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Numero 10 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 2


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 2
PAGINA 20

Testi pagina 20

animali. Produrre biologico rispetta l'ambiente e dunque l'Uo-
mo. Scegliere il biologico per la nostra alimentazione è un atto
consapevole, inquinare meno utilizzando i mezzi pubblici, dif-



ferenziare i rifiuti (gesto ancora molto poco diffuso anche da
persone “colte") sono tante le azioni che possiamo compie-
re per salvare questo pianeta, ma a volte pigrizia, ignoranza,
miopia hanno il sopravvento.

La crescita demografica, l'inclusione sociale, l'inquina-
mento industriale e urbano minacciano la disponibilità
d'acqua potabile nel mondo. Già si hanno segnali di guer-
re per l'acqua fra i paesi...

Nel nostro piccolo, la certificazione Sprecozero esiste e pos-
siamo adottarla nelle imprese in cui operiamo. Pensi a quan-
to cibo non utilizzato sprechiamo, quante buone pratiche non
adottiamo: chiudere il rubinetto quando non serve, stampa-
re su carta solo quando necessario, andare a piedi quando pos-
sibile o usare i mezzi pubblici, sono solo alcuni piccoli esem-
pi. Tutti i Paesi del nord Europa in questo senso sono più avan-
ti e consapevoli dell’Italia.

Come elaborare un modello produttivo e di consumo che
abbia bisogno di meno energia? Quali sono le fonti effi-
cienti dal punto di vista economico, sociale, ecologico?
Difficile pensare ad un mondo che abbia bisogno di meno ener-
gia, ma è percorribile un mondo in cui l'energia sia quella del
sole, del vento, energia pulita.

La crisi che attraversa l'umanità è un prodotto della ma-
niera in cui è stata sviluppata e utilizzata l'intelligenza,
senza la quale l'umanità non esisterebbe, né avrebbe rea-
lizzato il suo meraviglioso sviluppo?

Credo che la crisi che attraversa l'umanità (parlo soprattut-
to in Occidente) sia dovuta ad una perdita di valori, ad una qua-

® noidonne | ottobre | 2012

si esclusiva attenzione verso l'esteriorità, il possesso e la ri-
cerca del potere. Bisognerebbe imparare a stringere" un pu-
gno di terra in mano”, guardarsi dentro e capire chi siamo. Ma
per questo ci vuole coraggio!

L'umanità si preoccupa oggi di estrarre il petrolio dal Polo
Nord e dal fondo degli oceani, forse già pensa di cercare
energia in altri pianeti. Ma non si pensa come collocare
nelle scuole due miliardi di pozzi di saggezza, quella dei
cervelli dei bambini poveri, né come modificare la scuo-
la perché essa sia l'origine del mondo nuovo. Come ma-
nager e come mamma si è posta il problema?

Come madre cerco di compensare le lacune di un sistema ita-
liano, sono stata fortunata fino ad oggi in quanto nel percorso
scolastico di mia figlia (Sofia 10 anni, ndr) ho incontrato in-
segnanti eccezionali che sono andate oltre la nozione, che han-



no insegnato la passione per discipline che aprono la mente,
che accendono la curiosità di apprendere. Come donna che
lavora faccio e ho dovuto fare, salti mortali per poter coniu-
gare le mie aspirazioni professionali e il ruolo di genitore.

L'economia di scala crescente e la mercantilizzazione li-
berale sono stati strumenti di esclusione sociale. Diver-
se esperienze mostrano Ie possibilità di una economia ba-
sata su cooperazione produttiva, sul finanziamento ai pic-
coli produttori e a volte persino su monete alternative:
è l'economia solidale. In tal modo è possibile fare inclu-
sione sociale e mobilitazione economica?

Più che di economia solidale parlerei di economia giusta, Fair
per usare un termine più corretto anglosassone. Fair è pagare
i raccolti di caffè, di cacao, di frutta, grano ....in maniera cor-
retta, se tutte le imprese lavorassero cosi probabilmente ci sa-
rebbe meno differenza tra nord e sud del mondo.

Come montare reti di economia solidale tramite il mi-
crocredito, l'assistenza tecnica, il cooperativismo, reti ca-
paci di incorporare, tramite I'imprenditorialità, miliardi di


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