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Numero 12 del 2011

Illuminata umanità


Foto: Illuminata umanità
PAGINA 34

Testi pagina 34

BREVI
DAL
MONDO

acura di Nadia Angelucci

EGITTO

VELO ANCHE PER UOMINI

Anche gli uomini dovrebbero portare il
velo. Ne sono convinte |e egiziane, che sul
social network ’Facebook' hanno creato
il gruppo ’L’eco delle grida’, nel quale de-
nunciano il sessismo dominante nella
società egiziana e il rischio che le donne
siano relegate in secondo piano se gli isla-
misti conquisteranno i| potere. Sulla pa-
gina Facebook, il gruppo ha postato va-
rie foto di uomini che, in segno di ap-



poggio all'iniziativa, hanno accettato di
portare il velo. Una internauta dichiara la
sua ammirazione per questi uomini,
esprimendo il suo rifiuto per una socie-
tà in cui la donna è considerata “come un
cervello deficiente". Non tutti però sono
d’accordo con l'iniziativa: “Temo che gli
uomini disposti a mettere il velo per noi
siano una minoranza", scrive Ines Ben Ha-
mida, mentre Emad Baste dichiara di non
condividere la campagna: “Le donne non
dovrebbero più portare i| velo e basta, Ie
donne non sono una vergogna, sono
uguali nei diritti a qualunque uomo”.
Secondo Sa Neb, poi, “se gli uomini in-

noidonne I dicembre I 2011

dossano il hijab in solidarietà con le don-
ne significa che ammettono che il velo sia
un obbligo imposto dall'IsIam, cosa che
non mi pare vera". L'egiziano Amre EI-
Abyad si dice convinto che le rivoluzioni
cui si sta assistendo nel mondo arabo do-
vrebbero fare qualcosa per migliorare la
condizione delle donne: “La primavera
araba non significa solo deporre i ditta-
tori, dobbiamo abbattere i tabù che in-
catenano il nostro potenziale innovativo:
i| sistema patriarcale, la religiosità travi-
sata e le ossessioni sessuali", afferma nel
suo commento. “La rivoluzione deve es-
sere anzitutto nella cultura e nelle men-
ti”, conclude.

GRAN BRETAGNA
PROTESTANO A LONDRA
LE FEMMINISTE VINTAGE

Dopo 41 anni, ritornano con cartelli e stri-
scioni. Le attiviste femministe, che nel
1970 erano scese in piazza a Londra
protestare contro iI concorso di Miss
Mondo, si sono ritrovate nuovamente
nella capitale britannica per l'ultima edi-
zione del premio, vinto dalla venezuela-
na Ivian Sarcos. Tra le 100 persone riu-
nitesi per la protesta, sette erano fem-
ministe del gruppo Women's Liberation
che quattro decenni fa aveva preso par-
te aIIa manifestazione al termine della
quale alcune di loro avevano passato la
notte in cella per aver gettato fumogeni
e farina contro il pubblico dell'evento.



“Penseresti che dopo 40 anni sia cam-
biato qualcosa", ha detto all’Independent
.Jo Robinson, una quasi settantenne che
ieri urlava “vergognatevi!” agli ospiti
della kermesse. E ha aggiunto: “Guarda-
te cosa la società si aspetta dalle donne
giovani. C’è una pressione enorme su di
loro affinché appaiano in un certo modo.

Io mi trucco e voglio vestirmi bene, ma a
che livello siamo arrivate se dobbiamo
persino sottoporci a interventi chirurgi-
ci?”. Sue Finch, una sua coetanea, si è
detta “furiosa, arrabbiata, delusa e ol-
traggiata" che i| concorso esista ancora
e chela sua finale sia tornata a Londra e
ha commentato: “Pensavamo di averlo
fermato ma ci eravamo sbagliate”. Kat Ba-
nyard autrice e fondatrice del gruppo UK
Feminista, ha dichiarato al Guardian che
iI concorso non può più avere spazio nel-
la Gran Bretagna odierna.

MACEDONIA

ADOZIONI ILLEGALI

In Macedonia è fiorente il mercato nero
delle adozioni e i prezzi per un bambino
sano e bello vanno dai 5 mila ai 60 mila
euro. I| quotidiano belgradese Vecernje
Novosti, che cita la Ong ‘Costruiamo il fu-
turo' scrive che i prezzi sono praticamente
raddoppiati nell’ultimo anno e il governo
- a causa dell'intensificarsi dei casi di cor-
ruzione in questo settore - ha ordinato lo
scioglimento della speciale commissione



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incaricata delle adozioni. I vari anelli
della catena criminale, osserva il giorna-
le, sono costituiti inizialmente dagli ospe-
dali, seguiti dai centri intercomunali e dai
responsabili del Ministero del lavoro e del-
le politiche sociali. In Macedonia si adot-
tano ogni anno in media fra 60 e 80 bam-
bini, in prevalenza orfani, e la richiesta su-
pera di dieci volte la disponibilità. I tem-
pi di attesa, seguendo le procedure uffi-
ciali, oscillano fra i tre e i sei anni. Ed è
proprio per accorciare tali attese che fio-
risce il mercato nero delle adozioni.


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