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Numero 1 del 2016

L'utero è mio e....? Maternità surrogata


Foto: L'utero è mio e....? Maternità surrogata
PAGINA 27

Testi pagina 27

25Gennaio-Febbraio 2016
abbiamo visto che la canapa da fi bra attecchisce ma non riesce
ad alzarsi, mentre quella da seme matura bene. Nella sperimen-
tazione siamo assistiti da Punto Verde Canapa, associazione che
ci fornisce anche il seme garantito con i controlli di legge richiesti
sul contenuto di THC. Infatti la pianta della canapa sativa è molto
simile a quella per la marijuana e le forze dell’ordine controllano i
campi con molta attenzione. Ancora non arrivano risultati econo-
mici, ma c’è grande curiosità anche per le sue ottime proprietà
nutritive; infatti la farina di canapa è ricca di omega3 e omega 6”.
Un’azienda, quella di Antonella Greco, che ha visto cambiare
l’agricoltura nei decenni e, per poter continuare ad esistere,
ha messo al centro la parola innovazione cercandone sem-
pre nuove declinazioni. “Quando ho iniziato, negli anni ’90,
fare agricoltura era molto più facile, soprattutto c’era meno
burocrazia. Oggi non siamo considerate aziende agricole ma
laboratori industriali, con tutto ciò che ne consegue come or-
ganizzazione”. E come competenze, aggiungiamo noi. Già,
perché l’agricoltura è un lavoro complesso che ha imposto un
aggiornamento straordinario in questi anni nelle produzioni,
nel marketing e nelle scelte strategiche.
A questa sfi da le donne hanno saputo tenere testa, anche in
Calabria. “La nostra era una famiglia molto numerosa e io sono
una delle ultime nipoti. Ho deciso di continuare a mantenere viva
una tradizione di famiglia, insieme a mio marito, ma ho capito su-
bito che l’azienda non era più al passo con le moderne tecniche
agricole e che solo con le produzioni non saremmo riusciti a so-
stenerla. Per gestire la vendita diretta abbiamo fatto investimenti e
ristrutturazioni molto importanti; avevamo in mente - e l’abbiamo
realizzata - un’azienda moderna di fi liera corta. Abbiamo lavorato
tanto e ci ha aiutato anche il Psr della Regione Calabria”.
Ed è sul chilometro zero e sulla qualità e originalità che punta
Donne in Campo per i suoi progetti futuri in Calabria. “Stia-
mo crescendo e vedo spazi di espansione con una bella rete di
aziende interessanti, perché la nostra è una terra con un paniere
di prodotti molto vari con terreni che vanno dal mare alla monta-
gna. Vogliamo aprire delle botteghe associate, riducendo i costi di
gestione, dove il consumatore può trovare prodotti di nicchia. Poi
facciamo i mercatini itineranti e stiamo pensando all’agricatering:
un progetto nazionale che stanno portando avanti altre regioni e
che saremmo in grado di organizzare bene perché con i nostri
prodotti riusciamo a offrire tutti i piatti per un pranzo completo”.
Anche in Calabria, come in altre parti, c’è un ritorno alla terra
dei giovani e delle donne. “Le giovani generazioni sentono un
legame molto forte con le tradizioni e i saperi che non si vogliono
disperdere, ma questo è un lavoro che puoi fare solo se ti pia-
ce e se hai voglia di veder crescere qualcosa di tuo. Noi donne,
nonostante le diffi coltà che aumentano, riusciremo certamente,
insieme, ad ottenere eccellenti risultati.
Buon lavoro, Antonella, con l’augurio che le quattro stelle conti-
nueranno a brillare nel fi rmamento della Sila.
Contatti: info@agroturismo4stelle.com - tel 0984/579841
www.agriturismo4stelle.com
di Cristina Melchiorri
STRATEGIE
PRIVATE
Sono Anna Maria e, dopo una laurea in lingue, ho
trovato subito lavoro nel settore che amo, quello
della moda. Dopo quattro anni e dopo aver manda-
to centinaia di curriculum per ruoli di responsabile
vendite, fi nalmente una prestigiosa azienda di abbi-
gliamento femminile mi ha convocato. Sono un po’
preoccupata perché non ho mai fatto un vero col-
loquio di lavoro. Come devo comportarmi? Quando
posso parlare degli aspetti economici, che ovvia-
mente non sono secondari per me? Su quali aspetti
devo essere sincera e su quali meno?
Anna Maria Gentili (Milano)
Cara Anna Maria,
ecco per te dieci regole d’oro per farti assumere.
1.Infòrmati: devi sapere l’indirizzo esatto dell’azienda
(non è detto che abbia una sola sede) e il nome del-
la persona con cui sosterrai il colloquio. Attenzione: se
non lo dicono, chiedilo tu, per evitare scene penose alla
reception, “Con chi deve parlare?” “Boh,... sono qui per
il colloquio” “Sì ma con chi?” “Non lo so, mi avete chia-
mato voi…”; 2.Sii puntuale: arrivare con troppo anticipo
ti fa apparire ansiosa, ma certamente arrivare in ritardo
farebbe una pessima impressione, 5 o 10 minuti prima
dell’ora fi ssata andranno bene; 3.Il look: tieni presente
lo stile dell’azienda, in ogni caso vestiti per il lavoro che
vuoi, non per quello che hai già; 4.Come presentarsi:
presentati con una buona stretta di mano, guardando
negli occhi chi è di fronte a te, dicendo nome (prima)
e cognome (dopo), un sorriso non guasterebbe, se
l’emozione lo permette; 5.Controlla gli atteggiamenti
inconsci: seduta di fronte a chi ti fa il colloquio non al-
zare “barriere” incrociando le braccia o appoggiando
borse sul tavolo, guarda sempre in viso il tuo interlo-
cutore o interlocutrice, la voce, lo sguardo, la postura
sono importanti quanto le cose che dici; 6.Domande e
risposte: se chi ti seleziona pone domande vaghe, tipo
“Mi parli di lei” non rispondere “in che senso?”, la rispo-
sta suona eccessivamente difensiva e occhio a come
rispondi, non sei su facebook, parla di te rispetto al
lavoro, delle tue aspirazioni professionali; 7.La valuta-
zione: nella seconda parte del colloquio chi ti esamina
valuterà cosa potresti fare in quella azienda, la capacità
di imparare ciò che ancora non sai e la tua disponibilità
a farlo, in altri termini il tuo potenziale e la tua fl essibilità;
8.Ora puoi fare tu le domande: nella parte fi nale del
colloquio, le domande puoi farle tu sull’azienda, sul ruo-
lo, sul percorso di carriera; 9.Quando parlare di sol-
di? In genere le domande sugli aspetti economici sono
più opportune nel secondo colloquio. Non dimostrarti
troppo venale, anche se la retribuzione e le forme con-
trattuali proposte sono fondamentali; 10.Si può mentire
a un colloquio? Non mentire, fai marketing! È ovvio
che l’obiettivo di un colloquio di selezione è farti valuta-
re come la persona giusta per quel lavoro, ma è ancora
più importante capire se è il lavoro giusto per te.
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