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Numero 4 del 2010

Svelate


Foto: Svelate
PAGINA 9

Testi pagina 9

“Bioetica, attacco di Ratzinger: no aleggi arbitrarie”; "Matrimoni tra
Gay, la rivolta dei vescovi": questi i ti-
toli di due articoli apparsi su "Repubbli-
ca" del 23 febbraio quando, nel pieno di
Tangentopoli 2, le prime pagine, e se-
guenti, dei giornali erano piene di servi-
zi sulla corruttela e il degrado in cui è
caduto il paese "culla della cattolicità".
E allora una domanda: il magistero del-
la Chiesa cattolica è all'altezza delle sfi-
de del nuovo millennio, delle domande
che pone il tempo presente? Maschi, età
media oltre i 70 anni, i vertici della
Chiesa cattolica si sono for-
mati quando ancora domina-
va la carta stampata (oggi la
rivoluzione di internet ha az-
zerato lo spazio e il tempo);
quando l'umanità viveva in
una dimensione locale (oggi
il neologismo "glocale" quali-
fica una realtà in cui il loca-
le non sfugge alla contamina-
zione del globale); quando la
parola bioetica non era anco-
ra stata inventata (oggi, nell'
"età della conoscenza", i pro-
gressi della scienza e della
tecnologia ci mettono di fron-
te a problemi inediti e scon-
volgenti); quando la donna
nasceva col destino di moglie
e madre (oggi, almeno in Oc-
cidente, le donne raccolgono
i frutti della rivoluzione fem-
minista); e si potrebbe conti-
nuare a lungo per dire che si
rimane sconcertati al vedere
che mentre l'amato "giardino"
viene devastato dai barbari,
ci si preoccupa degli embrio-
ni (all'interno di una ipocrita campa-
gna contro l'inaffondabile 194) e dei
matrimoni gay (laddove la psicologia
clinica avverte che sul lettino c'è l'omo-
sessuale, ma il malato è l'omofobo). Sia-
mo di fronte, ancora una volta, al tabù
della sessualità, presente nella chiesa
fin dai primi secoli: escludendo la sfera
dell'affettività e dell'amore, il rapporto
uomo-donna è stato impostato acco-
gliendo la visione carnale e misogina
dei Padri della Chiesa: la moglie è "pro-
stituta del proprio marito" se impedisce
il concepimento (Agostino), "la donna
deve velarsi il capo perché non è l'im-
magine di Dio" (Ambrogio). Ma dopo la
rivoluzione portata da Freud, di fronte
alle conclusioni, anche diverse fra loro,
cui si è giunti cercando di scandagliare
il mistero dell'Eros, possibile che il desi-
derio sia ancora negato o guardato con
sospetto? Come stupirsi allora delle di-
chiarazioni omofobe dei vescovi? i qua-
li, certo, non ignorano quanto avviene
talora nelle comunità religiose: là dove
i conflitti vengono nascosti anziché af-
frontati, può accadere che i giovani, do-
vendo affrontare la tempesta ormonale
dell'adolesenza in una condizione emo-
tiva di pericolosa solitudine, cerchino
nell'intimità reciproca la risposta ai loro
bisogni, profondi ed insopprimibili. Cre-
scere gli adolescenti in un ambiente in
cui il maschile non è equilibrato dal
femminile, dove manca la figura mater-
na e la donna è vissuta come minaccia,
dove la pratica della castità può diven-
tare perdita del naturale calore umano,
puro controllo degli istinti e assenza di
amore, è sano? Si può rinunciare all'e-
sperienza del genitale, ma per ragioni
che nascono dentro, liberamente, non
per rifiuto pregiudiziale, per obbedien-
za, per paura. La paura, sempre la pau-
ra: non è sulla paura, dell'inferno, del
desiderio, della donna, e così via demo-
nizzando, che si costruisce una perso-
nalità fornita dell'equilibrio e della ric-
chezza necessari per guidare i fedeli.
Proiettare la propria vita verso la casti-
tà autorefernziale, costruire la propria
identità trascurando il proprio lato fem-
minino vuol dire perdere quella tenerez-
za che umanizza, ma non solo: porre
l'enfasi sullo sviluppo intel-
lettuale e spirituale a scapi-
to di quello umano, separare
anima e corpo (quando l'uo-
mo non "ha" il corpo ma "è"
corpo), porta al "Dio impe-
riale", non al "Dio dolce" di
cui parla Bonhoeffer. Come
si è visto quando Ratzinger è
andato in Africa dove, an-
che di fronte a milioni di
morti, ha persino invaso in-
debitamente il campo scien-
tifico affermando che il pro-
filattico è "dannoso" e indu-
ce a sicurezze "ingannevoli".
Ma in Africa vi sono anche
religiosi che fanno educazio-
ne familiare e distribuiscono
preservativi, ormai insomma
non è solo la chiesa di base
(o teologi come Kung : "in
base alla sua fede bavarese
non si può tornare ai vecchi
tempi") a chiedere a Roma di
riprendere il cammino del
Concilio Vaticano Secondo
verso una chiesa non dog-
matica ma pastorale; vedi ad esempio
le parole di don R.Garofalo: "…il Papa
rifiuta la complessità del pensiero del
tempo in cui vive, delle nuove proble-
matiche che si affacciano all'orizzonte,
la teologia di Benedetto è arenata sulle
sue certezze e fa di Ratzinger il notaio di
un pensiero fermo alle porte dell'Uma-
nesimo. Il teologo dovrebbe essere una
specie di scienziato del Mistero, chia-
mato a coniugare i valori ereditati dal
passato con le esigenze del suo momen-
to storico e, se necessario, a fare giusti-
zia di una Dottrina Ufficiale che mostri
con chiarezza la data di scadenza".
noidonne aprile 2010 9
Chiesa Cattolica nel terzo millennio
Religioni e nuove sfide
Stefania Friggeri
maschi, età media oltre i 70
anni, i vertici della Chiesa
cattolica si sono formati quando
era... tutto un altro mondo


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