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Numero 10 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 2


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 2
PAGINA 25

Testi pagina 25

Foto gentilmente messe a disposizione da Stefano Borgatti



troppo tardi, di poter tornare in bicicletta. Abbiamo lotta-
to lO anni per ottenere il permesso di costruirlo in questa
zona dove il terreno non ‘e artigianale, ma agricolo.

Il capannone è stato costruito senza rispettare le regole?
II mio era regolarissimo. Sapevamo che nelle nostre zone
c'erano ditte meno costose, ma abbiamo scelto l'azienda
più coibentata, meglio strutturata, ma le regole erano quel-
le del '98 e all'epoca non pretendevano l’antisismica. I pan-
nelli hanno ceduto perché erano avvitati con due vitine che
dovevano sostenere due pannelli di cinquanta quintali!

I suoi dipendenti sono in cassa integrazione?

Nell'immediato sono andati in cassa integrazione e devo
dire che le abbraccio tutte, mi hanno aiutato tantissimo,
si sono tirate su le maniche e mi hanno aiutato a salvare
il salvabile. Poi ho avuto la fortuna di avere un amico che
ha un capannone simile al mio non terremotato con del-
le attrezzature vecchie, ma idonee per il mio lavoro e gra-
tuitamente ci siamo trasferiti a venti chilometri da qui dove
stiamo tutt'ora lavorando, teniamo duro in attesa di tor-
nare nel nostro impianto, che stiamo ancora ristrutturando.

Parliamo di soldi. avete chiesto i finanziamenti agli enti
pubblici?

La Regione mi pare che ci darebbe l'80 %, ma per ora non
abbiamo nessuna rassicurazione, per esempio, dal Comune

I Comuni dovevano gestire i fondi per la ricostruzione
a lei risulta?

Solo per le case e per lo smaltimento delle macerie, che
hanno raccolto gratuitamente. La provincia aveva offer-

to quindicimila euro per il trasloco nel caso di trasferimento
dell'attività, ma i0 ho fatto tutto con i miei amici e paren-
ti non ho speso niente e non ho richiesto i rimborsi.

Ma sono stati stanziati finanziamenti ad hoc..

Avremmo avuto tanto bisogno di tecnici. Ho aspettato tre
mesi per prendere una decisione su come muovermi. Per-
ché passava uno e mi diceva buttalo giù, passava un altro
e diceva di puntellare di qua, insomma cinque ingegneri ognu-
no con un metodo e un parere diverso. Ho chiesto aiuto an-

1'.



che al sindaco di mandarmi un tecnico non interessato, di
solito sono tutti vincolati delle aziende che poi vengono qui
e ti fanno lavoro. Solo un amico mi ha detto di spendere il
meno possibile perché non si sa come dovremo comportarci
e siamo ancora nell'incertezza.

Cosa pensate di fare nel futuro più immediato?

Abbiamo comunicato la nostra condizione a Provincia e Co-
mune e aspettiamo notizie. La Regione si è impegnata a
dare l'80%, ma ho parecchi dubbi perché, da piccola im-
prenditrice, so che per impegnarsi su un importo devo co-
noscere l'ammontare totale dei danni. Sento di aziende che
hanno danni per 15 milioni, chi per 13 milioni: sono cifre im-
portanti. Insomma parlano dell'80 0/o ma non parlano del-
la cifra finale. Ho tanta speranza, ma poca fiducia.

iqul. r 1| ottobre | 20""

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