Numero 3 del 2012
D come differenti
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v-v" ‘- - lei lo definisce il suo più grande amore — che una
sera di gennaio del 1929 viene assassinato da dei si-
cari inviati dal dittatore cubano Machado mentre è
a passeggio con lei in una strada di Città del Messi—
co. La stampa reazionaria cerca tuttavia di dare la col-
pa ai compagni di partito di Mella e la stessa Tina vie-
ne coinvolta nello scandalo. Ma e tutto il clima po—
litico ad essere cambiato nel frattempo, tanto che nel
1930, ingiustamente accusata di aver partecipato a
un attentato contro il Presidente della Repubblica,
viene arrestata ed espulsa dal Messico. Braccata dal-
la polizia segreta fascista, che cerca di arrestarla come
pericolosa sovversiva, Tina riesce ad arrivare in Europa,
sbarca a Rotterdam, va a Berlino e infine Si stabilisce a
Mosca, dove ritrova Vittorio Vidali, conosciuto in Mes-
sico. Abbandona la fotografia per dedicarsi alla militan—
za nel Soccorso Rosso Internazionale. Nel 1936 con Vi-
dali, al quale è legata sentimentalmente, va in Spagna per
combattere in difesa della democrazia. Fa l’infermiera ne-
gli ospedali e la sua presenza diviene presto leggendaria
tra schiere di combattenti, da Hemingway a Robert Capa
a Rafael Alberti.
Dopo un silenzio durato tre decenni, in Italia Tina Modotti
viene riscoperta negli anni ’70 grazie all’iniziativa della sua
città natale e dello stesso Vidali, divenuto nel frattempo un
importante esponente del PCI. Nel 1982 Vidali pubblica
un libro dal titolo “Ritratto di donnaâ€, in cui racconta la sua
vita con Tina. Nel 1991 esce l’avvincente biograï¬a dello scrit—
tore Pino Cacucci, dal titolo “Tinaâ€, cui sono seguite in-
numerevoli altre pubblicazioni dedicate alla fotografa.
Solo di recente, nel 2009, Udine le ha intitolato uno spa—
zio espositivo, inaugurato nell’ex Mercato del Pesce. La
sua casa natale, in via Pracchiuso 89, è invece sede di un
asilo notturno per i poveri gestito dalla Caritas. Tuttavia
grazie a un suggestivo intervento “concettuale†sulla fac-
ciata della casa, appena portato a termine dall’artista e re-
stauratore Franco Del Zotto, oggi questo edificio testi—
COSTRUIRE PONTI,
SECONDO IRIGARAY
“Il modo di vivere e di pensare è ormai attraversato da due tradi-
zioni, ammesso che siano realmente due e che non si tratti piut-
tosto di un divenire della coscienza umana più o meno presente
o dimenticatoâ€. Assumere la differenza come princi-
pio di rifondazione della comunità . av-
vicinarsi all’altro come altro, definire e
percorrere nuove prospettive costrut-
tive in un tempo in cui l'accumulo di co-
noscenza convive con una certa perdi-
ta di coscienza umana: Luce Irigaray in-
vita a costruire ponti tra Oriente e Occi-
dente. “Tra Oriente e Occidente. Dalla sin-
golarità alla comunità " (Manifestolibri
1997. seconda edizione ottobre 2011) è un
libro da leggere per pensare, per riflettere,
per discuterne, per condividerne forse aspet-
ti e analisi. D'altro canto, come giustificare la
chiusa arroganza delle singole discipline, a
fronte di una crisi globale non prevista, non capita, governata con
difficoltà ? Crisi che non è solo economica ma che riguarda tutti gli
aspetti della relazione umana e del rapporto con la natura. Un au-
silio nel rivisitare le nostre categorie interpretative usuali viene da
questo stimolante libro. Ero stata esortata a riflessioni in tal sen-
so qualche tempo fa. Sono poi andata a curiosare in una Conferenza
sulle donne, alla quale partecipava tra le altre Vandana Shiva in-
sieme a molte donne-leader Occidentali e Orientali, che si è svol-
ta nel Centro Internazionale di Arte di Vivere di Bangalore nel feb-
braio di tre anni fa. Ora, nel febbraio di quest'anno, nel medesimo
Centro, si è tenuta la Conferenza su Donne e Tecnologia, con l'in-
tento anche di creare e rafforzare la rete globale tra le donne lea-
der e di approfondire la connessione tra spiritualità e tecnologia,
di discutere sull'impatto della tecnologia sullo sviluppo globale del-
le donne. Un'iniziativa tra tante. Dall'insieme di queste sollecita-
zioni si ricavano spunti importanti per provare anche noi a per-
correre sentieri del pensiero e connessioni meno esplorati, ma ora-
mai proprio per questo utili.
Daniela CarlÃ
monia — come fosse un monumento — il legame profon-
do tra Tina e la sua città . Nella mostra romana tale in-
tervento è documentato attraverso un video.
Mostra: www.roma.cervantes.es
Link per approfondimenti: wwwcornitatotinamodottiit
Sulla casa natale a Udine: www.irancodelzotto.jimdo.com
OBBIETTIVO DONNA 2012
Fotografia documentaria
Dal 2 al 25 marzo 2012 la settima edizione. Esplorare il mondo dell'arte e della fotografia
attraverso qli occhi delle donne
Obbiettivo Donna, manifestazione organizzata e prodotta da Officine Fotografiche con il contri-
buto e patrocinio del Municipio Roma XI, Assessorato alle Politiche Culturali e della Memoria,
giunge quest'anno alla sua settima edizione. La rassegna si apre il 2 marzo con l'inaugurazione
di tre mostre fotografiche: 9months di Stephanie Gengotti, Amore mio di provincia di Veronica
D'altrì e La terza Venezia di Silvia Camporesi, quest'ultima in chiusura di manifestazione, terrÃ
anche un workshop di tre giorni. Sempre in occasione di Obbiettivo Donna, Officine Fotografiche
e Female Cut firmano una serata all'insegna della creatività fotografica al femminile. Una sele-
zione dei lavori prodotti dalle socie di Officine Fotografiche protagoniste della serata del 3 marzo
al Lanificio 159. Informazioni: www.obbiettiv0donna.net
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