Numero 3 del 2012
D come differenti
Testi pagina 6
SIMONE DE BEHIIVOIR
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to ripensando non più alle madri, ma alle non—
ne. Simone de Beauvoir è ormai proprio una
nonna. Forse non l’ho mai letta per davvero;
e suppongo di non essere la sola. Infatti l’im—
magine che ne conserviamo appare lontana, da-
tata. Addirittura vengono in mente, prima di lei e del fem—
minismo di quegli anni, l’esistenzialismo e l’immagine di
Sartre, l’uomo che lei dice di avere “scelto†e, anche, “se-
guitoâ€, con tutto il corollario di non paritaria condivisione
del lavoro (“filosoficamente e politicamente le iniziative
sono sempre partite da luiâ€). Oggi appaiono superati en-
trambi. Eppure fecero scandalo. Così è la storia.
Tuttavia, Simone — che ha pubblicato Il secondo sesso nel
1949 (facciamo i conti con la data) e ha continuato a scri-
vere e a battersi per le donne (si autodenunciò nel 1971
con le 343 intellettuali francesi del manifesto
8%.
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prio perché stiamo riscivolando indietro, w— W
non dovremmo trascurarla. I miti e i ruo— J
li che la costruzione sociale ha assegnato al
femminile sono stereotipi che hanno biso-
gno di una profonda rivoluzione morale: lei ,a
Per l’8 marzo di due anni fa le librerie Coop han—
l’editore pensava appetibile per donne giovani e /
scoperta....â€. Poi mi sono resa conto che, proprio per
questa fase, dobbiamo fare i conti sospesi con Simone,
come con tutte le madri e le nonne che hanno contribuito
a superare l’emancipazionismo, anche se molte ci sono ri-
maste intrappolate dentro. Simone dice di non aver mai
nutrito “l’illusione di trasformare la condizione femmi-
nile: essa dipende dall’avvenire del lavoro nel mondo e
a noidonne | marzo | 2012
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per la legalizzazione dell’aborto) - pro- â€A! ’z W
no distribuito un antico libretto antologico in- 1â€" "
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tltolato ‘Quando tutte le donne del mondo’ che ,a/V’È ‘ t 7/ L
moderne. L’avevo un po’ snobbato: “figurarsi che â€â€™4'
< A quando 1a rivoluzione
morale del femminile?
Nel 1949 uscì ’Il secondo sesso’. Dopo tanti decenni... “Ragazze, non è mica finita!"
di Giancarla Codrignani
. \ 7‘ 10W“ , . , . .
lo diceva alle nostre nonne. Ragazze, non e 20W“, ’( ' j‘f", non camb1era seriamente chea prezzo dl
mica finita. M - uno sconvol imento della roduzione“.
7â€â€, E aggiunge “per questo ho evitato di
1“ chiudermi nel cosiddetto femmini-
f"
smo“ (cfr. La forza delle cose, Einau-
di, Torino 1966). Il contesto spesso ci
è sfuggito e anche noi ci stiamo intrappolando. Ma
forse dovremmo approfittare meglio e “pensare con co-
raggio†dall’interno dello sconvolgimento che la crisi at—
tua in tutti i rapporti strutturali.
Certamente di Simone sono inaccettabili sia la subalter-
nità alla politica del partito, sia il limite emancipazioni-
sta. Ma anche questa è storia che, anche se non vo-
gliamo, almeno le madri hanno ereditato: troppe di noi