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Numero 3 del 2012

D come differenti


Foto: D come differenti
PAGINA 47

Testi pagina 47

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ÉTRADIZIUNI

CD di Paola Drtensi

he la Primavera sia una stagione
Cfemminile lo certifica la gram-

matica, che ci impone l'uso del-
l'articolo LA. Da marzo a giugno, i
mesi in cui la stagione si esprime, tut-
to parla al femminile: un inno alla vita
e alla nascita che Botticelli ci racconta
nel suo famoso dipinto, appunto 'La Pri-
mavera'. La ninfa Cloris rapita da Zefiro,
vento di primavera, e da lui amata,
sparge dal suo splendido abito fiori che
produrranno fiori, osservata da Vene-

re e da Eros. La terra sponsorizza
questa stagione accogliendo ogni seme,
aprendo ogni gemma, accompagnando
la vita di ogni animale, il germogliare di
piante, fiori, alberi, spargendo pollini,
diffondendo suoni. Poesia musicata




Primavera,

sostantivo femminile

da Vivaldi con la sua allegra Primave-
ra. Musica larga e movimenti flessuo-
si come ha percepito Stravinskij rega-
landoci con Sagra di Primavera uno dei
balletti più suggestivi. | giorni dal 21 si
susseguono, prima piovosi e pazzerel-
li, poi sempre più generosi di luce e ca-
lore. I frutti crescono, invitando alla rac-
colta e al consumo. Gli orti esplodono,
i pollai si riempiono di uova, non a caso
uno dei simboli della Pasqua che, bas-
sa o alta che sia, nella Primavera si vol-
ge e si avvolge. Un divenire continuo
fino alla maturazione a giugno del
grano, della vita uno dei simboli più im-
portanti del mondo occidentale. Com-
paiono le rondini, in stormi “perché una
rondine non fa primavera" alla ricerca
del nido, lasciato un anno prima. Sarà
la Primavera a donare carciofi e fragole,
asparagi e ciliegie, ricotta e formaggi
freschi dal profumo e sapore di erba
che torna nell'alimentazione del be-
stiame, libero al pascolo. Le tavole si im-
bandiscono e i menù mai sono tanto va-
riopinti. Primavera segnale insuperato
di nuovo, di cambiamento, di riscossa.



Simbolicamente si propone la traspo-
sizione dalla natura, alle vicende dei po-
poli. La stagione diviene, per ultimo,
dopo tanti altri possibili esempi, nel
2011, sintesi, con lo slogan di Primave-
ra Araba, di rivolte che in tanti paesi del
Nord Africa e non solo, hanno cercato
nuove strade di sviluppo, democrazia,
fuga dalla violenza e dalle dittature. Mu-
siche, canzoni, detti, proverbi, poesie:
un inno alla Primavera che mai si
esaurirà. Rifletterci è interessante per-
ché racconta il permanente bisogno
umano di ricominciare sempre, anche
dopo “aver vissuto tante Primavere”.








Vivacità, colori, non possono non coin-
cidere con una buona tavola, dove in un
giorno di festa sarà bella avventura
consumare. Gli involtini primavera che
la cucina cinese ci ha insegnato a gu-
stare li accompagneremo col vin bru-
lè di Carmen.

l

INVOLTINI PRIMAVERA
(PER 6 PERSONE)

12 fogli carta di riso da comperare fatta
(si può anche fare).

1 spicchio d'aglio,

1 cipollotto,

1 costa di sedano,

100 qr verza,

100 qr qermoqli di soia, sale.

Ammorbidire i fogli di carta di riso in acqua
tiepida (come si fa con le lasagne). Due fo-
gli sul tavolo. Riempire con un mucchietto
di verdure tritate e fatte imbiondire ma la-
sciate al dente. Togliere l’aglio e il pepe-
roncino dopo la cottura. Chiudere in modo
che il ripieno non esca e friggere in abbon-
dante olio caldo.

VIN BRULÈ
(PER UN LITRO DI VINO ROSSO CORPOSO)

Arance non trattate 1,

cannella 2 stecche,

8 chiodi di garofano,

1 limone non trattato,

1/2 noce moscata grattata al momento,
200 qr di zucchero,

fichi secchi e prugne secche a piacere.

Mescolare il tutto bene, mettere sul fuoco
fino a bollore, ma non farlo bollire.

noidonne | marzo | 2012 45


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