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Numero 10 del 2014

Occhio alle (De)Generazioni


Foto: Occhio alle (De)Generazioni
PAGINA 27

Testi pagina 27

25Ottobre 2014
A volte nelle sessioni di Coaching lavoro incontro don-ne che si trovano in una fase della loro vita in cui vo-gliono cambiare vita, perché non vogliono più ‘avere
tutto quello stress’, perché fanno un lavoro che non amano
più, o perché non gli è mai piaciuto. Succede abbastanza spes-
so.MA… non hanno niente VERSO CUI andare. O non si
sono ancora mosse in una determinata direzione. O non
l’hanno ancora neanche cercata. Sono ferme.
Così, quello che faccio di solito è iniziare a parlare della dire-
zione più giusta per loro, e non in base alle loro esperienze pas-
sate o a quello che sanno fare. Quello che faccio, in ogni caso,
parte da una sola, breve domanda: ‘CHI SEI?’
Questo è lo stesso modo di operare che ho utilizzato (in ma-
niera piuttosto casuale) quando ho lasciato il mio ‘vecchio’ la-
voro per scoprire quello che davvero mi interessava fare.
Passando attraverso diversi tipi di lavoro, che in realtà
rappresentavano il passare dentro di me per capire dove
volevo andare. Quello che ti chiedo oggi è: come sei arri-
vato al punto in cui sei?
Probabilmente il lavoro che fai è la conseguenza di una de-
cisione: in qualche momento della tua vita
quella era la migliore scelta possibile per te.
E sicuramente hai dimostrato un certo gra-
do di successo nel farlo, il che ti ha consen-
tito essere qui fino a questo momento. Ed
a pensarci bene è strano, perché potresti
avere l’idea che continuare a stare in quel
posto ti impedisce di avere il grado di suc-
cesso che desideri. Il punto è: cosa signi-
fica ‘avere successo’ per te? COME FAI
a sapere quando hai successo?
Chi è che ha deciso per te cosa è il suc-
cesso?
È la definizione della società? Delle perso-
ne che frequenti nel tuo ambiente? È l’equi-
valenza successo = denaro? Oppure posto
fisso uguale sicurezza?
Perché, vedi… se fosse così, l’unica cosa di
cui avresti bisogno sarebbe un modo effi-
cace di far soldi, e di metterlo in atto.
Sono assolutamente favorevole al denaro SE NON ALTRO
PER MANTENERSI E PAGARE I CONTI.
Solo che so bene per esperienza che è poco efficace scegliere
i soldi come direzione verso cui andare.
Non sarebbe molto meglio iniziare ad essere chi sei e fare
quello che ti piace, e lasciare che i soldi siano semplicemente
la conseguenza di chi sei e di quello che fai?
La mia definizione di successo è molto semplice: fare
quello che mi piace, ed essere pagato per farlo. È condurre
lo stile di vita che desidero, è lavorare con il tipo di persone
con cui mi trovo bene, è decidere dove lavorare. È potermi de-
dicare al tipo di progetti che più mi attirano.
Come ho cominciato? Mettendo me stessa al primo posto.
Il punto di partenza è organizzarti per essere chi vuoi essere.
Quando sei così, sei pronta per prendere delle decisioni.
E quello che succede quando sei così è che scegli tra tutte al-
cune cose da fare. E farle genera un senso ancora più grande
di chi sei, e ancora più grandi possibilità. E più possibilità si-
gnifica fare più cose. E in questo modo costruisci un legame
continuo tra chi sei e quello che fai. E quello che fai diventa
una manifestazione di chi sei e chi sei genera le cose che fai. E
questo tipo di cambiamento include ed informa ogni aspetto
della tua vita. La domanda a cui devi rispondere è: cosa è in
linea con me, cosa è in linea con chi sono, quando sono così?
Quali sono le cose che posso fare e che mi consentono allo
stesso tempo di essere me stessa?
LIFE COAChIng
[ Ottava puntata ] di Catia Iori
FACCIAMO
CIò CHE
SIAMO,
AMIChE


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