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Numero 10 del 2010

Bio diversa mente


Foto: Bio diversa mente
PAGINA 14

Testi pagina 14

12 noidonne | ottobre | 2010
FO
CU
S
uando si parla di biodiversità generalmente ci si
riferisce alla varietà e molteplicità delle specie vi-
venti. Una sorta di affresco che raffigura le innu-
merevoli differenze che abitano il nostro pianeta.
Ma più che un quadro statico che mostra la ric-
chezza di questa
pluralità dovremmo imma-
ginarci un caos dinamico in
cui tutto è in relazione con
tutto. E soprattutto l’uo-
mo con ciò che lo circonda.
Questa relazione pone l’es-
sere umano in una posizio-
ne predominante e, di conseguenza, implica una sua re-
sponsabilità nei confronti delle altre specie.
Lo studio delle molteplici forme viventi sulla Terra ha
radici molto lontane nel tempo, ma negli ultimi anni que-
sto tema ha acquistato una rilevanza mondiale dovendo
l’umanità affrontare con urgenza il problema della per-
dita di biodiversità, seriamente minacciata dalla rapida di-
minuzione di molte specie animali e vegetali ormai ridotte
a pochissimi esemplari e, quindi, in pericolo o, addirit-
tura in via, di estinzione. È difficile valutare la velocità con
cui avviene questo processo, anche per la difficoltà di sti-
mare il numero di specie attualmente presenti sulla ter-
ra, ma la comunità scientifica è d’accordo nell’afferma-
re che il tasso attuale di estinzione è tra le 100 e le 1000
volte superiore a quello precedente la comparsa dell’uomo.
Una delle principali minacce per la sopravvivenza di mol-
te specie è l’alterazione, la perdita e la frammentazione
dei loro habitat causata dai profondi cambiamenti del ter-
ritorio condotti ad opera dell’uomo. Nell’ultimo secolo
i maggiori cambiamenti dell’uso del suolo hanno ri-
guardato l’aumento delle superfici per l’agricoltura e per
l’allevamento, lo sviluppo delle aree urbane e commer-
ciali, il massiccio disboscamento, l’ampliamento delle reti
stradali e delle relative in-
frastrutture, la costruzio-
ne di impianti idroelettrici,
lo sviluppo della rete idrica
e delle opere idrauliche, la
cementificazione dell’alveo
dei fiumi, lo sfruttamento
dei giacimenti del sottosuolo, la costruzione di infra-
strutture. Anche la celebrazione dell’Anno Internazionale
della Biodiversità non ha portato buone notizie su que-
sto versante. Il terzo Rapporto della Convezione sulla Di-
versità Biologica, protocollo d’intesa risalente all’Earth
Q
BIODIVERSITÀ/1
Nel MEZZO del CAM
la salvaguardia del nostro pianeta tra governi,
interessi e spinte popolari
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