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Numero 11 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 3


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 3
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Testi pagina 8

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ATTUALITA



6

DIVIETI DIVINI

Ginecologi obiettori

e santiיִcati

Per la Chiesa cattolica la libertà di coscienza è permessa solo se è contro l’autodeterminazione

delle donne



n nome della libertà di coscienza molti, troppi gi—

necologi si rifiutano di praticare l’aborto. La

Chiesa cattolica ovviamente li appoggia, anche se

fino a ieri ha denunciato la libertà di coscienza come

frutto avvelenato dell’idea di libertà proclamata dal-
la rivoluzione francese. La modernità avviata dai moti del
1789 in Francia infatti è stata vissuta dalla Chiesa catto-
lica come anticristiana, e non solo perché la rivoluzione
aveva chiesto ai preti di giurare fedeltà alla repubblica e
aveva insanguinato la Vandea, regione fervidamente cat—
tolica e ribelle; ma, più in profondità, perché sostituiva
la religione tradizionale con una religione civile fondata
sul culto della dea Ragione. E perché si proponeva una
missione pedagogica: strappare i francesi dalla condizione
di sudditi e farne dei cittadini consapevoli dei loro dirit-
ti, compreso il diritto di creare degli organi attraverso i
quali il governo del paese sarebbe passato ai rappresen-
tanti del popolo. Ma fondare il governo sulla sovranità po-
polare trasferendo l’autorità della polis da Dio al popo-
lo voleva dire che Dio non era più la fonte prima del po-
tere e la Chiesa avrebbe perso il suo primato tradiziona-
le, rivendicato anche nei confronti del principe. E infat-
ti, a partire dalla rivoluzione francese e durante 1’800, la
Chiesa cattolica elabora una visione ordinata e coerente
che vede nel processo di secolarizzazione un complotto
ordito da Satana per spingere l’umanità ad adorare i nuo-
vi idoli pagani: la libertà e l’uguaglianza di fronte alla leg-
ge, l’amore di patria, la sovranità popolare. Che vuol dire
deificare l’uomo, farne un uomo nuovo che “trasporta(to)
da forsennata mania di opinare a capriccio” si rende au-
tonomo, ovvero si dà la legge (nòmos) da sé (auto). Una
condizione da cui scaturisce “l’assurda ed erronea sentenza,
o piuttosto delirio, che debbasi ammettere e garantire per
ciascuno la libertà di coscienza”. Con queste parole la Chie—
sa di Gregorio XV denunciava la libertà di coscienza come
“errore velenosissimo” e il suo successore Pio IX nel fa-

noidonne | novembre-dicembre | 2012



di Stefania Friggeri

moso “Sillabo” condannava chi riteneva che il Papa “può
e deve col progresso, col liberalismo e con la moderna ci-
viltà venire a patti e conciliazione”. Mettendo a confronto
“l’età presente nimicissima alla religione. . .e quei fortu—
natissimi tempi nei quali la Chiesa veneravasi quale ma-
dre”, appariva al Papa “che l’età nostra. . .corra diritta al



precipizio” (Emilio Gentile, “Contro Cesare”). Ma nel
grande corpo della Chiesa non mancavano coloro che si
opponevano ad una visione satanica della modernità e sot—
to il pontificato di Pio X trovarono forza e visibilità i co-
siddetti “modernisti”, cui però il magistero rimprovera-


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