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Numero 10 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 2


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 2
PAGINA 45

Testi pagina 45

Foto di Francesca Pago

ATUTTO SCHERMO

BELLAADDORMENTATA

di Elisabetta Colla

APPLAUDITO AVENEZIA E BEN ACCOLTO DAL PUBBLICO L'ULTIMO FILM
DI BELLOCCHIO SUI TEMI DELL'EUTANASIA, DELLA VITA E DELLA MORTE.
CON MAYA SANSA, ISABELLE HUPPERT ED ALBA ROHRWACHER



a ragazza addormentata, su una panca della chie-

sa, è una tossica all’ultimo stadio, la bella e dispe—

rata Maya Sansa, in cerca di soldi, droga e, infine,

di ripetuti tentativi di suicidio in ospedale, di

fronte ad un medico laico (Pier Giorgio Bellocchio,

figlio del regista), già provato dagli avvenimenti in
corso. Sono i giorni dell’eutanasia di Eluana Englaro, il pa-
dre ha coraggiosamente deciso di darne pubblico annun—
cio e la TV trasmette spezzoni delle interviste, delle polemiche
e degli episodi di delirio collettivo di quei giorni: Berlusconi
sostiene che Eluana è viva, ha le mestruazioni e potrebbe
anche concepire figli, alcuni esponenti della Chiesa grida-
no all’omicidio, il movimento perla vita si riunisce in pre-
ghiera mentre gli spiriti più liberi (fra cui tanti credenti) in—
vocano la libertà di scelta ed il rispetto delle decisioni del-
la famiglia. Ma la storia degli Englaro, nell’ultimo film di Mar-
co Bellocchio presentato alla Mostra Internazionale del Ci—
nema di Venezia lo scorso settembre, Bella Addormenta-
ta, è un espediente e rimane da sfondo per parlare di ana-
loghe storie di personaggi di fantasia, che s’intrecciano in
una regia magnifica dove nulla è scontato, né dal lato este-
tico né di contenuto. Un senatore del governo Berlusconi
(Toni Servillo) vuole votare ‘no’ all’ordine di scuderia con—
tro l’eutanasia perché ha vissuto una vicenda personale dram-
matica in cui la moglie malata (e fervida credente) gli ha chie-



sto di aiutarla a lasciare questo mondo. Nel frattempo
la figlia, aderente al movimento per la vita, parte per
Udine e partecipa alla veglia per la Englaro ma s’in-
namora di un ragazzo ‘contro’ e tutto il resto pas-
sa in secondo piano. Infine, nella terza storia, Isa-
belle Huppert è una madre che, abbandonata la car-
riera di attrice quando la figlia è entrata in coma ir—
reversibile, vive in una continua pratica religiosa, aspi-
rando alla santità, nella speranza che la figlia si sve-
gli, e trascurando completamente il marito (Gian
Marco Tognazzi) e l’altro figlio. I personaggi delle
tre storie fanno da sfondo alla vicenda del Paese e
viceversa, mentre alcune scene dei senatori riuniti
nel bagno turco (quasi in foggia di antichi romani),
mentre assistono distac-
cati alle sedute parla—
mentari dalla Tv, mo-
strano senza mezzi ter-
mini la decadenza dello
Stato, che, come dice un
vecchio senatore medico
(interpretato dal grande
Roberto Herlitzka) “non
può decidere nulla senza
fare i conti con la Chie—
sa”. Al di là dell’eviden-
te posizione politica, Bel-
locchio, in tema di scelte religiose o etiche, mostra di pri-
vilegiare la coscienza personale e l’umanità dei suoi perso-
naggi, nel rispetto assoluto della vita e della morte, rifug-
gendo l’esaltazione, non importa se si è cattolici o meno,
come nel caso del medico, non credente ma ben deciso a
salvaguardare la vita della Rossa, la donna che ha salvato e
da cui si lascia salvare lui stesso. Non c’è retorica in questo
film complesso e mai banale, ma speranza. Bravissime le tre
attrici protagoniste, Maya Sansa nel ruolo della tossica sui-
cida, Alba Rohrwacher in quello della figlia del senatore che
perde la testa per il bel Michele Riondino e Isabelle Hup-
pert nei panni di una ricca e sofferente aspirante santa.







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