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Numero 10 del 2014

Occhio alle (De)Generazioni


Foto: Occhio alle (De)Generazioni
PAGINA 45

Testi pagina 45

43Ottobre 2014
IL MONDO
(IM)PERFETTO
DI JONAS
Arriva sul grande schermo il film The Giver-Il mondo di Jonas, tratto dal best-seller della scrittrice Lois Lowry dal titolo The Giver-Il Donatore (Giunti Edi-
tore, Collana Y), uno dei romanzi più letti e censurati del
mondo (in molte scuole americane è ancora bandito) per-
ché accusato di trattare in modo esplicito temi quali la ses-
sualità, l’eutanasia e l’infanticidio. Ambientato in una società
futuristica in cui l’u-
manità ha scelto di
annullare tutte le
passioni e le diffe-
renze per evitare
odio e conflitti, e
dove la vita scorre
asettica e priva di
forti sentimenti, il
giovane Jonas, nel
corso di una cerimonia di iniziazione, viene prescelto dagli
anziani della Comunità per diventare Custode delle Memo-
rie del passato. Ma il contatto con la Conoscenza avrà sul
ragazzo e sui suoi due più cari amici, Fiona ed Asher, un
effetto dirompente e senza ritorno, che cercherà di scardi-
nare l’ordine costituito. Due colossi come Jeff Bridges, nel
ruolo del Donatore di memorie, e Meryl Streep, in quello
di Sommo Anziano poco saggio, illuminano l’intero film con
due grandi interpretazioni.
VENEZIA,
SETTANTUNESIMA
EDIZIONE
Fra le protagoniste del Festival di Venezia, torna Sabina Guz-zanti con il documentario La trattativa - ispirato secondo quanto dichiarato dalla stessa regista al cortometraggio di
Elio Petri ‘Tre ipotesi sulla morte di Giuseppe Pinelli’ (1970) - terzo
capitolo della trilogia iniziata dalla versatile autrice ed interprete
con ‘Viva Zapatero’ e ‘Draquila’, per indagare aspetti oscuri, vizi
e scandali della storia politica del nostro bel Paese. La pellicola,
documentata e incalzante, esplora il ‘patto’ tra Stato e mafia nel
periodo delle stragi del ‘92-’93; accolta con un lungo applauso
dal pubblico, ha subito suscitato polemiche fra gli addetti ai lavori,
che hanno negato alcune responsabilità emergenti dal film. Altro
prodotto di rilievo presentato al Lido, la miniserie Olive Kitteridge,
diretta dalla regista Lisa Cholodenko e tratta dall’omonimo ro-
manzo della scrittrice americana Elisabeth Strout, premiato con
il Pulitzer per la narrativa 2009. La protagonista è un’insegnante di
mezza età, Olive, esteriormente piuttosto rude ma in realtà profon-
damente empatica con il suo piccolo mondo di riferimento, che
vive con la famiglia (marito e figlio) in un immaginario paesino del-
la provincia americana in Maine. Seguendo le vicende esistenziali
di Olive e della sua comunità per cir-
ca venticinque anni, ci accorgiamo
di come tra protagonisti e spettatori
si instauri un vero e proprio legame
affettivo, tanto i personaggi sono
ben tratteggiati, che trova nella don-
na il punto di riferimento più convin-
cente. La protagonista è interpretata
magistralmente dalla brava attrice
americana Frances Mc Dormand (che ha ricevuto a Venezia
il Premio Persol). Ancora un riconoscimento, il più importante
della sua carriera, per Alba Rohrwacher (dopo i David di Dona-
tello vinti nel 2008 e nel 2009, con ‘Giorni e Nuvole’ ed ‘Il papà di
Giovanna’, il Nastro d’Argento avuto per ‘La solitudine dei numeri
primi’, il Globo d’Oro e 3 Ciak d’O-
ro), vincitrice a Venezia della Coppa
Volpi come miglior attrice protagoni-
sta nel ruolo di una madre ossessiva
nel film Hungry Hearts di Saverio
Costanzo. Dopo le soddisfazioni ot-
tenute l’anno scorso a Venezia con il
film di Emma Dante, ‘Via Castellana
Bandiera’, e pochi mesi dopo il suc-
cesso conseguito a Cannes dalla sorella Alice con ‘Le Meraviglie’,
Alba ha manifestato tutta la sua emozione per aver ottenuto il pre-
stigioso premio, assegnato in passato ad attrici come Sofia Loren
e Anna Magnani.


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