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Numero 7 del 2011

Andamento lento


Foto: Andamento lento
PAGINA 20

Testi pagina 20

FOCUS %‘%\/%W



ANDAMENTO LENTO/2

SVELTA,
MA PER SCELTA

La rete non rallenta e sfida la tecnologia,
ma questo non vuol dire sacrificare la qualità.
Parola di Annamaria Testa

di Elena Ribet

nnamaria Testa, guru della pubblicità e della c0—

municazione, ha scritto racconti, saggi e articoli.

Esperta di creatività, realizza interventi di carat-
tere strategico e progetti di comunicazione per imprese
e istituzioni con la società Progetti Nuovi. Insegna at-
tualmente all’Università Bocconi di Milano. Tra le sue pub-
blicazioni, Farsi capire (Rizzoli, 2000, n.e. 2009) e La tra-
ma lucente (Rizzoli, 2010).

La velocità che caratterizza la comunicazione attraver-
so le nuove tecnologie, secondo lei, quanto ha sacrifica-
to in precisione e chiarezza dei messaggi?

Che internet ci renda tutti più stupidi è una teoria di cui si
parla da alcuni anni, a partire da un famoso articolo di Ni-
cholas Carr: Is Google making us stupid? http://www.the-
atlantic.com/magazine/archive/ZOO8/O7/is—google—
making-us-stupid/ 6868/ ). La lettura su schermo è veloce:
lo sguardo, ci dicono le ricerche, scivola sul bordo di sini-
stra del testo, e non arriva in fondo alle righe. I messaggi
scambiati su web, scritti frettolosamente pensiamo a twit-
ter- vengono spediti senza rileggere. Va però detto che que-
sti sono comportamenti che possiamo controllare. I nuovi
mezzi non ci obbligano a essere più frettolosi e superficia-
li. Siamo noi, piuttosto, che presi dalla rapidità del medium
diventiamo frettolosi e superficiali. Occorre però dire che,
considerando non tanto e non solo il web, ma anche la sem-
plice scrittura con il computer, le nuove tecnologie ci offrono
anche un aiuto per essere più chiari. Ricordiamoci cosa v0—
leva dire cancellare con la macchina da scrivere... oggi pos—
siamo permetterci venti, trenta revisioni di un testo, senza

® noidonne | luglio—agosto | 2011



ricorrere a bianchetto, scotch, forbici e colla. È una libe-
razione. Ci possiamo concedere cambiamenti e miglioramenti
senza essere obbligate a ribattere da capo ciò che scrivia-
mo. Sono le scelte individuali a farci essere più precise o
meno. I nuovi media sono veloci in sé, e questo è un van—
taggio, che possiamo usare concedendo a noi stesse tutte la
lentezza necessaria a preparare ottimi testi. E... ci vuol poco
a rileggere le e—mail prima di inviarle.

I mass media potrebbero cogliere una sfida per la quali-
tà rallentando?

Non è possibile che rallentino. Se gli strumenti che ab-
biamo a disposizione miglioreranno o no dipende da noi,
da come decidiamo di usarli. Il mercato dei media è com—
plesso: ci sono media di alta e altissima qualità, altri in de-
clino. L’idea stessa di libro cambierà nei prossimi vent’anni
in modi che non riusciamo ancora a immaginare. Saran—
no più ricchi, più facili da usare. Pensiamo ai testi elet-
tronici e alla possibilità di ricerche per parole chiave. Nei
testi cartacei non c’è questa possibilità. Sfogliare cento li—
bri virtuali per cercare una singola voce o un nome è più
facile e veloce che non sfogliare cento libri su una scri-
vania. Ma, d’altra parte, se i testi elettronici vengono usa—
ti solo per farci “copia e incolla”, invece che approfon-
dire e diventare più acute diventiamo più superficiali. Se


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