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Numero 12 del 2011

Illuminata umanità


Foto: Illuminata umanità
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menti. Dovunque, dalla tv alle riviste, si vedono donne nude
che vendono qualcosa. Ovviamente, noi pensiamo che non si
debba mostrare il corpo per quello, ma per protestare e lot-
tare”. Femen conta circa 40 attiviste volontarie disposte a ma—
nifestare semi nude, è composto da 3 00 membri ed ha 3 0mila
sostenitori online. La quasi totalità delle attiviste del gruppo
è costituita da giovani studentesse degli ultimi anni del liceo
o delle università di Kiev (età media 22 anni) preoccupate dal-
la piega che il Paese sta prendendo, con le sue 12mila prosti-
tute (in base ai dati forniti dal ministero ucraino dell’Interno),
fra cui molte sono giovani donne (si tenga presente che in Ucrai-
na la prostituzione è illegale). Da un recente sondaggio con-
dotto dal Kiis (Istituto internazionale di sociologia di Kiev) è
emerso che una su otto di queste prostitute (poco meno del
15 %) è una studentessa dell’università o addirit-
tura delle

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scuole superiori. Nella capitale la situazione
è ancora più preoccupante: qui, secondo le stime di Femen,
questa percentuale raggiunge il 60%, e il 70% delle stu-
dentesse è stata avvicinata da stranieri per prestazioni ses—
suali. Il reddito medio in Ucraina è di appena 300 euro l’an-
no, e la crisi economica ha portato disoccupazione e aumento
dei prezzi a causa di un’inflazione al 20%, specialmente per
alimentari e vestiti. Così le proposte sessuali di turisti e uo—
mini d’affari risultano per le ragazze ucraine un’occasione
per procacciarsi denaro.

Fenem è, attualmente, presente in cinque città dell’Ucraina,
ed ha intenzione di manifestare anche all’estero. Una delle pros-
sime tappe sarà Roma. Sono previste azioni contro Berlusco-
ni (insieme a Cicciolina) e Papa Ratzinger. Ma Femen inten-
de anche espandersi in tutta Europa, iniziando dalla Polonia,
possibilmente in tempo per il campionato europeo di calcio
del 2012. I risultati raggiunti dal gruppo ucraino, non senza
sofferenze (molte attiviste sono state arrestate più volte), sono
per il momento soddisfacenti. “Gli uomini vengono a Kiev in
gruppi di 100 per due, tre giorni per andare in discoteca, ri—
morchiare ragazze e fare di loro ciò che vogliono ”, testimonia
ancora Inna Shevchenko. “Quando abbiamo cominciato a
protestare nessuno parlava di prostituzione e turismo sessuale
in Ucraina. Ma ora tutti i media qui e all’estero dicono che l’U-
craina non e un paese di prostitute ma di ragazze nude che com-
battono contro la prostituzione e il turismo sessuale”.

Pochi mesi fa, le attiviste del gruppo hanno contestato le ope-




re, da loro giudicate volgari, del fotografo ucraino Sergej Brat-
kov, indossando soltanto intimo ed esibendo cartelli con la scrit-
ta: “L’Ucraina non è una vagina”. Ha detto Anna Hustol: “Gli
stranieri maschi, in cerca d’avven ture trasgressive, pensano che
l’Ucraina sia un bordello formato gigante”. “Non saprebbe-
ro nominare un singolo monumento 0 luogo dell’Ucraina. Ma
sono in grado di dirti che ci sono ragazze bellissime che non
indossano praticamente nulla quando e estate, e che Kiev e il
posto più facile dove trovare il cosiddetto amore”. Femen si
batte per evitare che l’Ucraina diventi una meta del turismo
sessuale alle porte d’Europa. O almeno, che non lo diventi più
di quanto è ora, Visto che sono già in molti a volare a Kiev in
cerca di esperienze trasgressive. Il motto delle Femen non la-
scia niente all’immaginazio—
ne: “Il nostro Dio è donna,
la nostra missione è prote—
stare, le nostre armi sono i
seni nudi! ”. Pare che trai
loro obiettivi, ci sia anche
quello di diventare un par-
tito per correre alle pros-
sime elezioni ucraine. Le
loro proteste si stanno sviluppando su
diversi temi. Lo scorso anno, le attiviste di Femen hanno de-
ciso di scendere in campo, vestendosi da infermiere con zai-
ni pieni di siringhe per protestare davanti all’ambasciata tur-
ca, in modo da “curare la dipendenza sessuale”, come ha spie-
gato Anna Hustol. O diffondendo volantini che ricordano come
l’Ucraina sia lo Stato europeo dove il fenomeno Aids è più dif-
fuso. Un’altra protesta si è svolta quest’anno all’interno del ci-
mitero di Kiev, per protestare contro la presunta politica di sta-
bilità del presidente ucraino. Sfidando la colonnina di mercurio,
le ragazze si sono sedute sulle tombe e sui gradini del cimite-
ro. Naturalmente in topless. Ancora un’altra manifestazione
si è svolta allo zoo di Kiev per protestare contro il maltratta-
mento degli animali. Le ragazze si sono date appuntamento allo
zoo e, indossando delle maschere da animali e agitando car-
telli con scritte ”Zoo ghetto” o ”Meglio se li uccidete”, han—
no chiesto alle autorità ucraine di chiudere immediatamente
il giardino zoologico e di trasferire gli animali in strutture ido—
nee. Infine, un’altra iniziativa ha avuto luogo per protestare con-
tro il provvedimento delle autorità in previsione dei prossimi
Europei di calcio del 2012. Queste hanno, infatti, emanato del-
le nonne, che obbligheranno i residenti locali, che vivono a meno
di 1500 metri di distanza dagli stadi Olimpici ospitanti le par-
tite di Euro 2012, a tenere comportamenti decorosi, data la vi—
sibilità a cui saranno esposti. Le norme impongono ai residenti
di riordinare i loro balconi e vietano loro di apparire sui bal-
coni indossando biancheria intima. I cartelloni di Femen han-
no riportato le scritte quali: “I balconi alla gente” e “Sputàre

dal balcone”. I

noidonne | dicembre | 2011



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