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Numero 8 del 2016

Felicità, parliamone


Foto: Felicità, parliamone
PAGINA 10

Testi pagina 10

8 Luglio-Agosto 2016
Se è vero che la verità non è ciò che è ma ciò che sembra, viene proprio da pensare che gli ex
proprietari dei corpi esposti alla Mo-
stra Body World (a Genova fino al 31
luglio 2016) siano morti senza soffrire.
Contenti e vitalissimi. In barba ai de-
trattori dell’idea, di chi crede che sia
quasi blasfemo offrire un cadavere in
posa plastica allo sguardo dei curiosi.
È forse stata questa la sensazione più
confortante: se anche hanno sofferto
e hanno varcato la soglia più desta-
bilizzante ora, mentre li guardo, essi
sono felici. Sono entrata timidamente,
quasi mi sarei messa le dita sugli occhi
come quando guardavo i film horror
da ragazzina. Dopo pochi passi ero
rapita dalla visione, inedita perfino per
me che ho assistito a maleodoranti
autopsie, del corpo umano spogliato
di pelle e grasso. Pezzi del corpo uma-
no custoditi in teche, cadaveri interi
praticamente immortalizzati e puri-
ficati sapientemente aperti sugli or-
gani interni per mostrare la tecnicità
perfetta del nostro corpo, filmati che
raccontano come esplode un’arteria
infartuata, o il passaggio della cor-
rente elettrica nei nostri nervi e, per
coinvolgere l’udito oltre che la vista,
la quasi esoterica e monotona musi-
ca del cuore: il famoso “tum-tà” ben
noto ai cardiologi. Detto così viene
paura. Molte persone quasi inorridi-
scono di fronte alla spettacolarizza-
zione della morte, che per me è stata
invece consolazione. L’esposizione
della nudità estrema, quella vera,
giudicata oscena, disdicevole, inde-
cente, quasi lubrica, per me è stato
al contrario trovare un senso alla
morte. Io non temo la solitudine. Anzi,
sono pubblica e sociale più per neces-
sità che per intima vocazione. Ma la
bambina che c’è in me evidentemente
teme la solitudine dei morti perché,
se la solitudine dei vivi mi sembra una
risorsa, quella dei morti non la cono-
sco e per questo mi inquieta. Motivo
per cui vegliavo il sonno degli animali
morti quando ero piccola. Dire che la
mostra è didatticamente ineccepibile,
che è fonte di conoscenza perfino per
gli addetti ai lavori, che anche il con-
siglio di abbandonare il pacchetto di
sigarette all’uscita è perfetto, è ba-
nalizzarne il senso. È pur vero che ho
finalmente scoperto come è davvero
fatto il nervo sciatico e che mio marito
di Susanna Penco*
Istituto Italiano di Bioetica
www.istitutobioetica.org
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UN MONDO DA SCOPRIRE
Rifl essioni e suggestioni a margine della Mostra Body World.
Ovvero qua ndo lo spettacolo della morte sembra profanazione
e per altri è invece consolazione
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