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Numero 10 del 2014

Occhio alle (De)Generazioni


Foto: Occhio alle (De)Generazioni
PAGINA 32

Testi pagina 32

30 Ottobre 2014
PO
LO
NI
A
In questi anni si è dato ampio spazio in
tutti i paesi dell’Europa dell’Est al dibattito
sul “gender” assimilato a mera “ideologia”,
impoverendo decenni di studi teorici e ricerche empiriche
condotte sul concetto di genere, sull’identità, sull’ordine e i ruoli
sociali. È diventato, infatti, d’uso comune accusare i “gender
studies” di essere qualcosa d’ideologico e propagandistico,
a danno delle leggi naturali procreatrici di ogni ordinamento
sociale.
Tra la fine del 2013 e l’anno in corso,
la cattolicissima Polonia ha fatto della
“gender ideology” un vero e proprio
campo di battaglia, contribuendo a
diffondere quella volgarità intellettuale,
che prende il sopravvento quando “le
opinioni di alcune persone [o istituzio-
ni - come la chiesa polacca] spacciano
per pseudo-scientifica una ricerca em-
pirica [quella sul “gender”] non confor-
me al loro modo di intendere la società
basata sull’idea, ancora più imbaraz-
zante, che i ruoli maschili e femminili
siano naturalmente dati, che attitudini,
responsabilità, compiti e routine siano
diversificati in base al sesso biologico
di appartenenza e che, imbarazzo degli imbarazzi, ancora
oggi descrivono la società come soggiacente a ‘leggi natura-
li’. Ritenere che le differenze di genere siano qualcosa di na-
turale e/o biologico, rende deviante il comportamento di chi, a
La “gEndEr IdEoLogy”
di Cristina Carpinelli
questi due tipi, maschile e femminile, non si adegua corretta-
mente” (Michele Pazzini. Estratto dalla rubrica “Di Qualunque
Genere”. Mensile “C’era una Svolta” n. 4 /2014).
Il professore di teologia, monsignor Dariusz Oko, in una re-
cente intervista rilasciata al settimanale cattolico “Niedziela”,
ha affermato che “il genere è un classico esempio di un’ide-
ologia…è lo strumento impiegato dalle lobby ateiste, gay e
femministe per ottenere dalla società vantaggi e benefici”. In
una lettera pastorale (Threats to the Family Stemming from the
Ideology of Gender, vedi: http://rorate-
caeli.blogspot.com/2014/02/bishops-
attack-dangerous-gender.html), diffusa
a tutti i vescovi polacchi, si mette in
guardia dall’influenza insidiosa dell’ide-
ologia di genere e dai principi del tutto
contrari alla realtà e alla comprensione
integrale della natura cui tale ideologia
s’ispira. Nella lettera si dice che in base
a questa ideologia una persona può
volontariamente scegliere se essere
uomo o donna, e decidere, dunque,
liberamente anche del proprio orienta-
mento sessuale. Tuttavia, questa “vo-
lontaria autodeterminazione” spinge
la società ad accettare l’esistenza di
nuove tipologie di famiglie, costruite, per esempio, su rela-
zioni omosessuali. Il messaggio prosegue sostenendo che la
chiesa, pur biasimando le persone che “umiliano” le persone
con tendenze omosessuali, nello stesso tempo ha il dovere di
La chiesa e una certa poLitica poLacca censurano iL dibattito suL “gender”
e sostengono che “L’ideoLogia di genere rappresenta una minaccia peggiore
deL nazismo e deL comunismo messi insieme”
Nei paesi dell’Europa
dell’Est
i “gender studies”
sono accusati
di danneggiare le leggi
naturali procreatrici
di ogni ordinamento
sociale
donna
non sI nascE,
Lo sI dIvEnta
Simone de Beauvoir(1949)


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