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Numero 1 del 2007

Che sia un anno di PACS


Foto: Che sia un anno di PACS
PAGINA 11

Testi pagina 11

noidonne gennaio 2007 11
Le senatrici e le deputate del centrode-stra e del centrosinistra concordano
"sulla necessità di un lavoro trasversale
volto a raggiungere l'obiettivo comune
di garantire che la rappresentanza par-
lamentare del nostro Paese risulti in li-
nea con le maggiori democrazie occi-
dentali per quel che attiene all'equilibrio
tra i generi". Questa la dichiarazione
della presidente Paola Soncini Panerai,
al termine dell'iniziativa della Consulta
Femminile della Regione Lazio, incontro
durante il quale è stata sottolineata "l'i-
neludibile utilità di un confronto conti-
nuo con le rappresentanti degli organi-
smi paritari regionali al fine di superare
le ovvie difficoltà di ordine normativo".
Nello scorso mese di dicembre la Con-
sulta Femminile della Regione Lazio ha
organizzato un incontro delle rappre-
sentanti degli organismi di parità di tut-
te le regioni italiane con le donne elette
in Parlamento allo scopo di sollecitare
la loro attenzione sulla non risolta que-
stione della scarsa presenza di donne
nelle assemblee elettive. Le elette dei due
schieramenti politici, rappresentati dal-
le onorevoli. Sesa Amici, Marilina In-
trieri, Elettra Deiana, Donatella Duran-
ti, Cinzia Dato, Sandra Cioffi, Paola Pe-
lino, Maria Ida Germontani e dalle Se-
natrici Silvana Amati e Silvana Pisa,
che hanno risposto all'appello della
Consulta hanno concordato sulla neces-
sità di porre in essere iniziative e strate-
gie mirate al raggiungimento del comu-
ne intento. Rosanna Oliva, della Con-
sulta, ha definito "molto utile l'iniziati-
va di invitare le parlamentari perchè è
stata un'occasione in cui si sono espres-
se, concordando, sulla necessità di in-
terventi per norme di garanzia e per eli-
minare o ridurre le disparità nella rap-
presentanza democratica". Nel percorso
che si profila la presidenza della Con-
sulta ha ribadito la disponibilità ad es-
sere un punto di riferimento per qualsia-
si iniziativa necessaria. "Occorre punta-
re ad una legge quadro che sia riferi-
mento normativo nazionale e che, nel ri-
spetto delle autonomie territoriali, non
consenta deroghe alla necessità di intro-
durre provvedimenti per incrementare il
numero della donne negli organismi
elettivi" osserva Caterina Nisida, vice
presidente della Consulta insieme a
Franca Cipriani, la quale aggiunge "da
tempo lavoriamo con altri organismi
paritari per rafforzare le donne condivi-
dendo l'obiettivo della messa in rete di
tutte le realtà territoriali per formare un
coordinamento. Abbiamo capito che in
questo modo possiamo rendere più inci-
sivi gli organismi paritari e conquistarci
un riconoscimento effettivo".
Benedetta Castelli, coordinatrice del
gruppo Rappresentanza Democratica e
Paritaria della Consulta, conferma la
validità dell'impostazione e, sottoli-
neando l'importanza del contributo da-
to nella stesura dello Statuto regionale,
osserva che "continua il lavoro per il ri-
equilibrio delle posizioni elettive anche
per le nomine ai vertici delle istituzioni
regionali". La presenza di una rappre-
sentante dell' ufficio legislativo del Mi-
nistero per le Pari Opportunità, che ha
preannunciato una prossima iniziativa
del dicastero, è stato segnale della mas-
sima attenzione del governo.
Convergenze politiche al femminile
Oltre le quote
Tiziana Bartolini
gli organismi di parità regionali
incontrano le parlamentari per
rilanciare iniziative a supporto
di norme per aumentare la
presenza di donne nelle
assemblee elettive
CAMERA DEI DEPUTATI / 1
Proposta di legge presentata il 27 ottobre 2006 alla
Camera dei Deputati da Bertolini, Paoletti Tangheroni,
Licastro Scardino, Carlucci
"Disposizioni in materia di pari opportunità tra i generi
per l'accesso alle cariche elettive"
Art. 1. Elezioni della Camera dei Deputati
Candidati presentati secondo un determinato ordine e
alternati per genere in cui, in ogni caso, nessun gene-
re può essere rappresentato in misura inferiore alla
metà, a pena di inammissibilità della lista stessa.
La disposizione introdotta perde efficacia: a decorrere dalle prime elezioni in cui
, alla data dello scioglimento della stessa, si verifichi che i deputati uscenti so-
no ripartiti in modo che nessuno dei due generi risulti sottorappresentato in
misura inferiore a un terzo del totale.
Art. 2. Elezioni del Senato della Repubblica
Candidati presentati secondo un determinato ordine e alternati per genere in
cui, in ogni caso, nessun genere può essere rappresentato in misura inferiore
alla metà, a pena di inammissibilità della lista stessa.
La disposizione introdotta perde efficacia: a decorrere dalle prime elezioni in cui
, alla data dello scioglimento della stessa, si verifichi che i deputati uscenti so-
no ripartiti in modo che nessuno dei due generi risulti sottorappresentato in
misura inferiore a un terzo del totale.
Art. 3. Verifica delle quote.
Camera e Senato verificano la sussistenza delle condizioni previste … secondo
le norme dei rispettivi regolamenti; l'esito è comunicato ai rispettivi Presidenti.
Isabella Bertolini


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