Numero 10 del 2012
Futura: Il domani che è tra noi / 2
Testi pagina 19
FUTURA /6 pensieri-esperienze-tecniche
MANGIARE
[EVIVERE]
COME BIO
COMANDA
Agronoma per tradizione e ambientalista
per scelta, Nicoletta Maffini ci spiega
perché biologico è meglio
di Marina [ÃŒaleffi
arliamo di Futuro, tempo più concreto della coniugazio-
ne. Può suscitare tutte le speranze e tutte le paure. Ha
una dimensione sociale: la sua “costruzione" dipende da-
gli altri che con noi partecipano all'impresa. Come suggeri-
sce l'etnologo Marc Augé, futuro e avvenire sono due espres-
sioni della solidarietà essenziale che unisce individuo e società .
Ci sono esperienze ed esistenze già calate nel futuro, per na-
scita, tradizione, volontà , che non hanno abbandonato il cam-
po dei sogni e le buone pratiche di r-evoluzione. Donne che
si presentano molto attrezzate ad un appuntamento impor-
tantissimo per le prospettive sociali, economiche e ambien-
tali del pianeta dei prossimi decenni perché sono già dentro
il cambiamento ecologico e sociale, distanti anni luce dalla glo-
balizzazione e dai suoi guasti. Donne che coniugano svilup-
po e crescita con il benessere e la cultura. È il caso di Nico-
letta Maffini, responsabile marketing di Alce Nero & Mielizia,
gruppo leader in Italia di biologico e fairtrade, “agronomaâ€
per tradizione e ambientalista per scelta. Ha 42 anni ed è un
mix di sud e di nord per temperamento ed esperienza di vita.
La laurea in Economia sancisce il distacco dal golfo di Saler-
no e il successivo trasferimento a Bologna per un master in
marketing internazionale apre nuove prospettive, che guar-
da caso hanno però a che fare con le sue origini. “Innanzitutto
tengo a dire che per carattere sono proiettata verso il futu-
ro, sempre costantemente predisposta a vedere il bicchiere
mezzo pieno...ma oggi ho imparato anche a godermi il pre-
sente a viverlo in pieno perché ho capito che talvolta per guar-
dare troppo avanti si perdono le ’occasioni' dell’oggi. Lavo-
ro da 16 anni nel mondo dell'agricoltura biologica e proba-
bilmente non a caso, visto che fin da bambina ho avuto un le-
game forte con la terra...mio padre agronomo aveva l’hobby
della viticoltura e mio fratello, agronomo pure lui, lo ha tra-
sformato in impresa di successo!"
II matrimonio illuminista fra il progresso economico, la
democrazia, la politica e la giustizia sociale è minaccia-
to. Identificato con la crescita della produzione, il pro-
gresso presenta limiti ecologici. Le risorse naturali non
sono sufficienti per soddisfare egualmente tutti gli abi-
tanti della Terra con gli standard di consumo dei ricchi
del mondo. II progresso economico e la giustizia sociale
non riescono a mantenere il proprio matrimonio. L'al-
ternativa di una crescita basata sul consumo ai livelli dei
più ricchi esteso a tutti provocherà un collasso ecologi-
co. Cosa significa lavorare in un settore tanto prossimo
al benessere dell'uomo, al suo nutrimento e al tempo stes-
so quello della terra?
Significa fare concretamente qualcosa di buono, o quanto
meno provarci. Certo meglio che lavorare in un'azienda che
distrugge l'ambiente senza coscienza o che sfrutta risorse
umane e naturali senza etica. Penso ad alcune Corporations
che devono obbedire per statuto unicamente alla legge del
profitto tout court. Qualsiasi siano le conseguenze. Fare buo-
na pratica di futuro, adesso, significa che tutto mi riguarda in
prima persona. Non posso vivere e lavorare indifferentemente.
Se non vogliamo optare per una crescita combinata con
l'esclusione, per un apartheid sociale, la strada da sce-
gliere sarà quella di riorientare il modello di civiltà , cam-
biare valori, obiettivi, mezzi di produzione, gusti di con-
sumo, mentalità predominante e il ruolo della tecnologia...
Forse manca la consapevolezza del fatto che ogni nostra azio-
ne ha un’inevitabile conseguenza per gli altri, l'ambiente, gli
noidonne | ottobre | 2012 o