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Numero 7 del 2011

Andamento lento


Foto: Andamento lento
PAGINA 42

Testi pagina 42

luborc‘lorlo pollflco
di donne e uomini

CORPI.
NATURA E CULTURA

I| volume nasce da un ciclo di seminari te-
nuti a Ravenna tra il 2007 e il 2008 che
ha avuto i| pregio di “aver indicato una
pratica che si lascia alle spalle le tante
semplificazioni con cui viene solitamente
affrontato il rapporto tra i sessi, prima fra
tutte l'idea che si tratti di una 'questione
femminile’, uno svantaggio da colmare at-
traverso rivendicazioni, leggi di parità e
diritti, a cui servirebbe perciò solo l’alle-
anza ola solidarietà degli uomini", come
scrive Lea Melandri nella presentazione.
I| corpo è a| centro delle riflessioni e dal
corpo si dipanano ipotesi e scenari di una
possibile nuova polis, “fatta di corpi mai
solo naturali, mai solo culturali“. Parlare
di politica partendo dal corpo e discu-
tendo di stereotipi e sessismi, è questo il
tentativo di ritrovarsi - donne e uomini - in
uno spazio pubblico e comune per ripor-
tare il dibattito a più vaste attenzioni at-
traverso un volume che raccoglie e
rilancia voci e pensieri. “È in atto un mu-
tamento epocale che mette in questione
l'opposizione, strutturale, tra natura e cul-
tura... due facce del corpo” osserva Maria
Luisa Boccia nel capitolo ‘II corpo e |a
legge' facendosi domande - di quale
corpo parliamo? .. di chi è i| corpo che
parla? - più che dandosi risposte. I| libro

noidonne | luglio—agosto | 2011



esce nella collana di Ediesse ’Sessismoe-
razzismo', che indaga sull'intreccio che i
poteri - delle scienze e delle norme -
hanno costruito su stereotipi e gerarchie
che hanno determinato la supremazia
dell'uomo occidentale su possibilità 'altre'
della cultura e delle relazioni umane.
Laura Gambi, Maria Paola Patuelli, Serena
Simoni e Cinzia Spaolonzi sono le cura-
trici di 'Partire dal corpo', che raccoglie
numerosi interventi e dialoghi a margine
delle varie sessioni dei seminari.

Gambi, Patuelli, Simoni, Spaolonzi
(a cura di)

PARTIRE DAL CORPO

Laboratorio politico di donne e uomini
Ed Ediesse, pagg 305, euro 16,00

NON È UN PAESE
PER VECCHIE

Dal 11:9 ai
Ancora dalla parte delle bambine

4%.

x

"i ti?”

Spi-w Iîi un. t Felirinelli 4

VECCHIE
E INVISIBILI

“I vecchi non 'sono' e non devono 'essere‘
come televisione, giornali, libri chiedono
loro di essere. I vecchi sono persone,
ognuna fiera della propria unicissima in-
dividualità”. Loredana Lipperini, dopo
’Ancora dalla parte delle bambine' (2007)
continua a lavorare su materiali scomodi,
perchè parlare degli anziani è inutile in
quanto “non hanno futuro” e quindi “non
ha senso preoccuparsene". Inoltre gli an-
ziani sono tanti, e aumentano costante-
mente. Mentre Ia realtà galoppa, la
televisione Ii nasconde, evita di parlarne
e di esibirli. Le vecchie, poi, subiscono una
doppia discriminazione, cioè anche di ge-
nere. Copiosi i dati e le notevoli le osser-
vazioni che nel libro contribuiscono a
comporre un affresco dei nostri tempi, in
cui invecchiare non è permesso. Ma a
quanto pare neppure morire dignitosa-
mente.

Loredana Lipperini
NON È UN PAESE PER VECCHIE
Ed Feltrinelli, pagg 203, euro 15,00

SVOLTE
EPUCALI

Tranquilli, non siamo alla fine dei tempi -
come vorrebbe segnalarci iI titolo - ma ad
un nuovo inizio. Slavoj Îizek è definito 'tra
i più innovativi e carismatici pensatori
odierni' e in questo libro non tradisce la sua
fama. Partendo dalla considerazione che
la fine del capitalismo è vicina, osserva che
i quattro cavalieri dell'apocalisse sono la
crisi ecologica, le conseguenza della rivo-
luzione biogenetica, gli squilibri interni al
sistema stesso (materie prime come cibo
e acqua) e la crescita esplosiva delle divi-
sioni ed esclusioni sociali. Tutto dipende-
rà da come affronteremo e gestiremo
questi ’Iutti' e, con una visione psicoana-
Iitca, da come attraverseremo le cinque fasi
della negazione ("rifiuto ideologico, esplo-
sioni di collera di fronte alle ingiustizie del
nuovo ordine mondiale, depressione e
chiusura in se stessi”). È a questo punto
che “il soggetto non considera più la si-
tuazione come una minaccia ma come la
possibilità di un nuovo inizio". A quel pun-
to, che fare? “Tre le opzioni principali: 1) la
'politica à la Bartleby' di non fare niente;
2) prepararci per un Atto radicale violen-
to, una totale sollevazione rivoluzionaria;
3) impegnarci in interventi pragmatici Io-
cali?". Seguono considerazioni interes-
santi, su cui riflettere in solitudine e leg-
gendo iI libro!

Slavoj ÃŽizek

VIVERE ALLA FINE DEI TEMPI
Ed Ponte alle Grazie, pagg 616,
euro 26,50

Slavoj Ziìck

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