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Numero 10 del 2010

Bio diversa mente


Foto: Bio diversa mente
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Testi pagina 5

F
isica e ambientalista indiana Van-
dana Shiva ha vinto il Sydney
2010 Peace Prize per il suo impe-
gno verso l’empowerment delle
donne nei paesi in via di sviluppo,
la difesa dei diritti delle piccole comuni-
tà agricole e la sua analisi scientifica sul-
la sostenibilità ambientale. Per Shiva la sal-
vaguardia della biodiversità passa da una
sostituzione del sistema economico do-
minate, basato sull’uso smodato delle ri-
sorse naturali, con una visione olistica in
cui il sistema economico sia al servizio del-
le persone e del pianeta. Una trasforma-
zione su vasta scala che lei chiama Earth
Democracy, Democrazia della Terra.
Navdanya, la ‘banca’ delle sementi da lei
creata nel 1991, supporta gli agricoltori lo-
cali e la diversità delle colture e difende
i diritti delle persone e della natura con-
tro il controllo societario sui prodotti ali-
mentari e sulle risorse naturali.
La crescita economica e l’aumento dei con-
sumi, hanno un’ accezione positiva e sono
equiparate al progresso; ciò è contrappo-
sto al concetto di conservazione e cura del-
la tradizione a cui viene riservato un si-
gnificato negativo. In questo senso spes-
so gli ambientalisti vengono accusati di es-
sere retrogradi, estremisti, immobilisti. Lei,
che difende l’ambiente e le tradizioni legate
alla natura e al suo ciclo vitale, si sente così
conservatrice e retrograda?
In realtà è la crescita economica, cieca ai
bisogni ecologici e sociali, che conduce alla
regressione della società, non al progres-
so. In tutto il mondo, è percepito come
prioritario l’imperativo di ridefinire il
concetto di crescita. La Commissione
Stiglitz istituita dal Presidente francese nel
2008, ha detto chiaramente che la crescita
economica è un tipo di indicatore che non
rende la stima corretta del benessere so-
ciale. Il Bhutan, piccolo regno himalaya-
no, ha definito il suo obiettivo nazionale
la ‘Felicità Nazionale Lorda’ e non il ‘Pro-
dotto Nazionale Lordo’. Il Primo Ministro
del Bhutan mi ha invitato a colla-
borare per raggiungere questo obiet-
tivo. Credo che il governo del Bhu-
tan abbia adottato un approccio lun-
gimirante perché mira alla conser-
vazione delle loro loro ricchezze na-
turali ed dei loro valori culturali
come base dello sviluppo sostenibile.
Quelli di noi che lavorano per pro-
teggere la natura e la conservazione
dei valori delle culture ancestrali
stanno creando il futuro. Chi con-
fida e promuove la crescita basata
sul saccheggio delle risorse della ter-
ra sta distruggendo il futuro del pia-
neta.
Lei ha messo in evidenza il ruolo del-
le donne nella conservazione della biodi-
versità e dell’equilibrio tra esseri umani e
natura. Può spiegarci meglio il suo pen-
siero?
Le donne tradizionalmente sono state la-
sciate ad occuparsi dell’economia di sus-
sistenza, mentre gli uomini sono stati coin-
volti nell’economia di mercato, basata sul
saccheggio, e non sull’utilizzo equilibra-
to, delle risorse naturali. Le donne han-
no così conservato la loro capacità e le loro
conoscenze per la conservazione della bio-
diversità e per il mantenimento e lo svi-
luppo di un’economia basata sulla bio-
diversità. Il contributo delle donne alla
conservazione e alla salvaguardia del pia-
neta è il risultato della divisione del lavoro.
Quale è stato e quale può essere il ruolo
dei movimenti sociali a livello planetario
per salvaguardare l’ambiente, la biodi-
versità e il pianeta?
I movimenti sociali svolgono un ruolo di
vitale importanza per la salvaguardia del-
l’ambiente globale, della biodiversità e, più
in generale, del nostro pianeta. Ciò è par-
ticolarmente vero nella nostra epoca in cui
gli Stati sono ostaggio di poteri che spin-
gono per la creazione di uno stato cor-
porativo che si metta al servizio del be-
nessere delle multinazionali più che in-
teressarsi del benessere dei propri citta-
dini.
Il 2010 è stato proclamato dalle Nazioni
Unite ‘Anno della Biodiversità’. A suo pa-
rere durante quest’anno le istituzioni del-
le Nazioni Unite e i governi degli stati mem-
bri più ricchi hanno realmente adottato del-
le politiche per salvaguardare l’ambiente
e la biodiversità?
Purtroppo con l’Anno della Biodiversità
non è stata colta l’occasione per cambia-
re le politiche e si è continuato a privile-
giare il ‘business’ come nel passato.
3noidonne | ottobre | 2010
Vandana Shiva
di Nadia Angelucci
LA DONNA
DEL MESE
“Conservare la biodiversità è impossibile,
finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione.”
(Vandana Shiva, Monoculture della mente)
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continua a pag. 15
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