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Numero 10 del 2010

Bio diversa mente


Foto: Bio diversa mente
PAGINA 44

Testi pagina 44

42 noidonne | ottobre | 2010
UISP
NUOTANDO
...VERSO L‘INTEGRAZIONE
di Paola Lanzon*
bbiamo intervistato Patrizia Alfa-
no, presidente del Comitato UISP
di Torino che ha ideato il proget-
to “Piscina al femminile” , pensa-
to e realizzato per le donne e che
coinvolge oggi una grande maggioranza di
donne musulmane.”Il progetto è nato sul-
l’esperienza di un evento, il cui titolo era ‘Lo
sport quotidiano delle donne’. Abbiamo
realizzato una mostra, con immagini di don-
ne che fanno sport e le cui didascalie de-
nunciano i problemi, di agibilità, di tempi,
di orari, di affidamento di figli. La mostra
ha fatto il giro della città e ha intercettato
nel suo cammino alcune donne musulmane, il cui proble-
ma era quello di trovare una piscina dove poter fare nuo-
to senza la presenza degli uomini. Ne ab-
biamo parlato con l’Assessora comunale
alle Politiche per l’integrazione Ilda Cur-
ti, ed entrambe all’inizio eravamo preoc-
cupate di creare una ‘piscina islamica’. In-
vece è passata l’idea di un luogo dedica-
to alle donne. Il corso è iniziato nel 2008
con 20 musulmane e 10 italiane. Istruttrici
e personale era tutto femminile. Ci siamo rese conto che le
perplessità iniziali, relative all’esclusione degli uomini che
poteva rappresentare un ritorno al passato o addirittura una
sconfitta, si sono tradotte nell’azione pratica in una espe-
rienza molto positiva. Il primo risultato è stato l’incontro
e il riconoscimento di una cultura diversa dalla nostra. Ab-
biamo rilevato che l’esigenza di ritrovarsi in un ambiente al
femminile era sentita anche da molte donne italiane, la cui
presenza nel tempo è aumentata. Non dimentichiamo che
la piscina è un luogo particolare in cui ci si sveste. Inoltre
questa occasione di incontro con le musulmane è preziosa
per noi e per loro poiché raramente riusciamo ad intercet-
tarle nel quotidiano. Anche quando le incontriamo, come
ad esempio nella scuola, magari per la fretta non c’è occa-
sione per parlare e conoscersi. Dall’altra parte loro sono un
po’ chiuse, a volte diffidenti. Per molti di noi
sono le donne con il velo. Non ne cono-
sciamo la voce. L’attività in piscina è stata per
molte di noi una vera sorpresa: stare con loro,
vivere il loro entusiasmo, proprio perché per
loro questa attività è un momento di liberta eccezionale, è
un’opportunità davvero speciale. Le abbiamo scoperte sem-
pre allegre, pronte ad organizzare incontri in cui tutte por-
tano cibi tipici dei loro paesi. Il risultato è stato sorprendente:
10 feste in due anni! Attraverso loro abbiamo scoperto l’esi-
stenza di una associazione islamica che ha un suo coordi-
namento donne moto attivo che organizza conferenze, at-
tività e laboratori per i bambini. Hanno anche organizza-
to di recente una conferenza su velo, alla quale abbiamo par-
tecipato anche noi, con le donne italiane del corso e le no-
stre istruttrici di nuoto. È stato molto interessante”.
TU HAI MAI PARTECIPATO A QUESTE MATTINE COMPLETAMEN-
TE ROSA ORGANIZZATE IN PISCINA?
Vado quasi sempre e mi diverto da matti. C’è un clima bel-
lissimo e un grande scambio culturale e umano. Sono sem-
pre di più le donne italiane che frequentano questa attivi-
tà proposta dalla UISP.
QUESTA ATTIVITÀ È UNICA, RIMANE CIOÈ UN CASO ISOLATO?
Sembra proprio di no. In un altro quartiere di Torino par-
tirà un altro corso sollecitato da un gruppo di donne di una
comunità senegalese. n
* Responsabile nazionale Coordinamento Donne Uisp
A
A TORINO DAL 2008
IL PROGETTO
‘PISCINA AL FEMMINILE’
AGEVOLA L’INCONTRO
TRA CULTURE DIVERSE
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