce, la vende e ne incassa i proventi, di fatto, ne è il padrone. Quindi, il Decreto
Ronchi, che lo scorso 18 novembre ha incassato la fiducia del Governo, attua
una privatizzazione dell'acqua a tutti gli effetti, con le numerose conseguenze
negative che tale misura comporterà in termini di speculazioni, di aumento
delle tariffe e di possibili infiltrazioni malavitose. Le esperienze già fatte in
questo campo, infatti, hanno registrato risultati tutt'altro che positivi, con
aumenti delle tariffe, "bollette pazze" e richieste di aumenti retroattivi. Di fron-
te a questa norma inaccettabile, che vuole mettere nelle mani di privati un
bene vitale quale l'acqua, le nostre associazioni ribadiscono che sono pronte
alla raccolta di firme per un referendum abrogativo". Il comitato provvisorio
organizzato da Adusbef, Federconsumatori e Movimento Consumatori per tale
raccolta firme ha sede presso la Federconsumatori Nazionale, in Via Palestro,
11 - Roma, email: federconsumatori@federconsumatori.it
Viola Conti
acqua: raccolta firme
per un referendum
abrogativo contro la
privatizzazione
Musella con Caponnetto


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