Numero 5 del 2012
Mamme nel Terzo Millennio
Testi pagina 44
ATUTTÙ SCHERMO
BELLE,
VITALI E...
INCINTE
di Elisabetta Colla
VIETATO AI MINORI IL FILM
DELLE SORELLE COULIN
SULLE 17ADOLESCENTI
CHE RIMANGONO INCINTE
TUTTE INSIEME
on sei sorelle, son tutte belle, son tutte bel-
le per far l’amor. . . â€, così recita un noto ri-
tornello dall’opera La Gatta Cenerentola,
perfettamente in linea con i temi del fran-
cesissimo film 17 ragazze (17 Filles), sele-
zionato a Cannes nella Semaine de 1a Cri—
tique e divenuto un vero caso in Francia, con la sola dif-
ferenza che qui le giovani sono 17, tutte rigorosamente bel-
le, ardenti, vitali, indipendenti e . . . incinte! Le registe Del—
phine e Muriel Coulin, già documentariste, traspongono
un fatto vero avvenuto in Massachusetts nel 2008 - dove
un nutrito gruppo di ragazze decise di attuare una gravi—
danza collettiva - sulle sterminate spiagge di Lorient, una
cittadina della Bretagna dove le stesse ï¬lmmaker sono cre-
sciute e dove scarseggiano stimoli e prospettive per tanti
giovani pieni di energia, potenziale e voglia di vivere. “Ab-
biamo letto su Libération la notizia che alcune ragazze del-
la stessa scuola, in USA, avevano deciso di rimanere incinte
tutte contemporaneamente - spiega Muriel - ed abbiamo
pensato che questo sarebbe potuto accadere anche a Lo-
rient, dove le condizioni socio—economiche sono decadu—
te, con lo svanire delle speranze degli anni Cinquanta, la
chiusura delle fabbriche e la crisi del porto e dell’arsena-
le. Genitori, insegnanti ed istituzioni non hanno trovato il
modo di offrire uno sbocco alle giovani generazioni, il cui
futuro è segnato: diploma, lavoro, matrimonio e figli. Ma
noidonne I maggio I 2012
le protagoniste del film sono pronte a capovolgere que-
st’ordine, vogliono tutto e in una volta solaâ€. Come capi—
ta in molte storie, anche quelle vere, tutto inizia da un even-
to-chiave, la giovane Camille che rimane incinta per sba-
glio: decidendo di tenere il bambino e di mostrare orgo—
gliosamente la sua gravidanza in classe e in paese, la ragazza
diviene il manifesto di una trasgressione collettiva, che cer-
ca nell’amicizia delle coetanee comprensione e sostegno,
laddove i genitori e le altre figure adulte vengono sentite
lontanissime dalle proprie aspirazioni, sogni, modi di pen-
sare. La madre di Camille, infatti, una single egoista e poco
accudente verso i figli, dà subito in escandescenze alla n0-
tizia della gravidanza. Le amiche, allora, fanno un patto di
sangue: ‘più siamo, più forti diventiamo’, ed iniziano a ri—
manere incinte una dopo l’altra, sperando in futuro di cre-
scere i loro neonati insieme, in un appartamento/micro-
cosmo senza genitori né regole, una sorta di ‘comune’ del
21° secolo. Mala realtà , come spesso accade, si rivelerà più
cruda ed imprevedibile degli ideali giovanili e la stagione
delle maternità , una primavera in cui milioni di coccinel—
le vengono spinte dal vento sulla spiaggia, si concluderà con
una nota di malinconia. “Gli adulti del film sono sconvolti
e impotenti di fronte al crescente numero di gravidanze nel—
la scuola - continua Muriel - e cercano di bloccare le ragazze,
di allontanare Camille, ma non ci sono mezzi per contenere
questa esplosione di potenza ed energia, le ragazze sono for—
ti e decise, creano quasi una microsocietà . Per finire il film
abbiamo scelto l’espediente della figura carismatica che
scompare all’improvviso, perché tutti abbiamo avuto ami—
ci così. Queste ragazze scelgono una strada diversa, di rot-
tura con le convenzioni, ma il film, specialmente nel fina-