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Numero 3 del 2012

D come differenti


Foto: D come differenti
PAGINA 32

Testi pagina 32

Che incanto
di Casa

di Elisabetta Colla

Con il turismo responsabile vive
l’esperienza decennale
della Casa Encantada a Salvador

de Bahia grazie all’rmpegno
di Loris e di Maria, una coppia
unita nella vita e nel progetto
di solidarietà

N

uno dei più antichi e consolidati progetti di turismo

responsabile di cui si abbia notizia in Italia: si trat—

ta della Casa Encantada, luogo interculturale di ospi-

talità, vacanze e solidarietà internazionale situato a
pochi chilometri da Salvador de Bahia, in Brasile, e nato sot—
to l’ombrello di ProgettoMondo Mlal, una ONG di vo—
lontariato nazionale ed internazionale con sede a Verona.
Da quasi dieci anni (l’anniversario è previsto per maggio)
il progetto della Casa è portato avanti da una eccezionale,
quanto modesta, coppia di volontari di Padova, Maria Re-
velin e Loris Campana, che abbiamo avuto la fortuna di in—
tervistare nel corso di un breve soggiorno presso la Casa e
che, insieme alle due bellissime figlie, Noemi e Betania, ge-
stisce ‘un sogno’, quello di accompagnare e sostenere le co—
munità locali nella realizzazione di progetti solidali ben ra-
dicati nel territorio, al fianco di partner brasiliani. Maria, ar-
tista, educatrice, nutrizionista e cuoca sopraffina (gli ospi—
ti della Casa attendono ogni mattina di scoprire le nuove
delizie preparate per colazione: torte e marmellate fatte in
casa, succhi di frutta fresca, tutti prodotti locali di stagio—
ne), bella, alta e sorridente come le sue figlie, gestisce la Casa
con il marito ed opera come mediatrice culturale, accom-
pagnando gli ospiti e spiegando loro il significato e gli obiet—
tivi di progetti come la Casa do Sol, mentre Loris, educa-
tore, guida e percussionista, lunghi capelli anni Settanta e
grande energia, organizza gite responsabili nei dintorni, mo—
strando un’altra Salvador (e un altro Brasile), quella delle
periferie oltre che dei monumenti e delle atmosfere afro, svol-
gendo un lavoro di sensibilizzazione e mediazione inter—
culturale presso i Sem Terra, o il villaggio dei pescatori di
Acupe, ed iniziando i suoi ospiti più fortunati ai misteri del

noidonne | marzo | 2012



Candomblé, antico rituale cui è possibile partecipare con
buone garanzie di autenticità.

Come è nato il progetto della Casa Encantada?

Maria. Per noi l’esperienza di Casa Encantada ha avuto
un primo invito nel 1998, mentre stavamo entrambi lavo-
rando come educatori nel progetto di una casa d’accoglienza
per ragazze a rischio di prostituzione e abbandono nello sta—
to di Espiritu Santo, e non abbiamo potuto dare la nostra
disponibilità, però questa Casa continuava a ritornare, poi
nel 2001, mentre eravamo in Italia, si è ripresentata attra—
verso alcuni carissimi amici che lavorano al Mlal, che ci han-
no riformulato la proposta di andare a Casa Encantada: al-
lora io l’ho colta come un’opportunità perché, essendo alla
prima esperienza di maternità (avevo Noemi di 4 mesi), mi
sembrava un ambito sicuro, un ponte, che mi dava la pos-
sibilità di stare lì come mamma e come famiglia e allo stes—
so tempo poter mantenere il lavoro con la realtà del socia-
le, che era quello che ci interessava, poiché in altri conte-
sti dove eravamo prima, in campagna coni Sem Terra, sa—
rebbe stato impossibile, c’erano delle difficoltà oggettive.

Durante i soggiorni di turismo responsabile si possono
visitare i progetti che seguite come Casa Encantada. Qua-
li sono questi progetti e perché li avete scelti?

Maria. La scelta di Visitare i progetti da la possibilità ad
una persona esterna, nuova, di avere un’ottica ampia di Sal-
vador de Bahia, in particolare il progetto dei SEM Terra,
che ha un ambito tutto suo e una sua storia, di movimen—
ti, di conquista, di lotta contro la riforma agraria, con l’oc-
cupazione delle campagne, ed è preziosa e non si può non
considerare; poi c’è il progetto del Villaggio dei pescatori di
Acupe, che è una realtà a sé, sembra di tomare in Africa per
certi aspetti, con la costruzione delle canoe e altro. Altri due
progetti fondamentali sono: la ‘Casa Do Sol’, importante per
il cammino che ha con la comunità e per il tipo di propo-
sta educativa, che parte dai più piccoli fino ai ragazzi che
vanno all’Università, e coinvolge anche le mamme, ed il pro—
getto ‘Vivendo Apprendendo’, col quale abbiamo forti le-
gami di amicizia, alcuni ragazzi lavorano da noi alla Casa,
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