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Numero 4 del 2010

Svelate


Foto: Svelate
PAGINA 33

Testi pagina 33

noidonne aprile 2010 33
ne economicamente au-
tosufficienti. Tra le atti-
vità economiche propo-
ste vi sono agricoltura,
allevamento, sartoria,
panetteria, acconciatu-
ra e fabbricazione di sa-
pone. Secondo il re-
sponsabile della Cari-
tas, Boniface Nakwage-
lewi, tre mesi dopo l'av-
vio del progetto, 118
donne si sono iscritte a
3 centri d'alfabetizza-
zione, mentre 187 sono
le partecipanti ai corsi
di 'attività generatrici di
reddito'. Le lezioni sono
impartite in swahili e
mirano a stimolare lo
spirito imprenditoriale
delle studentesse. Ac-
canto ai centri di formazioni sono stati creati 3 asili che ac-
colgono 60 bambini, figli delle partecipanti ai corsi. La Ca-
ritas, insieme alla Commissione Giustizia e Pace della dio-
cesi di Kalemie, promuove infine un'attività di sensibilizza-
zione contro la piaga delle violenze sessuali. Il programma
rientra nell'ambito del programma nazionale di disarmo,
smobilitazione e reinserimento (DDR) degli ex membri dei
diversi gruppi armati che agiscono nell'est della RDC.
Territori Palestinesi
Le donne ai checkpoint e al 'muro'
Il rapporto
"Checkpoints and
barriers: sear-
ching for live-
hoods in the
West Bank and
Gaza gender di-
mension of eco-
nomic collapse",
pubblicato dalla
Banca mondiale
denuncia che la condizione delle donne nei Territori pale-
stinesi occupati (Tpo) è difficilissima e che pesa soprattut-
to su di loro la pesante realtà della vita in Cisgiordania, re-
sa ancor più dura dall'aumento progressivo di barriere, po-
sti di blocco e dal 'Muro di separazione' che taglia la regio-
ne. Il documento, di circa 110 pagine, analizza l'impatto
delle centinaia di checkpoint e del 'Muro di separazione',
voluto dalle autorità israeliane, sulle vite delle donne pale-
stinesi, dal punto di vista sociale ed economico. Nello stu-
dio si evidenzia come, tra il 2000 e il 2007, la popolazione
femminile, dinanzi a condizioni di vita sempre più compli-
cate, abbia dovuto fare rinunce e imparare a cavarsela tra
mille difficoltà. "Molte donne hanno dovuto abbandonare il
lavoro, a causa dell'impossibilità di gestire la famiglia e re-
carsi ogni giorno in ufficio, ritardando ore ai posti di bloc-
co e senza la certezza di poter passare da una parte all'al-
tra" si sottolinea nel rapporto, secondo il quale le donne
sono "le prime vittime delle restrizioni e del collasso eco-
nomico" provocato dal progressivo isolamento imposto da
Israele. La mancanza di norme e di un sistema giuridico in
grado di difendere e proteggere nella vita quotidiana dei
cittadini, si afferma ancora nel documento, "crea nella po-
polazione un senso di collasso dell'ordine pubblico, socia-
le e morale, di cui a pagare il prezzo sono ancora una vol-
ta, per prime, le donne". Secondo gli esperti, inoltre, le dif-
ficoltà economiche e la perdita
Messico
Muore l'ultima figlia di Emiliano Zapata
E' stata sepolta nel
mausoleo di Cuautla,
località dello stato di
Morelos dove viveva
da tempo, Ana María
Zapata Portillo, l'ulti-
ma figlia riconosciuta
del capo rivoluziona-
rio Emiliano Zapata
(1879-1919), il 'Cau-
dillo del Sud', morta a 94 anni proprio nell'anno in cui il
Messico celebra il Bicentenario dell'indipendenza dalla
Spagna e Centenario della Rivoluzione. Le autorità statali e
locali hanno reso omaggio ad 'Anita', come era chiamata
popolarmente la funzionaria municipale e prima deputata
federale di Morelos, figlia maggiore di Zapata, che si battè
insieme a Pancho Villa per la riforma agraria a favore dei
'campesinos' poveri vessati dai latifondisti.
Uganda
Raccolta firme contro pena di morte
per i gay
Gli oppositori del progetto di legge ugandese contro l'o-
mosessualità hanno deciso di consegnare al capogruppo
del parlamento una petizione firmata da 500.000 persone
in tutto il mondo. Si tratta dell'ultimo tentativo di blocca-
re la legge, che prevede anche la pena di morte in caso di
alcuni atti omosessuali. Il presidente americano Barack
Obama aveva già definito 'odioso' il disegno di legge, con-
dannato anche dall'Unione europea e da diversi ministri dei
paesi del Vecchio continente. Tra i firmatari, anche molti
ugandesi, che si aggiungono così alla campagna contro la
legge promossa dal prete anglicano Cannon Gideon Bya-
mugisha e seguita da attivisti per la lotta all'Aids e orga-
nizzazioni civiche. Il governo da parte sua ha sostenuto
che ritiene che la legge uscirà ammorbidita dall'iter parla-
mentare, prima di essere approvata e di entrare in vigore.


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