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Numero 11 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 3


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 3
PAGINA 49

Testi pagina 49

Bara Ariete, Q a,
“gli oboboi dei suoi venti della baia lo piango- è";
no arroccato in una nuotanuotonanna e pertut-

ta la livyalunga notte, la notte spisciona e salpicante, la
notte delle blueribelles, il di lei fluttuaflauto lo veglia”.
Penserai che io sia impazzita, ma voglio dedicarti questa
frase del Finnegans wake di James Joyce, un libro folle che
dà la vertigine dell’incomprensionetotale unita alla sen-
sazione di afferrare in qualche modo l'atmosfera descritta.
Così ituoi prossimi due mesi: non ci capirai niente, ma
in fondo senti la precisa tonalità della tua vita e sai tut-
to quello che c'è da sapere.

Cara Cancro,

siccome il periodo appena passato potrebbe es-

sere stato piuttosto difficile per te - Marte dal 3

luglio fino a fine agosto, poi a settembre Saturno, Pluto-
ne e Urano in posizione un po’ fastidiosa -, lascio da par-
te citazioni, consigli e smancerie e provo a fare la “vera
astrologa”. Voglio rassicurarti: dal prossimo mese fino alla
fine dell'anno, il Sole, Nettuno e Saturno saranno infatti
favorevoli per il tuo segno, ci vuole soltanto ancora un po’
di pazienza...

Bara Bilancia,

cito anche per te, come nell'oroscopo della Ver-g
gine, la grande Marina Cvetaeva, con la quale,

però, questa volta non sono d'accordo. Scriveva a Boris
Pasternak, il terzo protagonista del “triangolo epistola-
re” in cui furono coinvolti insieme a Rilke: “Non amo gli
incontri nella vita: si sbatte la fronte”, esortandolo dun-
que a rimandare o addirittura non concretizzare mai il loro
incontro. Non so come la vedi tu, ma io non sono tanto per
le passioni disincarnate, specialmente quando arriva Ve-
nere nel tuo cielo, come ti accadrà il prossimo mese.
dice Kierkegaard in Aut-aufche la donna capi-
sce le cose finite, le spiega e sa dare loro un sen-

so. Fin qui tutto bene. Siamo tutte d’accordo, no? Ma - ov-
viamente — c’è la fregatura: iI rovescio di questa frase è
infatti che l'infinito lo capisce solo l'uomo, e via dicen-
do. Tutto al contrario. Anche tu, che sei la rappresentan-
te di un segno di terra, determinata e pratica, hai un’au-
tentica vocazione all'infinito. E Saturno, tuo pianeta-gui-

da e simbolo della restrizione, ti spinge nel corso di que-
sto mese a non accettare nessuna limitazione del pensiero.

Bara Capricorno,

Cara Toro, ,,
mi sei venuta in mente leggendo il filosofo fran- è
cese Maurice BIanchot, che sostiene che la fa-
migerata paralisi creativa dell’artista non è mai causa-
ta dal vuoto, ma quasi sempre dalla sovrabbondanza, dal-
la troppa prossimità rispetto alla fonte di ispirazione. La
prima parte di novembre potrebbe essere perte un po’ fa-
ticosa perché troppo sovraffollata e carica di stimoli, ma
verso la metà del mese arriva Marte, che dovrebbe offrirti
le energie necessarie per combattere la staticità e scio-
gliere i tuoi movimenti.

Cara Leone,

nel film Marfha di RainerWerner Fassbinder, I’in- o
contro - fatale - tra la protagonista e il suo fu-

turo marito viene sottolineato con un’immagine molto po-
tente: la macchina da presa gira intorno ai due personaggi
più volte, mostrandoli presi insieme in una specie di dan-
za-girotondo. Potrebbe capitarti in quest’ultima parte del-
l'anno di fare incontri molto significativi, con persone, cose,
luoghi, nuovi interessi. Niente paura: non avranno un esi-
to tragico come qtlalo del film! Voglio solo dirti che, dato
che non ci sarà un regista a rimarcare l'evento, dovrai ave-
re la prontezzsdi actorgertene da sola.

leggi un po' qui cosa scrisse il poeta Ted Hughes .
della sua Sylvia Plath, trentacinque anni dopo

la sua morte: “...dentro il tuo kleenex zuppo di singhioz-
zi/e i tuoi attacchi di panico il sabato sera/[...]/non de-
flettevi". E ancora: “Persino la cicatrice sulla guancia,/[...]/
era la riga della canna/che ti manteneva dritta sul-

l'obiettivo”. È il vostro mese, quello di novembre, e potresti
fare questo effetto a chi ti sta vicino...

