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Numero 4 del 2010

Svelate


Foto: Svelate
PAGINA 22

Testi pagina 22

Tra le discriminazioni più strisciantiche le donne subiscono all'interno
dei luoghi di trasmissione del sapere, ed
in particolare nelle università, la più
subdola e forse la più pericolosa è quel-
la culturale. Tranne poche eccezioni la
popolazione studentesca è esposta ad
una presentazione dei saperi apparente-
mente neutrale rispetto al genere, ma in
cui in realtà lo specifico contributo fem-
minile viene oscurato in quanto ritenuto
minore o del tutto assente, e si tralascia
di motivare, alla luce della storia di
quel sapere e della storia delle donne, le
ragioni di questa mancanza. Di conse-
guenza, un esercito di donne, ormai il
52% della popolazione studentesca uni-
versitaria, si ritrova senza un passato a
cui ancorarsi per gettare le basi del pro-
prio futuro culturale e professionale. Al
contempo, la popolazione studentesca
maschile perde l'occasione di confron-
tarsi culturalmente con la più antica
delle differenze, e quindi di iniziare un
percorso educativo nei riguardi delle
differenze tutte - di razza, di religione,
di orientamento sessuale ecc. - che scuo-
tono il mondo attuale, perdendo inoltre
la possibilità di percepire quanto par-
ziale sia il sapere cui è esposto.
Queste le motivazioni che hanno
mosso il Comitato delle Pari Opportuni-
tà dell'Università Roma Tre a proporre
come progetto d'Ateneo "Genere, Costi-
tuzione e Professioni", corso di forma-
zione di base alle Pari Opportunità di
genere. Il corso propone un'analisi delle
differenze e delle disuguaglianze tra uo-
mini e donne, per far comprendere il
senso di strumenti normativi, di stru-
menti di controllo e di buone prassi, fi-
nalizzate al riequilibrio tra i generi di
opportunità e poteri. Il corso è trasmes-
so on-line sulla WebTV di genere Don-
naTV (www.donnaTv.it) .
Ciò che rende questo corso del tutto
innovativo all'interno del panorama
della formazione di genere nelle univer-
sità italiane è anzitutto la sua trasver-
salità, ossia la possibilità che sia segui-
to da uno studente iscritto ad una qual-
siasi Facoltà dell'Ateneo. Ed infatti, le
iscrizioni sono arrivate da tutte le sette
Facoltà dell'Ateneo, ossia Lettere e Filo-
sofia, Scienze della Formazione, Scienze
Politiche, ma anche da Giurisprudenza,
Architettura, Inge-
gneria e Scienze
Matematiche, Fisi-
che e Naturali. La
trasversalità è ov-
viamente legata
sia al suo caratte-
re di corso di for-
mazione di base -
ossia dedicato al-
la popolazione
studentesca del primo livello della for-
mazione universitaria - sia alla sua
multidisciplinarietà - ossia all'impossi-
bilità di essere attribuito ad un definito
raggruppamento disciplinare.
Entrando in profondità nei contenuti
del corso, si parte dall'analizzare il pen-
siero femminista, per evidenziare come
la riflessione delle filosofe abbia dato
luogo ad una produzione
ricca e consolidata, di gran-
de forza ed originalità; pari
attenzione viene prestata al
primo femminismo emanci-
pazionista ed al pensiero
della differenza sessuale. Si
passa poi ad analizzare il
rapporto controverso tra le
donne, la politica e le istitu-
zioni, mostrando come un'ef-
fettiva uguaglianza tra i ge-
neri sia ancora lungi dall'essere realiz-
zata. Quindi, viene dato spazio alla pe-
dagogia di genere, con l'intento di mo-
strare come le discriminazioni tra i ge-
neri partano dall'educazione. Segue una
parentesi dedicata alla conquista del-
l'autorialità femminile nel mondo delle
arti, contrapposta dialetticamente alla
strumentalizzazione del corpo femmini-
le nudo e muto. Si affrontano poi le Pa-
ri Opportunità nel Diritto, mostrando
un percorso che va dal diritto neutro,
dimostrato non suscettibile di regolare i
rapporti fra i sessi, al diritto di genere,
fonte di garanzia per le donne. Ampio
spazio è dedicato ai temi dell'economia,
del lavoro e del welfare, temi urgenti su
cui il mondo intero, con l'Italia in prima
fila, sta dimostrando una grande fragi-
lità sistemica, di cui i più deboli - e le
donne sono più deboli economicamente
- pagano il prezzo. Il valore economico
dell'attività di cura, il Bilancio di Gene-
re, le politiche di Flessicurezza, il Diver-
sity Management sono i principali argo-
menti trattati. Poi si analizza il rappor-
to, fatto di luci ed ombre, tra le donne,
la scienza e la tecnica. Viene infine va-
lorizzato il mondo della biologia delle
differenze, spaziando dalla genetica al-
la medicina di genere.
Contenuti profondamente multidisci-
plinari, che hanno avuto bisogno di un
grande sforzo di integrazione e di un im-
pressionante lavoro organizzativo da
parte del CPO. Ma l'iniziativa ha avuto
successo: centinaia di iscritti/e, con una
significativa presenza maschile. E se
questi numeri hanno creato qualche
problema logistico, ci hanno fornito tut-
tavia una misura della domanda cultu-
rale nella popolazione studentesca sulle
tematiche di genere.
*Docente e membro del Comitato Pari Oppor-
tunità di Roma Tre (salerno@uniroma3.it)
aprile 2010 noidonne22
Pari Opportunità in Ateneo
Stop disuguaglianze
*Ginevra Salerno
corso di genere come formazione di base.
L'impegno di Roma Tre per le donne


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