Numero 10 del 2012
Futura: Il domani che è tra noi / 2
Testi pagina 24
TERREMDTI IN EMILIA
UNA FABBRICA
CONTRIBUTI ECONOMICI E INFORMAZIONI
ADEGUATE PER TORNARE
ALLA NORMALITÀ. LE NECESSITÀ DELLE
AZIENDE SPIEGATE DA
UN'IMPRENDITRICE DI CENTO (FERRARA).
MARIA LUISA GOZZI
di Maria Fabbricatore
aria Luisa Gozzi, imprenditrice di Cento (Ferra-
ra) -una delle zone più colpite dal sisma- fa i con-
ti tutti i giornicon la crisi economica e con gli ef-
fetti del terremoto di maggio, che ha distrutto il
suo capannone. Da trenta dipendenti a sette in
soli due anni, tiene in piedi una azienda nel cam-
po dell’abbigliamento donna, specializzata intaglio e cucito.
“Negli ultimi anni il cucito lo abbiamo dovuto dismettere per-
ché l'avvento dei cinesi ci ha ucciso" dichiara, dandoci subi-
to il senso concreto delle condizioni in cui il settore si trova.
SPECIALE TERREMOTI
In che modo siete stati danneggiati dal sisma?
AI 50 % di quello che era il valore della mia azienda. Tut-
ti i muri interni sono crollati completamente -in pratica gli
j PRIVATE.
NON AMICI, COMPETITOR!
Sono un'imprenditrîce nel settore tessile, nel quale la mia famiglia lavo-
ra da generazioni. Ricordo che da ragazzina, uscita da scuola, mi preci-
pitavo in fabbrica a guardare mio nonno che lavorava con le macchine e
le pezze di stoffa. Insomma ce l'ho nel sangue. Oggi ho trentatré anni e
sono a capo dell'azienda. Spesso lavoro con clienti e fornitori uomini, che
si meravigliano di avere a che fare con una giovane donna e mi trattano
da novellina. E io sempre in salita, a dimostrare che sono competente, che
conosco la materia anche più di loro ..... una frustrazione e una fatica be-
stiale! Non è ora di lasciare gli stereotipi e di cambiare?
(Giovanna De Gregoris, Novara)
Cara Giovanna, la presenza di tante donne capaci ed autorevoli come te nel mon-
do del lavoro sta cambiandole regole del gioco. Le donne non sono più solo nei
noidonne | ottobre | 2012
DA TENERE IN PIEDI
uffici e i servizi - mentre all'esterno le colonne sono sta-
te lesionate. Abbiamo in parte recuperato smontando i pan-
nelli come se fosse un lego, Ii abbiamo appoggiati per ter-
ra, smontato le colonne e rimesso insieme il tutto.
II vostro capannone era un prefabbricato?
Era un prefabbricato realizzato prima del '98 e nel peggior
modo possibile: lo abbiamo costruito insieme, mio marito
e i miei figli. Lavorando con venti donne, di cui ero anche
amica, volevo dare loro la possibilità di andare a casa in die-
ci minuti, di poter stare mezz'ora in più la sera senza fare
di Cristina Melchiorri
ruoli di assistenza ma sempre più spesso nella catena di comando, con la loro
competenza e personalità . L’ostilità maschile a questo cambiamento di sche-
ma si esprime anche con un’ostinata resistenza a superare vecchi stereotipi.
Diciamolo francamente, siamo concorrenti! Ma non solo. La televisione pubblica
e privata inonda le nostre case di immagini di donne irreali, belle di una fisici-
tà innaturale e sempre un po' stupide.
Questo martellamento di messaggi non solo continua a condizionare l'approccio
maschile alle donne sul lavoro, ma talvolta anche le donne sono portate a guar-
dare se stesse con occhi maschili. Domandiamoci allora: sono ancora in grado
di riconoscere le mie vere esigenze? Cosa mi dà più soddisfazione?
Fare bene il lavoro che è nel mio dna 0 avere l'approvazione degli altri?
Che non sono amici, ma, appunto, competitor.
Tieni duro!