Cara Scorpione,

Cara Acquario,

quando ho letto questa frase della filosofa Si- à
mone Weil ho pensato che doveva essere del tuo

stesso segno, e ho indovinato. Weil scriveva a Maurice Schu-
mann, durante l'occupazione nazista: “Ho conosciuto ab-
bastanza la mia specie particolare d’immaginazione da
sapere che la sventura della Francia mi farebbe molto più
male da lontano che da vicino”. Credo che il tuo bisogno
di vicinanza al reale - che nei prossimi due mesi potre-
sti sentire — non scaturisca dalla mancanza di un mon-
do immaginario cui fare riferimento, ma, al contrario, dal-
la libertà a volte sfrenata della tua fantasia.

l’REMZlONl SEMl—SEBlE E FRONOSTlCl FOSSlBlLl

NOVEMBRE - DICEMBRE

Gara Gemelli, - , -
la mia amica Susanna ha raccontato, con estre- Q?»
ma naturalezza, che il giorno del suo matrimo- LFF
nio le si è infilato un chicco di riso nell’orecchio ed è do-
vuta andare al Pronto soccorso. Argomentava, senza scom-
porsi, che in sala d'aspetto si vedono situazioni molto più
sorprendenti di questa... Susanna è una tipica rappre-
sentante del tuo segno: sorpresa di tutto, ma in fondo nes-
suna sorpresa è mai abbastanza; calamita per situazio-
ni bizzarre, e tuttavia sempre in cerca di nuove bizzarrie:
facile alla noia, e capace di rendere inedita, affabulan-
do, qualsiasi storia. Per farla breve: il 10 novembre Ve-
nere e Giove si incontrano nel tuo cielo, e potresti avere
di che divertirti.

Cara Vergine, ’9‘
ti dedico questa frase che la poetessa Marina “V "’
Cvetaeva scriveva nel 1915 a Rainer Maria Ril- «’l

ke: “Rainer, ieri sono uscita [...] e ho preso tutto il vento
di tramontana - no, tutto il Nord tra le mie braccia. E il
suo nome era Tu”. Forse c'è troppo vento e poca terra, per
te, in queste parole, ma cosa posso farci? Provo soltan-
to a leggere le stelle, e nel mese di novembre Mercurio,
il tuo pianeta, si avvicina pericolosamente a Venere. Non

posso fare altro che invitarti all’amore e alla passione.

Cara Sagittario,

un amico, una volta, mi raccontò in questo modo Q
le circostanze in cui prese la laurea in giuri-
sprudenza, una materia che in realtà odiava: “Mi ero mes-
so a studiare tutto i| giorno, agli esami andavo benissi-
mo, e questo paradossalmente era un segno forte del mio
malessere, di cui ero perfettamente consapevole”. Sei tal-
mente energica da riuscire bene anche in quello che non
ti interessa e, peggio, in quello che ti deprime, ma non è
detto che tu debba sempre usare questa tua capacità. Pen-
siamoci su.

la scrittrice francese Marguerite Duras affermava 6
che chi scrive deve appartarsi in uno spazio di

“selvatichezza prima della vita”, “quella delle foreste”,
“quella della paura di tutto”. Si tratta, insomma, di de-
cifrare quello che già esiste in noi a uno stato primario,
e sprofondarci dentro. Non è spaventoso e bellissimo in-
sieme? E anche un po’ rischioso, certamente. Ma penso
davvero che possa valere la pena, e non solo per gli scrit-
tori, assaporare una volta ogni tanto il gusto della pro-

pria selvatichezza.

Cara Pesci,

noidonne | novembre—dicembre | 2012 0
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