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Numero 1 del 2007

Che sia un anno di PACS


Foto: Che sia un anno di PACS
PAGINA 31

Testi pagina 31

COLOMBIA
Intervista a tre donne
María Lydyalu Perea Henríquez, co-
ordinatrice nazionale del Movimento Et-
nico di Donne Nere di Colombia, Edith
Bastidas, leader indigena e Dalila Gó-
mez Baos, leader gitana del Processo
Organizzativo del Popolo Rom di Co-
lombia (PROROM), sono tre apparte-
nenti a differenti etnie colombiane che
hanno rilasciato un'intervista ad Actua-
lidad Étnica con la quale hanno parlato
della violenza che affligge le donne del-
le loro etnie e hanno indicato lo Stato
colombiano quale responsabile di que-
sta situazione per la mancanza di poli-
tiche adeguate.
María Lydyalu Perea Henríquez /
La donna afrocolombiana
María Lydyalu Perea Henríquez affer-
ma che la violenza verso le donne nasce
nel momento in cui si violano i loro di-
ritti fondamentali; "le donne afrocolom-
biane stanno subendo da tempo il tra-
sferimento forzato dai propri territori,
l'assassinio, la violenza, la distruzione
dei propri valori. Queste violazioni sono
acuite dall'assenza totale dello Stato nel
mezzo di una vera emergenza umanita-
ria". Questa poca attenzione da parte
del governo è, per Perea Henriquez, il ri-
flesso della discriminazione, della dis-
istima e del razzismo che esiste nei con-
fronti delle differenti etnie colombiane.
"La soluzione a questo problema è nel-
l'educazione: è necessario avviare una
co-etnoeducazione, cioè un'educazione
che parte dalla prospettiva di genere e
dei gruppi etnici in modo che i bambini
e le bambine apprendano a rispettare i
differenti tipi di vita e cultura presenti
nel paese".
Edith Bastidas / La donna indigena
Secondo i dati dell'ONIC (organizza-
zione Nazionale Indigena di Colombia)
16 donne indigene vengono violentate
ogni anno da paramilitari o guerriglieri;
negli ultimi 4 anni sono state assassina-
te 118 donne indigene; 16 si sono suici-
date a causa della guerra civile; 538 so-
no state forzatamente trasferite dai pro-
pri territori dall'attuale governo.
Edith Bastidas, ex candidata del Mo-
vimento di Autorità Indigene di Colom-
bia (AICO), dichiara che anche se nelle
comunità indigene le donne sono fonda-
mentali per il loro essere generatrici di
vita, di cultura e di educazione, la loro
partecipazione alle decisioni importanti
è ancora limitata. D'altra parte denun-
cia le violazioni dei diritti umani attua-
te da elementi esterni alle comunità co-
me i gruppi armati. Bastidas dichiara
che la soluzione per cessare la violenza
contro le donne è quella di educare la
comunità sui diritti umani delle stesse
che sono parte integrante di un popolo:
"si devono aprire maggiori spazi di ri-
flessione da una prospettiva di genere e
lo Stato deve concertare di più gli inter-
venti nelle comunità e consultare le
donne per capire quali sono le loro ne-
cessità reali".
Dalila Gómez Baos /
La donna gitana
Dalila Gómez Baos sente che la vio-
lenza maggiore che si sta attuando ver-
so le donne gitane è quella che viene
esercitata dall'esterno, con il tentativo
di imporre una educazione che è unifor-
mante e che non tiene conto della cultu-
ra propria del popolo Rom. "La violenza
contro di noi non è solo fisica; noi ci
sentiamo violentate come gitane nei no-
stri diritti collettivi e nella discrimina-
zione operata dai mezzi di comunica-
zione che ci emarginano dando di noi
un'immagine stereotipata. Perché nel
nostro paese cessi la violenza si deve co-
struire la pace a partire dalla quotidia-
nità, ci deve essere un equilibrio tra
equità e giustizia e si devono generare
politiche di inclusione per una intercul-
turalità reale ed effettiva".
Fonte Actualidad etnica
(www.etniasdecolombia.org/actualidadetnica/)
31noidonne gennaio 2007


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