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Numero 10 del 2010

Bio diversa mente


Foto: Bio diversa mente
PAGINA 48

Testi pagina 48

46 noidonne | ottobre | 2010
el panorama cinematogra-
fico italiano sono molti i ta-
lenti registici al femminile
che si affacciano alla ribal-
ta o che si vanno afferman-
do, soprattutto dopo l’avvento del
digitale che ha consentito maggio-
re accessibilità alle tecnologie ed alle
sperimentazioni in questo campo.
Ma non basta lo strumento, si sa, ci vogliono idee, capaci-
tà relazionale, tenacia e passione, tutte doti che non man-
cano certo alla trentaduenne Laura Bispuri, fresca vincitrice
del David di Donatello 2010 per il miglior cortometraggio,
con il suo Passing Time. Laura è una donna che crede nel-
le donne, le racconta, ne cerca la femminilità, la forza e la
dolcezza, è una regista solidale, ha dedicato il suo premio
alle donne registe che “sono ancora troppo poche”. Al Fe-
stival Cineramnia, la prima manifestazione italiana di cinema
in 3D, svoltasi a Teramo nel luglio scorso, Laura ha tra-
sformato la città in un set, facendo provini alle persone del
luogo perché recitassero nel suo ultimo corto in 3D, Salve
Regina, una delicata storia d’amore decisamente anticon-
formista pur nel contesto delle tradizioni italiane, opera che
sarà presentata ufficialmente in autunno al Festival del Ci-
nema di Roma 2010, nella sezione “Extra”.
COME SEI DIVENTATA REGISTA?
Devo molto a mio padre, studioso ed appassionato che
mi ha insegnato ad amare il cinema, e a mio nonno, che
ha lavorato come attrezzista cinematografico in film di-
retti da Rossellini, Visconti, Scola e Bertolucci. Posso dire
di aver ereditato le mani di mio nonno e la testa di mio
padre, due aspetti che ogni artista che si avvicina al cinema
dovrebbe mantenere uniti. Poi mi sono iscritta all’Uni-
versità e mi stavo laureando in cinema quando un gior-
no, ero in Spagna, ho trovato e preso in mano una pic-
cola telecamera ed ho cominciato ad usarla per gioco: da
lì è iniziata una passione, una vera malattia… Successi-
vamente ho avuto la fortuna di essere selezionata da Do-
menico Procacci per il Laboratorio Fandango, una sor-
ta di scuola-tirocinio in regia e produzione: su 806 ragazzi
ne hanno presi solo 10.
SEI SODDISFATTA DEL SUCCESSO AVUTO CON PASSING TIME,
VINCITORE DEL DAVIDE DI DONATELLO PER IL MIGLIOR CORTO
2010?
Sì, molto, il David rappresentava un sogno che avevo da sem-
pre, già la nomination per me è stata un successo e l’ho con-
diviso con Francesca Manieri, la mia sceneggiatrice. É con
lei che, da anni, portiamo avanti un percorso di lavoro co-
mune. Inoltre ad un Festival di Singapore è stato selezio-
nato fra i dieci corti europei più belli, oltre alle presenta-
zioni a Berlino, Madrid e in
Canada. Passing Time è una
storia che parla di convenzioni
sociali ed identità, oltre che di
sentimenti: l’ho girato in Pu-
glia ma ho voluto caratteriz-
zare questo luogo come un
Sud del mondo, in uno stile
forse non prettamente italia-
no ma piuttosto con un gusto
europeo, anche a detta della
critica. Il premio, inoltre, è ar-
rivato proprio quando stavo
diventando mamma, infatti
ho girato il corto all’ottavo mese di gravidanza e l’ho volu-
to fare a tutti i costi (anche per motivi produttivi): questo
mi ha dato una grande forza.
QUALI BATTAGLIE E QUALI TRAGUARDI SI PROSPETTANO AN-
CORA OGGI, SECONDO TE, ALLE GIOVANI DONNE NELLA VITA E
NEL LAVORO?
Quando ho vinto il premio, il David, l’ho dedicato a tut-
AP
PR
OD
I
di Elisabetta Colla
GIOVANI REGISTE
CRESCONO
INTERVISTA
A LAURA BISPURI,
VINCITRICE DEL DAVID
PER IL MIGLIOR
CORTOMETRAGGIO
A TUTTO SCHERMO
N
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