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Numero 4 del 2010

Svelate


Foto: Svelate
PAGINA 44

Testi pagina 44

aprile 2010 noidonne44
Approdato a Roma in una data uni-ca, presso l'Auditorium Parco della
Musica, non delude il duo musicale The
Swell Season, già protagonista del film
'Once' (vincitore di un Oscar per la co-
lonna sonora originale, con 'Falling
Slowly'), formato dalla sognante e deli-
cata Marketa Irglova, musicista e can-
tante originaria della Repubblica Ceca,
e dal rude e fulvo Glen Hansard, can-
tautore e chitarrista irlandese. La fre-
schezza ed originalità dell'ispirazione
musicale e cinematografica del film 'On-
ce', dopo aver sedotto il Sundance Film
Festival nel 2007, si è diffusa a macchia
d'olio a livello internazionale, sbancan-
do i botteghini di mezzo mondo e dan-
do vita ad un vero e proprio "caso" arti-
stico, fra cinema e musica. In effetti la
storia del film è semplicissima e più o
meno autobiografica: Glen è un musici-
sta di strada che ripara elettrodomesti-
ci, quando incontra Marketa, una ra-
gazza madre e pianista classica, venuta
dall'Est, che per sbarcare il lunario ven-
de rose per strada. S'incontrano, si capi-
scono ed iniziano un valido sodalizio
musicale che porterà, complice un piz-
zico di fortuna, alla registrazione di un
disco in studio: avrebbero aspirato an-
che ad una storia d'amore, se non fosse
uscito dal cappello (nel film) il padre
del bambino ravveduto, in diretta dalla
Repubblica Ceca. Protagonista incon-
trastata del film, nell'esile filo rosso del-
la trama, è la musica, scritta e interpre-
tata dalla coppia che, nella lunga serie
di esibizioni seguite al film, come nel-
l'approdo romano, è accompagnata sul
palcoscenico da una band di provata
esperienza che l'asseconda alla perfezio-
ne nel noto repertorio tratto dalla co-
lonna sonora di 'Once', alternato a bra-
ni del nuovo lavoro, 'The strict joy'. Non
a caso il film, una produzione indipen-
dente a basso costo, era diretto da John
Carney, già bassista dei Frames, il grup-
po fondato da Hansard a ridosso dell'u-
scita del celebre 'The commitments'
(film del 1991 sulla vivace scena soul-
rock di Dublino). "La nostra vita non è
cambiata poi tanto - dice la dolce Mar-
keta - certo abbiamo più impegni ed i
tour, ma l'entusiasmo della gente ci dà
energia e ispirazione, che sono acqua e
pane per i musicista. Tutti ci ringrazia-
no dopo gli spettacoli, ma siamo noi
che dobbiamo dire grazie al pubblico, i
musicisti sono i primi che imparano e si
evolvono grazie alle performances dal
vivo, ed esibirsi è vitale tanto quanto
guardare le esibizioni di altri". Mai duo
di musicisti ha avuto personalità più di-
verse, lei Marketa minuta e compunta
canta con voce d'angelo ed offre il suo
equilibrato contrappunto pianistico alle
esuberanze del compagno d'arte, che
esprime tutto il pathos di un amante de-
luso nella canzone Say it to me now,
forse il suo pezzo più significativo (la
struggente canzone con cui inizia il film
'Once'), in un crescendo disperato che,
durante l'esecuzione, gli fa strappare il
cavo di amplificazione della chitarra
(fortuna che l'acustica della Sala Sino-
poli fa egregiamente il suo dovere), sca-
tenando l'ovazione del pubblico che, in
questo gesto un po' teatrale, legge il ri-
fiuto di Glen a tradire le origini di bu-
sker squattrinato, anche ora che ha fi-
nalmente raggiunto la notorietà. Al mo-
mento di If You Want Me, i riflettori so-
no tutti per Marketa, quell'uccellino che
- lascia intendere Glen - è come il suc-
cesso, si posa sulla tua spalla quando
meno te l'aspetti.
La meritata stagione del successo
Fra cinema e musica
Elisabetta Colla
all'Auditorium di Roma Marketa Irglova e Glen Hansard,
il duo protagonista del film 'Once'
Era il lontano 1989 quando con successo uscì in Italia il libro 'Donne che amano
troppo', della psicologa statunitense Robin Norwood, sul tema delle dipendenze re-
lazionali e affettive. In Italia pochi conoscevano il cosiddetto "disturbo da dipen-
denza" che colpiva, e colpisce ancora, moltissime persone per la maggioranza don-
ne. Fra i sintomi più comuni: scarsa autostima, desiderio di accettazione, rabbia e
frustrazione per gli inadeguati riscontri affettivi, paura dell'abbandono, tendenza a
sviluppare rapporti dolorosi coi partner. A questo tema è dedicato il bel volumetto
'Voci dalla dipendenza affettiva' (Micron, 10 euro), nato dall'esperienza di
R.A.D.A.R., Gruppo Romano di Auto-aiuto dalla Dipendenza Affettiva e Relazio-
nale, formato e condotto per cinque anni da alcune donne co-
raggiose. Fra le soluzioni indicate dalla stessa Norwood, e da
altre fonti, per un iter di guarigione, veniva segnalata infatti
la promozione di gruppi di auto-aiuto fra pari, spontanei e
autogestiti (stile Alcolisti Anonimi), regolati da precisi crite-
ri. "Il gruppo - scrive Francesca - è stato un sostegno, uno
spazio di accoglienza in cui sentirsi capite e mai giudicate. C'è
stato molto dolore ma anche la consapevolezza dei progressi
che ciascuna di noi ha fatto". A conclusione di questo ecce-
zionale "viaggio" alla scoperta di se stesse, dei propri proble-
mi, e del tentativo di superarli, è emerso il bisogno di scrivere il libro, quasi un dia-
rio, in cui le stesse protagoniste raccontano le loro storie personali e quelle del
gruppo, per lasciare ad altre una testimonianza del lavoro svolto insieme. Per con-
tatti è ancora attiva la casella amatroppo@libero.it. E. C.
Dalla dipendenza affettiva alla libertà relazionale


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